Monsters Book Tag

MONSTERS

BOOK TAG
(+ comunicazione di servizio)


Quest'anno abbiamo pensato di portarvi un bel book tag a tema Halloween ma man mano che ne cercavamo uno che piacesse a entrambe ci siamo rese conto che non ci convincevano perché decisamente poco oscuri per i nostri gusti.
La soluzione? Farne uno tutto nostro che ci rispecchiasse.
Prima di lasciarvi al book tag vi avvisiamo che il coming soon di Novembre molto probabilmente uscirà con qualche giorno di ritardo.

Scheletro
Un libro che avresti voluto fosse più lungo
perché così com'è ti sembra ridotto all'osso

Mysticmoon: preparatevi al controsenso... Ma io devo mettere in questa categoria La grazia dei re di Ken Liu perché, nonostante sia già un discreto mattoncino di 600 pagine abbondanti, a fine lettura ho pensato che la storia fosse andata davvero troppo di fretta. Dando maggiore consistenza ai personaggi più importanti ed evitando di andare tanto di corsa avrebbe potuto scrivere un libro di almeno 1000 pagine.

Giorgia Wasp: Se devo nominare un un libro che ho apprezzato particolarmente ma che ho ritenuto fosse troppo corto è "Beauty and the Cyborg" di Miriam Ciraolo. Ricordo di aver letto il primo volume con molto entusiasmo e che, giunta all'ultima pagina, avrei voluto leggere ancora qualche capitolo prima. Per fortuna che c'è il secondo volume!



Fantasma
Un libro che trovi inconsistente

Mysticmoon: Piccola introduzione: per la sottoscritta inconsistente è un romanzo che si regge su secondo una sconosciuta legge della fisica e per questo una semplice domanda è in grado di mandarlo a gambe all'aria. Per me il componente di questa categoria più significativo è The heir di Kiera Cass, primo volume della duologia sequel di The selection. Non ne ho mai parlato qui sul blog ma a me quella trilogia, per quanto piena di difetti, è piaciuta e quindi ho voluto leggere anche i volumi successivi... Ed è qui che casca l'asino: basta leggere il primo capitolo (o anche la trama) per farsi la più semplice delle domande e vedere questo castello di carte cadere. Un consiglio da amica? Non leggete questa duologia perché non solo è tanto sciocca quanto la trilogia, ma non è neanche involontariamente esilarante quanto quella.

Giorgia Wasp: Di solito quando si legge un libro lo si fa per essere catapultati in una storia e cercare qualcosa di se all'interno del romanzo, credo che sia questa la funzione della lettura. I libri che non adempiono a tale mio precetto possono rientrare nella categoria "inconsistente". Ovviamente ciò non significa che questi siano brutti libri o scritti male, semplicemente al termine del romanzo non ho trovato nulla che potesse spingermi a dire "questo romanzo deve assolutamente far parte della mia biblioteca", uno di questi è sicuramente L'Enigma della camera 622 di Joel Dicker.

Zombie
Un libro che ritieni essere proprio putrido

Mysticmoon: In molti mi odieranno, ma tra i libri putridi in cui sono incappata quello che svetta sopra a qualsiasi altro è L'isola dell'amore proibito di Tracy Garvis-Graves. Il motivo per cui l'ho scelto è la caratterizzazione della protagonista, una trentenne che ragiona e agisce come una tredicenne; questo non sarebbe perdonabile neanche in condizioni normali, figurarsi quando devi essere il punto di riferimento di un sedicenne che è naufragato con te su un'isola deserta! Ovviamente poi questa immaturità andrà a influire sul suo relazionarsi a questo ragazzino (il titolo mi pare abbastanza esplicito), e qui spunta la patata bollente che tira in ballo anche il giudizio etico del lettore... Insomma, la puzza di cadavere è davvero forte.

