Waiting for you #2

WAITING FOR YOU #2
I LIBRI CHE MI ASPETTANO
SULLO SCAFFALE

Come già accaduto nel mese di agosto, a dicembre non vi saranno molte nuove uscite quindi ho pensato di riproporvi la rubrica in cui lascio la parola ai libri (o alle serie di libri) che mi stanno aspettando sugli scaffali della mia libreria ma che, per un motivo o per un altro, non sono ancora stati letti.


Salve, noi siamo La figlia del Nord di Edith Pattou e La figlia dei ghiacci di Matthew Kirby e aspettiamo Mysticmoon da circa tre anni... Siamo qui insieme perché abbiamo un destino comune: la nostra lettura viene sistematicamente rimandata da un inverno a quello successivo. Perché lei si è fissata che dobbiamo essere letti in inverno, in una finestra temporale tra le fine di dicembre e i primi giorni di febbraio, quindi dall'inverno 2017 noi veniamo presi in considerazione e poi accantonati per fare spazio ad altri libri che devono essere assolutamente letti prima di noi, facendoci slittare fino a quando la primavera è ormai alle porte e "non è più il momento giusto". Tra qualche settimana inizierà a guardarci con interesse e ci metterà in bella vista, decisa a leggerci... E speriamo che questo sia un anno buono per almeno uno di noi!

Vi saluto, sono il volume della trilogia Leviathan di Scott Westerfeld e come i miei colleghi citati poco fa attendo Mysticmoon da tre anni. Lo ammetto: sono stato un libro molto desiderato ma se non fosse stato per uno sconto bello consistente non mi troverei in casa sua perché tuttora costicchio (anche se ormai sono in molti i libri che hanno raggiunto il mio stesso prezzo). Sia chiaro, le interessavo molto allora e le interesso molto tuttora ma dice di non aver ancora trovato il momento giusto per affrontarmi; non la biasimo perché con le mie oltre mille pagine probabilmente la metto in soggezione, ma è anche vero che contengo una trilogia intera e quindi potrebbe leggere ogni libro in un momento diverso! Spero che il 2021 sia il mio anno ma non voglio illudermi quindi resterò scettico fino a quando non mi avrà letto dalla prima alla quarta di copertina.

Anche io, come gli altri titoli presenti in questo post, aspetto Mysticmoon da tre anni, anche se a differenza loro io ho avuto la mia opportunità poco meno di due anni fa. Sono The queen of Innis Lear, romanzo ispirato al Re Lear di Shakespeare attualmente inedito in Italia, e le mie prime 40 pagine erano piaciute moltissimo a Mysticmoon. L'elemento che ha giocato a mio sfavore è stato il momento in cui ha intrapreso la mia lettura: ha deciso di farlo quando non aveva tempo per dedicarsi ad una lettura in lingua non eccessivamente scorrevole e anche abbastanza voluminosa, quindi dopo qualche capitolo mi ha messo da parte, poi le cose sono andate di male in peggio e quando finalmente avrebbe potuto trovare del tempo da dedicarmi ha deciso che aveva bisogno di letture più leggere e per questo mi ha abbandonato. A differenza dei miei colleghi, io sono certo che lei tornerà... Non so quando, ma io la sto aspettando e, momento "storico" permettendo, mi concluderà.

Cheshire Crossing - Recensione di Mysticmoon

  Cheshire Crossing

- Andy Weir e Sarah Andersen -

Recensione di Mysticmoon



Titolo: Cheshire Crossing
Autore: Andy Weir
Disegnatrice: Sarah Andersen
Traduttore: Francesco Matteuzzi
Genere: graphic novel fantasy
Editore:  Mondadori
Pagine: 128
Isbn: 9788804723172

Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia del romanzo in cambio di una recensione onesta
 
