Il ladro - Recensione di Mysticmoon

 IL LADRO

- Megan Whalen Turner -

Recensione di Mysticmoon
 

Tit
olo: Il ladro
Autore: Megan Whalen Turner
Traduttrice: Francesco Vitellini
Serie: Il ladro della regina vol.1
Genere: fantasy
Editore: Fanucci Editore
Pagine: 240
ISBN: 9788834741962

Dopo averlo bramato e atteso per anni potevo evitare di gettarmi su questo romanzo non appena l'avessi trovato in libreria?
Teoricamente sì, dato che avevo tra le mani il da me attesissimo La repubblica del drago di K. F. Kuang, messo in pausa il giugno scorso per aspettare la pubblicazione del volume conclusivo della trilogia... Ma come disse Oscar Wilde

So resistere a tutto tranne che alle tentazioni

quindi eccomi qui a parlare di Il ladro di Megan Whalen Turner, fantasy destinato ad un pubblico di giovani lettori edito da Fanucci Editore e disponibile in libreria dallo scorso 22 febbraio.

L'idea di base di questo romanzo è abbastanza semplice: Eugenides, detto Gen, è un abile ladro rinchiuso nelle carceri del regno di Sounis che viene ingaggiato dal magus del regno per far parte di una segretissima missione diretta nel vicino regno di Attolia nel corso della quale avrebbe dovuto fare quel che gli riesce meglio.
 
Non posso nascondervi che questo è un romanzo con una partenza abbastanza lenta quindi se cercate una storia dall'esordio elettrizzante questo NON è il libro che cercate; Il ladro si prende il suo tempo per ingranare la marcia, lasso di tempo nel quale il lettore familiarizza tanto con Eugenides, protagonista e voce narrante, quanto con i quattro personaggi che condividono con lui quest'avventura, oltre che con il mondo nel quale è ambientata la storia e la sua mitologia.
Inutile girarci intorno, se non si hanno grandi aspettative per il momento in cui ha inizio un po' di azione oppure la pazienza di far costruire all'autrice quanto necessario per creare empatia con i personaggi ed un contesto in cui farli muovere i primi capitoli di Il ladro possono risultare noiosi e "inutili" quindi a mio parere questo avvio più "soft" può essere considerato sia un pregia sia un difetto; per quanto mi riguarda io avevo talmente tanta voglia di leggere questo romanzo che sono passata sopra a tutto come un bulldozer e non posso negare di essere felice di aver pazientato perché da un certo punto in poi il romanzo ingrana la marcia giusta e arrivata in prossimità della conclusione... Vi basti sapere che mi è caduta la mascella perché vi sono stati risvolti di trama che mai mi sarei aspettata.

Ritengo che la storia narrata da Megan Whalen Turner abbia un forte sapore di romanzo introduttivo, quel genere di libro scritto per gettare le basi su cui costruire qualcosa di decisamente più corposo ed accattivante, nonché lanciare al lettore una serie di esche che possano spingerlo a volerne sapere di più. Per quanto mi riguarda, ha funzionato e mi aspetto davvero tanto da La regina di Attolia, che spero la Fanucci Editore traduca presto.




 

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