Giorgia Wasp: Nomino per questa categoria Red di Isabelle Ronin, anche se inserirlo in questa categoria dona a questo libro uno spessore che non merita dato che è talmente scialbo che definirlo putrido è fargli un complimento. La trama è talmente prevedibile che dopo le prime pagine si può tranquillamente chiudere il libro, lo spessore dei dialoghi è piatto se non nullo, i protagonisti sono talmente stereotipati da non distinguerli dai personaggi di contorno... in questo caso la puzza di morto proviene dal lettore, per tedio. 

Vampiro
Un personaggio che durante la lettura ti ha succhiato via la voglia di vivere

Mysticmoon: Mi rendo conto sia una risposta davvero molto cattiva ma, nonostante siano passati quasi due anni dalla sua lettura, ricordo ancora vividamente il modo in cui la voce narrante di In tutto c'è stata bellezza di Manuel Vilas mi consumava come la fiamma fa con una candela. La cattiveria risiede nel fatto che quel libro raccoglie una sorta di flusso di coscienza dell'autore quindi... Era proprio lui a succhiarmi la voglia di vivere😰

Giorgia Wasp: Dovrò essere cattivissima anch'io, premetto che inizialmente ho cercato di sottrarmi a questa risposta ma sono stata brutalmente ripresa da Mysticmoon che mi ha velatamente minacciato, di conseguenza il personaggio che mi ha succhiato la voglia di vivere è stato Cederik di Il Risveglio del Lupo, un personaggio che durante tutto l'intero romanzo si è continuamente lamentato senza apportare nulla alla propria condizione se non quello di esasperare ulteriormente il lettore.

Banshee
Un libro che ha fatto tanto rumore... Ma secondo te forse un po' troppo

Mysticmoon: Baro un filino e vi cito l'intera trilogia di Captive Prince di C. S. Pacat. Il motivo? Si tratta di una serie per la quale ho sentito tante persone spendere parole meravigliose... Ma, almeno secondo me, è semplicemente una trilogia valida ma non così eccezionale. E, aggiungo, se per voi la scena del cespuglio del primo libro è "forte" allora tenetevi lontani dai libri su Terre d'Ange di Jacqueline Carey perché potreste dover dormire con la luce accesa vita natural durante.

Giorgia Wasp: Secondo il mio parere può rientrare in questa categoria il nuovo romanzo di Stephenie Meyer Midnight Sun. Ho apprezzato l'audacia della scrittrice che ha riproposto lo stesso romanzo in tre varianti diverse, il primo dal punto di vista di Bella con Twilight, la seconda volta invertendo i personaggi in Life end Death e la terza volta dal punto di vista di Edward in "Midnight Sun". Cioè tanto di cappello ad una scrittrice che è riuscita a propinare ai lettori la stessa solfa per ben tre volte.

Strega
Un romanzo che è stato in grado di incantarti

Mysticmoon: un libro che è riuscito a incantarmi è L'orso e l'usignolo di Katherine Arden. Di solito amo le storie più movimentate ma questo romanzo è magnifico così come è: pacato, lento, ricco di atmosfere invernali e magia. Non vedo l'ora che arrivi Natale perché voglio godermi gli altri volumi della trilogia in qualche fredda giornata invernale.

Giorgia Wasp: In questa categoria rientra senz'ombra di dubbio Nevernight i Grandi Giochi di Jay Kristoff, il secondo volume della trilogia. Ho adorato particolarmente questo libro per l'intreccio della trama particolarmente avvincente e per i colpi di scena che mi hanno lasciata letteralmente di stucco!
 
 
 

Mummia
Un personaggio talmente noioso da sembrare imbalsamato

Mysticmoon: siete liberi di odiarmi ma la mia scelta cade su Chiara di Per dieci minuti di Chiara Gamberale. Mi rendo conto che è la seconda volta che tiro in ballo un personaggio che corrisponde all'autore del libro ma non posso farci nulla; quel libro ha messo a dura prova la sottoscritta e non posso nascondere che, pur trovando lodevole il messaggio che l'autrice intendeva trasmettere, quel libro per me è stato un colossale no.