Andy Weir, autore di Sopravvissuto. The Martian, ha preso di peso Wendy Darling, Dorothy Gale ed Alice Liddell dalle rispettive storie, le ha fatte crescere di qualche anno e le ha riunite in casa di Ernest Rutherford perché possano essere educate in maniera appropriata per delle "sopravvissute" ad esperienze tuttaltro che normali affidandole ad una donna molto speciale.
Le premesse di Cheshire Crossing possono essere riassunte con queste parole ma questa graphic novel è MOLTO più di questo.
Cheshire Crossing è l'avventura di tre ragazze molto speciali che, giovanissime, hanno vissuto avventure molto diverse che hanno cambiato la loro esistenza in maniera molto simile: poco importa che si tratti di Oz, il Paese delle Meraviglie o l'Isola Che non C'è, tutte e tre hanno narrato le loro avventure in questi mondi fantastici e tutte e tre sono credute malate di mente dalle proprie famiglie.
Peccato che non solo Alice, Dorothy e Wendy non sono pazze, ma addirittura sono ben più speciali di quanto loro stesse credano.
Vista la brevità della storia non vi posso parlare ulteriormente della storia, tranne per accennarvi che le loro avventure non sono ancora finite.

Ho apprezzato molto la caratterizzazione sia delle ragazze sia di coloro che le circondando, molto in linea con una ipotetica evoluzione (o anche no) delle loro personalità ma non posso nascondere che la mia preferita è stata Wendy.
Forse perché mi è stato letto quando ero davvero molto piccola quindi non conservo un gran ricordo della storia originale e certamente influenzata dal poco amore che nutro per la trasposizione Disney, Wendy Darling non è mai stata un personaggio femminile sul quale mi sono soffermata... E invece questa versione l'ho adorata proprio perché vi ho visto una evoluzione verosimile di questa bambina che ha vissuto un'avventura che ha seriamente messo a repentaglio la sua vita, quella dei fratelli e quella di persone a lei care.
Sia chiaro, non sto sminuendo Alice e Dorothy (anche perché probabilmente quella che ho trovato più fedele alla sua versione originale è proprio Alice) ma ho apprezzato un pizzico di più Wendy per come ha reagito ad una vita in cui, detta in maniera molto diretta, è stata catalogata come pazza.

Io ho trovato geniale il modo in cui questa storia è stata costruita: non solo viene mostrata una evoluzione psicologica molto verosimile delle tre protagoniste e del perché quello che hanno vissuto è accaduto proprio a loro, ma la storia costruita attorno a loro è decisamente intrigante, con storici ritorni e sorprendenti novità che creano un'avventura accattivante di cui se ne vorrebbe ancora (io ci spero...).

Se devo muovere una critica a questa storia è forse non aver sfruttato quanto mi sarebbe piaciuto il mentore di queste ragazze; diciamo che se mi tiri in ballo Ernest Rutherford e poi lo sfrutti degnamente solo in una scena mi lasci un po' di amaro in bocca, ma la storia funziona benissimo anche così quindi posso passare sopra tranquillamente sopra a questa delusione in nome dell'armonia del risultato finale.

Insomma, Cheshire Crossing è decisamente una lettura molto gradevole e veloce ma non per questo meno ricca di spunti di riflessione.
Mi è piaciuto proprio molto.





 

Thunderhead - Recensione di Mysticmoon

Thunderhead - Neal Shusterman

Recensione di Mysticmoon


Titolo: Thunderhead
Autore: Neal Shusterman
Traduttrice: Lia Tomasich
Genere: distopico
Editore:  Mondadori Oscar Vault
Pagine: 396
Isbn: 9788804729542

Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia del romanzo in cambio di una recensione onesta
 