Giorgia Wasp: Sicuramente uno di questi personaggi è Karina di Stars di Anna Todd. Questo personaggio risulta molto pesante da digerire per il lettore, un personaggio che attua un introspezione eccessiva per una trama molto blanda fatta di scene standard senza colpi di scena che possano almeno sviare l'attenzione del lettore dalla protagonista, scusate il francesismo, pallosa. 

 

 

Four & Ever - Recensione di Giorgia Wasp

Four & Ever - B.B. Reid

Recensione di Giorgia Wasp



Titolo: Four & Ever
Autore: B.B. Reid
Genere: Romance
Serie: Love RIvals in Blackwood Keep 1° volume
Editore: Always publishing
Pagine: 568 pagine
Isbn: 9788885603479


Sradicata dalla propria vita, Four si trova improvvisamente catapultata a Blackwood Keep, costretta a seguire sua madre nel proprio idillio amoroso.
 
Quella mattina, Gruff mi aveva trovata in sella alla sua Honda cb400f Cafe Racer 1975, a piangere fiumi di lacrime con le tasche piene di denaro, perché non riuscivo a trovare il coraggio di scappare.
 
A complicare ulteriormente la sua vita, oltre alla madre, ci sarà anche Ever, figlio del nuovo compagno della madre che farà di tutto per allontanarla.

Premetto che ho letto questo romanzo in due giorni, sono letteralmente rimasta incollata alle pagine del libro.
Ho apprezzato la trama molto veloce, la scorrevolezza della lettura e i continui colpi di scena che mi portavano a ripetermi "ancora un capitolo, cosa vuoi che sia" facendo sì che andassi a dormire alle tre. 
Ho adorato tutti i personaggi, sono stati tutti ben costruiti con la consapevolezza che nei prossimi volumi ognuno di loro avrà lo spazio sufficiente per farsi conoscere meglio, nonostante già in questo primo romanzo ne siano state tratteggiate le basi. 
Four, la protagonista, senza padre, ha trovato in Gruff la figura paterna, grazie a lui ha imparato le basi della meccanica e a guidare le moto. Ho adorato il suo carattere ribelle e forte necessario per sopravvivere alla consapevolezza di non essere state volute. 
Ever, il protagonista, maschera la sua sofferenza dietro ad una fredda ipocrisia. Dall'esterno sembrerebbe un ragazzo a cui non importa di niente e nessuno, nonostante dentro sanguini per ii tradimento subito.
L'autrice è riuscita a creare una storia d'amore non banale; nonostante questa segua il filone romance che normalmente ricalca una trama ben precisa, è riuscita a dare una propria impronta alla storia inserendo vissuti emotivi che hanno caratterizzato i personaggi rendendoli reali, ovvero più vicini al lettore. 
Ho adorato il finale in quanto girata l'ultima pagina e non trovando un ulteriore capitolo sono rimasta basita (sempre positivamente) perché questo ha significato che ero pronta a leggere ancora molte pagine della storia di Four e Ever.
Mi consolo sapendo che li rivedrò nei prossimi libri. 
Mi è piaciuto molto come l'autrice sia riuscita ad inserire nella storia diversi indizi circa il passato dei protagonisti che mi hanno piacevolmente incuriosito, oltre ai diversi interrogativi che dovranno essere svelati.
Non resta che leggere successivi volumi. 
 




Segnalazione #26 - Unfaithful

 SEGNALAZIONE #26
(nonché COVER REVEAL #2)

- UNFAITHFUL -


TITOLO: Unfaithful
AUTORE: Maia
SERIE: primo romanzo della trilogia Unfaithful
GENERE: romanzo rosa (forbidden love)
NUMERO DI PAGINE: 353
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 novembre 2020
PREZZO E-BOOK: prossimamente
PREZZO CARTACEO: prossimamente

SINOSSI

“Quell’uomo porterà soltanto guai”.