Nonostante non mi abbia convinto in ogni suo aspetto, Falce è stata una gran bella lettura e non vedevo l'ora di poter mettere le mani su Thunderhead per scoprire cosa ne sarebbe stato di Citra e Rowan.
Devo ammettere che oggi come sei mesi fa la mia impressione riguardo a un romanzo di Neal Shusterman non è completamente positiva.
Sarò schietta: continuo a non trovare un senso riguardo ai sentimenti provati da Citra e Rowan nei confronti dell'altro. Presi singolarmente li trovo strutturati piuttosto bene e degli ottimi protagonisti ma è il loro legame a non convincermi perché non lo trovo credibile. Sì, sono adolescenti e queste cose non sempre hanno una spiegazione logica ma in questo caso specifico non mi pare vi siano le basi neanche per qualcosa di istintivo perché alla base, di fatto, non vi è molto e quindi anche questa evoluzione, per quanto ora risulti decisamente più plausibile visto lo sviluppo preso dalla storia ed il fattore cronologico, non la sento affatto naturale se non facendo finta che sia iniziata in maniera meno forzata.

Lasciando da parte questo tema ma restando in un terreno un po' spinoso, devo ammettere che anche il grande colpo di scena di questo romanzo mi ha fatto storcere il naso perché ho avuto l'impressione fosse il "solito" reinnesto utilizzato per dare un senso di continuità al seguito di un romanzo nato per essere un autoconclusivo.
Sia chiaro, l'impressione che mi aveva lasciato Falce è che quella non fosse affatto una storia conclusa e si nota sin dai primi capitoli di Thunderhead che dietro c'è qualcosa di ben pensato, tuttavia questa scelta non mi ha fatta impazzire.
Fortunatamente, per quanto la mia impressione su questo colpo di scena non sia delle migliori, ciò non cambia il fatto che le conseguenze di questo colpo di scena abbiano dato il via alla parte di romanzo che più mi è piaciuta in assoluto, quella che pensavo di meritarmi e che ho ottenuto, quella in cui Shusterman dimostra di essere in grado di fare scelte scomode e di saper elettrizzare il lettore con immagini maestose e memorabili di un evento che mi aspettavo ma non in questo modo.

Certo, ovviamente il merito del mio altissimo indice di gradimento per la parte finale del romanzo non è esclusivamente di quella variabile inaspettata ma anche di quella più attesa e che più mi piace di questo romanzo.
Non voglio fare spoiler ma questo personaggio è in assoluto il mio preferito perché è quello che più amo e al tempo stesso quello che mi disturba maggiormente di questi romanzi perché in fondo è quanto di più verosimile vi sia tra le componenti fantascientifiche di questa storia. Ed io la sua controparte realistica la ringrazio sempre calorosamente, giusto per star tranquilla.

Thunderhead è stato decisamente un romanzo interessante sia per i risvolti di trama (anche se, lo ammetto, un evento presente negli ultimissimi capitoli mi ha ricordato davvero tanto una lettura fatta qualche anno fa che non mi aveva fatto impazzire... Però è anche vero che è stata una scelta ben congegnata e molto adatta alla situazione quindi l'ho apprezzata) sia per i personaggi, che ne escono decisamente più solidi e sfaccettati.
Come avrete capito non l'ho trovato il romanzo perfetto ma ha davvero molti punti a suo favore ed un capitolo centrale superiore alla media.
Bello.





 

 

Nona Grey - recensione di Giorgia Wasp

Nona Grey - Mark Lawrence
Recensione di Giorgia Wasp


Titolo: Nona Grey
Autore: Mark Lawrence
Traduttore: Marcello Jatosti
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori Oscar Valut
Pagine: 864
Isbn: 9788804725596

Nona Grey in tenera età verrà venduta dalla made perché ritenuta pericolosa. Il suo pellegrinare giungerà al termine quando entrerà nel Convento della Dolce Misericordia per intraprendere gli studi, della durata di dieci anni, che la porteranno a diventare una sorella ed a scegliere quale colore vorrà indossare: la tonaca nera delle Spose dell'Antenato consacrate al servizio e alla preghiera, il rosso delle Suore Marziali esperte nell'arte del combattimento, il grigio delle Suore di Discrezione imbattibili nell'arte della segretezza oppure il colore blu delle Suore Mistiche le uniche capaci di percorrere il Sentiero. 

Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia del romanzo in cambio di una recensione onesta

Ogni stella che attraversa le nere profondità del cielo, arde per un semplice motivo, che l'umanità ha alzato la tesa a guardarla


Nona Grey è una trilogia pubblicata in un unico volume dalla Oscar Valut, comosta da Red Sister, Grey Sister e Holy Sister.
L'autrice ha creato un mondo infinitamente complesso, nonostante questo fisicamente si consolidi in una piccola cintura di terra abitabile di Abeth, circondata da distese di ghiaccio causato dal sole ormai prossimo a spegnersi del tutto. Il corridoio è l'unica cosa che permette alla piccola cintura di terra, ancora non inghiottita dal ghiaccio, di essere abitabile, peccato che nessuno ricordi come tale corridoio sia stato creato nè tantomeno come poterlo controllare.
Il mondo creato dall'autore è un mondo crudele, un mondo fatto di stenti e di sofferenza, dove la protagonista sin da piccola ha imparato il significato della rinuncia e della povertà e dove, in futuro, subirà la perdita di amicizie importanti capendo che non sempre la ragione e la virtù vincono ma, nella maggior parte dei casi, i soldi riescono a comprare tutto anche la ragione.
Ho adorato Nona Grey, il suo personaggio si caratterizza con il procedere della lettura, nel tempo si mostra la sua forza, il suo non arrendersi ed il trovare nella rabbia  la forza di riscattarsi. Nona è quel personaggio fuori dagli schemi, quella variabile imprevedibile che sceglie la rabbia quando le verrà consigliato di cercare la serenità interiore, che sceglierà la velocità quando le verrà detto di andare adagio, quel personaggio che sarà sempre imprevedibile.
Nona da contadinella ignorante ben presto saprà circondarsi di amiche, lei che non aveva mai capito il significato di questa parola, lei considerata da tutti un mostro spaventoso capace di fare cose inaudibili, troverà delle amicizie di cui potersi fidare. Ho adorato quella parte di Nona misericordiosa che riesce a perdonare senza ipotizzare nessuna altra soluzione alternativa contro chi le fa del male.
Nelle varie amicizie di Nona ne ho apprezzato particolarmente una, Hessa, una ragazza fragile fisicamente ma con una profondità di pensiero che, grazie al legame instaurato con la protagonista, riuscirà a compensare le sue mancanze.
I personaggi secondari non sono semplicemente di contorno, creati e modellati ad uso e consumo della protagonista; anche loro hanno caratterizzazioni importanti che riescono a contraddistinguerli e a portare anche ad una loro evoluzione nel corso della lettura.
Posso affermare con assoluta certezza che Nona Grey è un libro da consigliare a tutti gli appassionati del fantasy, merita un posto nella nostra libreria personale.


Mia sorella è una serial killer - Recensione di Mysticmoon

  Mia sorella è una serial killer

- Oyinkan Braithwaite -

Recensione di Mysticmoon



Titolo: Mia sorella è una serial killer
Autore: Oyinkan Braithwaite
Traduttore: Elena Malanga
Genere: thriller
Editore:  La nave di Teseo
Pagine: 232
Isbn: 9788834600467

Uno dei libri di prossima pubblicazione che più avevano attirato la mia attenzione la scorsa primavera era proprio Mia sorella è una serial killer di Oyinkan Braithwaite, romanzo in cui veniva narrata la storia di Korede e di sua sorella Ayoola, la quale ha ucciso ben tre dei suoi partner in circostanze decisamente sospette e che un giorno inizia ad uscire con Tade Otumu, l'uomo di cui Korede è innamorata.
 
Come scrissi nel post sulle uscite di luglio, questo libro mi attirava particolarmente per via del tema trattato, ossia dell'esplorazione del rapporto tra sorelle in circostanze limite come quello della complicità in atti illeciti.
In seconda battuta, sarò sincera, desideravo leggere questo libro perché non ho mai letto nulla scritto da un autore nigeriano ed ero curiosa di vedere la rappresentazione di questa città attraverso gli occhi di chi ha nel cuore questo paese, magari scoprendo cose che non conoscevo.
Sono felice di poter affermare che questo romanzo mi ha dato quello che desideravo.
 