Ad appena ventotto anni, Layla Martinez ha già ottenuto tutto quello che una donna potrebbe desiderare dalla vita: un marito affascinante, un lavoro di tutto rispetto nella Morgan Hotels International, una bellezza fuori dall’ordinario… e soldi. Molti soldi.
Ora è in procinto di vivere il suo “Per sempre felici e contenti” ma…
Se l’arrivo di Andrew Stevens, un uomo dalle origini misteriose, arrogante e fin troppo sicuro di sé, finisse per rivoltare tutte le sue convinzioni a proposito dell’amore, cosa potrebbe succedere alla sua vita all’apparenza perfetta?

Primo libro della trilogia Unfaithful.
Il secondo volume, Unbreakable, uscirà a gennaio.
Il terzo volume, Unforgettable, in primavera 2021.

ESTRATTO

Sa a che cosa penso quando la guardo, signora Martinez? Io vedo una Ferrari testa rossa chiusa in un piccolo e desolato garage, vedo un leone cresciuto in cattività, rinchiuso dietro sbarre che si è costruito da sé. Non riesco a vedere la maschera della signora Morgan che si ostina a indossare con tutti per difendersi, ma vedo soltanto Layla.
E lei non ha la minima idea di quanto desideri liberarla da ciò che la blocca.

COVER

Cover cartaceo

Cover e-book

BIOGRAFIA  

Maia è nata nel 1988 in provincia di Alessandria. Laureata all’università di Genova nel 2011, è ora insegnante di scuola primaria.
Oltre alla passione per la scrittura e il cinema, cura un canale Youtube dedicato al mondo dei libri.
Crede nel femminismo, nella pellicola 35mm, nella Nutella ed è smemorata come Mary, la protagonista di Top Secret: A love story, il suo primo libro in self publishing.

Tutte le opere di Maia:
- Top Secret. A love story
- Top Secret. A love song
- Unfaithful

 

L'amore al tempo della musica - Recensione di Mysticmoon

 

 L'amore al tempo della musica - Giulia Esse

Recensione di Mysticmoon


Titolo: L'amore al tempo della musica
Autore: Giulia Esse
Genere: storico
Editore:  PubMe
Pagine: 299
Isbn: 9788833663289

Lorenzo ed Anna, novelli sposi, sono costretti a fuggire da Vienna a causa dei debiti contratti dall'uomo; la loro meta è Venezia, città natia di Lorenzo nonché luogo in cui vive suo zio Fosco Alvise Candiani, compositore di gran fama.
Ciò che Anna non può immaginare è che qualche ora dopo il loro arrivo in città il marito svanisca nel nulla per unirsi all'armata napoleonica in marcia sulla città.

Si ringrazia l'autrice per aver fornito una copia del romanzo in cambio di una recensione onesta

Avendo amato Fuoco sotto la terra (la recensione la trovate qui), quando ho scoperto che Giulia cercava dei blogger per il suo romanzo storico non ho potuto fare a meno di propormi.

Vi anticipo subito che ho fatto bene a farlo perché, per quanto la Venezia di fine XVIII secolo non abbia su di me lo stesso fascino dell'Estremo Oriente (nello specifico la Corea), ho amato ogni pagina di questo romanzo.

Se devo riconoscere una costante nei romanzi di Giulia Esse è la cura del dettaglio. Se seguite questo blog da un po' di tempo avrete notato che la sottoscritta è ossessionata dalla cura dei dettagli, specie se di tipo storico, all'interno dei romanzi; dopo aver concluso la lettura di questo romanzo posso dire che di questa autrice mi posso fidare ciecamente perché nei suoi libri cura moltissimo quelle che tanti vedrebbero come sottigliezze.
Questa cura si riflette in ogni aspetto del romanzo ma la sua massima espressione è nei personaggi che popolano questo romanzo.