Mia sorella è una serial killer è un romanzo breve ed incisivo in cui vestiamo i panni di Korede, infermiera di un ospedale di Lagos, nosocomio in cui lavora, tra gli altri, il dottor Tade Otumu, l'uomo del quale Korede è segretamente innamorata.
Oltre ad essere una brava infermiera ed una gran lavoratrice, quello che caratterizza Korede è essere la sorella maggiore di Ayoola.
Uno dei cardini attorno a cui ruota il romanzo è proprio il legame tra Korede e Ayoola, un vincolo che dimostra sin dalle prime pagine la sua caratteristica principale: è a senso unico.
Sin dal principio traspare una certa disparità nell'importanza che riveste il ruolo della sorella nella vita dell'altra: se Korede è quella che corre immediatamente ad aiutare la sorella a pulire la scena del suo ennesimo delitto per legittima difesa, Ayoola è quella che dopo aver accoltellato un uomo lascia che sia la sorella ad ideare e attuare il piano per liberarsi di lui, quasi come se la faccenda non la riguardasse minimamente.
Questo rapporto malato è certamente l'aspetto più interessante del romanzo.
Abituata ad essere responsabile sin dalla tenera età in virtù del suo ruolo di sorella maggiore e gravata dal peso di una tragedia avvenuta molti anni prima, Korede è stata costretta a maturare presto e a lottare per farsi strada nel mondo, divenendo fin troppo rigida; di contro Ayoola continua ad vista soprattutto dalla madre come una ragazzina che deve essere protetta ed aiutata in tutto, una visione che lei sfrutta a suo vantaggio lasciandosi viziare e mantenendo alcuni atteggiamenti tipici dell'adolescenza senza che nessuno le rinfacci questa sua apparente immaturità.
Ciò che rende squilibrato in una direzione il loro rapporto sororale è il senso del dover proteggere la sorella minore che Korede sente tanto forte.
Per quanto spesso e volentieri nel corso del romanzo sia palese che la sorella maggiore sia praticamente l'unica a non farsi ammaliare dal fascino di Ayoola, consapevole della sua capacità di manovrare a suo piacere coloro che la circondano, Korede non riesce a distaccarsi abbastanza dalla sorella perché nonostante tutto è sua sorella e la ama, un sentimento che Ayoola non sembra mai ricambiare a pieno in quanto emotivamente ancora ferma all'adolescenza, un'età in cui si pensa di essere il centro dell'universo attorno a cui gli altri ruotano... E per certi versi è anche piuttosto naturale che lo pensi dato che questa giovane donna vive in una realtà in cui tra le mura domestiche viene trattata con il massimo del riguardo dalla madre, all'esterno la sua bellezza le permette di conquistare qualsiasi uomo voglia e in caso di qualsiasi problema ha una sorella disposta a fare qualsiasi cosa per lei.

La storia narrata è letteralmente una full immersion in questo rapporto e forse è proprio per questo suo focalizzarsi esclusivamente sui rapporti interpersonali che si perde un po' in ambientazioni. Per quanto nel romanzo siano presenti diversi rimandi ad alimenti ed indumenti tipici dell'Africa, il mondo in cui si muovono queste donne resta sullo sfondo, non a fuoco, tanto che potrebbe essere una qualsiasi città del mondo se non ricordo se venga mai detto esplicitamente che si tratta di Lagos.
Per quanto mi riguarda non ho sentito una grande mancanza di un contesto più marcato o di sfondi più delineati perché ciò che mi interessava era già tutto nella testa di Korede, proprio come probabilmente era intenzione dell'autrice. Mi è bastato questo per farmelo amare e consigliare.




Pumpkinheads - Recensione di Mysticmoon

Pumpkinheads

- Rainbow Rowell e Faith Erin Hicks -

Recensione di Mysticmoon
 

Titolo: Pumpkinheads
Autore: Rainbow Rowell e Faith Erin Hicks
Traduttore: Federica Merani
Genere: slice of life
Editore:  Mondadori Oscar Vault
Pagine: 224
Isbn: 9788804729716

Quella che sta per iniziare è l'ultima sera che Deja e Josiah trascorreranno lavorando al campo delle zucche; alla fine dell'anno scolastico si trasferiranno per frequentare l'università e probabilmente il prossimo Halloween lo trascorreranno lontano da quel luogo tanto caro a entrambi.
Mentre Josiah sembra rassegnato a viverla come tutte le altre facendo esclusivamente il suo dovere e puntando a riconfermare il suo primato come miglior elemento dello staff, lo stesso non si può dire di Deja, che ha deciso di assaporare a pieno quell'ultima notte. E non accetterà certamente un no come risposta!

Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia del romanzo in cambio di una recensione onesta

Pumpkinheads è entrato inaspettatamente nella mia vita.
Anni fa ho letto e apprezzato Fangirl, amato alla follia Eleanor & Park, e (pioggia di pomodori tra 3... 2... 1...) detestato cordialmente Carry On; questo è stato l'ordine in cui ho letto le sue storie e proprio perché l'ultima è stata quella meno apprezzata ho iniziato a girare alla larga da questa autrice dalla quale mi sono quasi sentita tradita.
Quando venne annunciato Pumpkinheads non ho voluto neanche sapere di cosa trattasse ed è stato un caso che l'occhio mi sia caduto sulla trama qualche settimana fa... Ed è stata una fortuna.
Pumpkinheads è una graphic novel che scalda il cuore grazie ai suoi vari pregi.
Innanzitutto è una lettura deliziosamente autunnale. La scelta di colori di Faith Erin Hicks si sposa alla perfezione con l'atmosfera creata dalla Rowell, creando scene vivide che fanno sentire sulla lingua il sapore della zucca ed il profumo del caramello, trascinandolo suo malgrado in questo campo pieno di attrazioni gastronomiche proprio come Deja fa con Josiah (tra l'altro, come si può biasimare Deja se vuole assaggiarle tutte?😝) e rendendolo partecipe di questa piccola avventura.

La scelta di creare due protagonisti agli antipodi è abbastanza classica, bisogna ammetterlo, ma personalmente ho adorato la caratterizzazione di questi due protagonisti perché non si ha mai la sensazione che si tratti di una condizione artificiale; nelle storie in cui i protagonisti sono talmente diversi da compensarsi può capitare che si senta come questa amicizia sia forzata mentre in questo caso c'è molta aderenza con le dinamiche di una simile amicizia nella realtà, cosa che non ho potuto fare a meno di apprezzare.
Se dovessi scegliere tra i due chi sia il mio preferito non avrei esitazioni: Josiah è un personaggio adorabile ma con Deja è stato un colpo di fulmine: come si può resistere a questa spumeggiante ragazza che parte in quinta ma perde di vista l'obiettivo per ogni distrazione gastronomica che incontra sul suo cammino? 😝

L'unica "colpa" che si può imputare a questa storia è il suo essere abbastanza prevedibile nello svolgimento, ma anche questo suo essere piuttosto classica è parte della sua "perfezione".
Pumpkinheads è una storia perfetta per questo periodo dell'anno e non dovete lasciarvela sfuggire!





 


Coming soon #10 - Cosa mi aspetto da novembre

COMING SOON #10
Cosa mi aspetto da novembre

Questo post arriva con un lieve ritardo e in versione abbastanza ridotta per cause di forza maggiore, ma questo non mi impedirà di consigliarvi qualche bel libro da mettere sotto l'albero. Lo so, non sembra vero ma il 2020 è quasi finito... E speriamo che pure l'amichetto che ci ha portato se ne vada in fretta!
 
GIDEON LA NONA
di Tamsyn Muir


Vi metto in evidenza il primo dei due libri che più aspetto questo mese, ossia Gideon la nona di Tamsyn Muir, ossia uno dei libri del mistero di cui vi avevo parlato il mese scorso. Come vi dissi, sono curiosissima leggere questo libro e nelle ultime settimane questo desiderio non ha fatto che crescere. Uno dei motivi per cui sono attratta da questo libro è che non ho la minima idea di cosa aspettarmi sia dal punto di vista della trama (parla di negromanti lesbiche nello spazio) sia dal punto di vista della scrittura perché da alcuni questa autrice è definita, ovviamente in maniera positiva, folle. Insomma, il mio desiderio è mosso soprattutto dalla curiosità e se vi ho convinti sappiate che il romanzo uscirà per Mondadori il prossimo 17 novembre
 
LA CLASSE
di Christina Dalcher



Ho scoperto questo romanzo da meno di un mese ma ne sono letteralmente ossessionata. Come il precedente lavoro di Christina Dalcher (ossia Vox), La classe è ambientato in un mondo distopico ma questa volta ad essere centrale non è la parola ma la scuola. Figura centrale di questo romanzo è l'americana Elena Fairchild, una delle creatrici del sistema meritocratico basato sul Q, un quoziente calcolato mensilmente in base a test e condotta che indica il livello di istituto scolastico più indicato per lo studente. Elena insegna in una Scuola Argento, quella destinata agli allievi più dotati e che permette ai suoi studenti di accedere alle università più prestigiose, mentre i ragazzi con capacità normali studiano nelle Scuole Verdi ed i peggiori vengono inviati nelle Scuole Gialle, istituti scolastici molto isolati in cui vengono impartite lezioni di livello base e disciplina. Questo sistema ha permesso la scomparsa del bullismo e permesso ai ragazzi più brillanti di poter esprimere al massimo le proprie potenzialità senza il freno dei compagni meno dotati, eppure c'è qualcosa che non funziona in questa macchina ed Elena lo scoprirà a sue spese. Io sono innamorata, sappiatelo. La casa editrice Nord pubblicherà questo romanzo il 5 novembre ed io non vedo l'ora di poterlo avere tra le mani!
 
LA PIÙ GRANDE
di Davide Morosinotto



Se avete visto i film del franchise Pirati dei Caraibi forse il nome Ching Shih non vi sarà sconosciuto, ma per coloro che non sanno chi sia questa donna vi informo che è stata una celebre pirata cinese vissuta circa 250 anni fa. Ispirandosi alla sua storia lo scrittore Davide Morosinotto ha scritto il romanzo La più grande, in uscita per Rizzoli il 3 novembre. Come ormai avrete capito l'ambientazione orientale mi attira e ultimamente ho riscoperto l'amore per i romanzi storici quindi potrei davvero farci un pensiero (e no, non mi importa se è un libro con le indicazioni dell'età 😆).
 
- Abbandonare un gatto, primo libro in cui Haruki Murakami narra la propria vita ai suoi lettori, verrà pubblicato da Einaudi il 17 novembre
- Come ben sapete uno degli autori che ci ha lasciato in questo 2020 è stato Carlos Ruiz Zafòn; il 24 novembre la Mondadori porterà in libreria l'edizione illustrata di Il gioco dell'angelo, Il labirinto degli spiriti e Il prigioniero del cielo, permettendo agli appassionati di avere in questa edizione tutti i libri della tetralogia del cimitero dei libri dimenticati
- Unicamente per rispetto nei confronti della casa editrice Salani vi informo che il giorno 10 novembre verrà pubblicato L'ickabog di J. K. Rowling 
- I primi due volumi dell'edizione realizzata in occasione del trentesimo anniversario di Sandman, graphic novel scritta da Neil Gaiman, verranno pubblicati il 12 novembre da Panini Comics 

- Il regno segreto, secondo volume della serie Il libro della polvere di Philip Pullman, verrà pubblicato da Salani il 5 novembre
- La pubblicazione da parte di Mondadori di Romolo. Il primo re di Franco Forte e Guido Anselmi, di cui vi parlai il mese scorso, è slittata al 10 novembre
- Il 17 novembre la trilogia Illuminae file di Amie Kauffman e Jay Kristoff, composta da Illuminae, Gemina e Obsidio, tornerà in libreria in edizione economica per Mondadori Oscar Vault
- Chi ha amato la trilogia Maze Runner di James Dashner sarà felice di sapere che il 19 novembre la Fanucci pubblicherà Il palazzo degli spaccati
- Come probabilmente avevamo già scritto a settembre, A caccia del diavolo di Kerri Maniscalco verrà pubblicato da Mondadori Oscar Vault il 10 novembre
 
- Sappiate che dal 17 novembre per me sarà difficile andare in libreria perché ogni volta lascerò gli occhi su Il peggiore dei mondi possibili, un nuovo Drago della Mondadori contenente cinque romanzi di George Orwell tra cui La fattoria degli animali, uno di quei libri di cui riempirei casa di edizioni... Ecco, sono già a quota quattro e non devo assolutamente passare a quota cinque (e, grazie ad un meraviglioso Meridiano, quota due o tre per gli altri quattro😆)
- Per la gioia di Martina, Io sono l'abisso di Donato Carrisi arriverà in libreria per Longanesi il 23 novembre
- Così si perde la guerra del tempo di Amal El-Mohtar e Max Gladstone, di cui avevo parlato il mese scorso come uno dei "libri del mistero" di Mondadori Oscar Vault verrà pubblicato il 3 novembre; lo stesso discorso vale per Tenebre e ossa di Leigh Bardugo mentre per la graphic novel Cheshire Crossing di Andy Weir e Sarah Andersen sarà necessario attendere fino al 10 novembre
 
- I fan di Victoria Schwab dovranno attendere ancora per poco l'arrivo di La vita invisibile di Addie La Rue; la Mondadori porterà questo volume all'interno della sua collana Oscar Fantastica il 24 novembre
- Il 24 novembre la Mondadori pubblicherà un'antologia che coniuga giallo e feste natalizie, Il grande libro dei gialli di Natale; il volume è curato da Otto Penzler
- La trilogia Lo sapevi che di Estelle Maskame sarà disponibile in un unico volume edito da TEA a partire dal 5 novembre
- Fan di Percy Jackson, sappiate che il 3 novembre la Mondadori pubblicherà un volume contenente l'intera pentalogia di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo di Rick Riordan; inoltre, per restare in tema, salvo imprevisti la pubblicazione di La torre di Nerone, quinto ed ultimo volume della serie Le sfide di Apollo, è prevista per il 24 novembre
 
- Il 17 novembre la Mondadori Oscar Vault pubblicherà il mastodontico Il ritmo della guerra di Brandon Sanderson, quarto volume delle Cronache della Folgoluce (che io probabilmente acquisterò quando completerà la serie... e mancando sei libri e vista la lunghezza media di ognuno che si aggira attorno alle 1000 pagine credo di poterlo fare con MOOOOLTA calma)
- Negli scorsi anni vi abbiamo proposto le recensioni di Magic e Legend di Victoria Schwab (tranquilli, arriverà anche Dark prima o poi); se avete amato questa trilogia sarete felici di sapere che dal 3 novembre sarà disponibile per Mondadori Oscar Ink la graphic novel Il principe d'acciaio, dedicata ad uno dei personaggi di questa serie (se avete letto quei romanzi avrete già capito di chi si tratta)
- Non amo segnalarvi i libri degli influencer ma in questo caso farò un'eccezione perché lui è uno dei miei creator preferiti: il 10 novembre la DeAgostini pubblicherà Tutta colpa del K-pop. Diario pannocchioso di un italiano in Corea del simpaticissimo Marco Ferrara aka Seoul Mafia