Specchi del loro tempo sono i tre personaggi cardine di questo romanzo, ossia Anna, Lorenzo e Fosco, incarnazioni del pensiero contemporaneo e dei dettami ai quali sono sottoposti.
Fosco incarna alla perfezione la figura dell'uomo illuminista, quello che controlla le sue reazioni più viscerali con una razionalità quasi gelida, e per questo il contrasto con suo nipote Lorenzo, uomo dominato dalle passioni, è tanto stridente: da una parte abbiamo lo spirito del secolo ormai arrivato agli sgoccioli, quello dei lumi, della cui decadenza è possibile sentire l'odore nelle acque della laguna veneziana, mentre dall'altra c'è l'irruenza delle passioni del nuovo secolo, che vediamo incarnato non solo in questo giovane uomo che è molto facile detestare proprio per la sua sregolatezza ma anche nell'ombra di Napoleone e di quella sua campagna d'Italia che potrebbe finalmente dare la libertà a Venezia.
Al centro di questo scontro generazionale c'è Anna, una donna che sente forte tanto il richiamo delle passioni quanto quello di una consuetudine sedimentata da anni, incarnazione di una lotta di contraddizioni che la porta a dare voce ad un pensiero protofemminista in maniera involontaria. Anna è indubbiamente l'incarnazione della posizione intermedia delle due correnti filosofiche, un pensiero che prende il meglio da entrambe e che influenzerà in maniera positiva chi la circonda.
Ho amato il modo in cui Giulia è riuscita a creare un connubio tra arte e politica, rendendo questi protagonisti vividi ed incisivi, perfetti protagonisti di una storia così intensa.

Altro elemento di indubbio pregio di questa storia è l'originalità.
Ho sempre amato la lettura e questo mi ha portata a leggere davvero tante storie, una pratica che con gli anni mi ha permesso di sviluppare una sorta di sesto senso comune a tutti i lettori forti, ossia quello di riuscire a prevedere almeno a grandi linee la piega che prenderà la storia; in questo romanzo mi è accaduto pochissime volte perché la strada scelta dai personaggi non è mai quella che ti potresti aspettare e anche quando accade perché in caso contrario sarebbe una forzatura, la complessa stratificazione caratteriale del personaggio ne eleva il valore.

Come avrete intuito questo libro mi ha colpita molto positivamente e quindi non vi stupirà sentirmi dire che ve ne consiglio la lettura. Dategli una possibilità e non ve ne pentirete!



Le città di carta - Recensione di Mysticmoon

 

 Le città di carta - Dominique Fortier

Recensione di Mysticmoon
 


Titolo: Le città di carta
Autore: Dominique Fortier
Traduttore: Camilla Diez
Editore:  Alter Ego
Pagine: 192
Isbn: 9788893331791

Si ringrazia l'ufficio stampa della casa editrice Alter Ego per aver fornito una copia del romanzo in cambio di una recensione onesta

Qualche settimana fa vi avevamo segnalato la pubblicazione di Le città di carta di Dominique Fortier, edito dalla casa editrice Alter Ego (se vi siete persi il post lo trovate qui).
Sarò sincera: questo libro mi è finito tra le mani per puro caso ed è stata una fortuna perché si è trattato di una lettura dalla quale è stato difficile staccarsi.

In questa occasione sono costretta ad ammettere la mia ignoranza: anche se ci sono arrivata vicinissima, in tanti anni di vita non ho mai letto nulla di Emily Dickinson (vi risparmio lo sproloquio sulle modalità) principalmente perché non la poesia non è il mio genere letterario.
Quando al blog è arrivato questo volume l'ho visto come un modo per colmare in parte questa atroce lacuna scoprendo la storia della sua vita.

Il valore di Le città di carta non è insito esclusivamente nel messaggio che veicola ma nel modo in cui questo viene trasmesso, a cavallo tra la biografia della celebre poetessa e quella dell'autrice del libro, che non si limita al puro resoconto della vita di Emily ma ne esalta la narrazione con una scrittura molto evocativa che porta il lettore a scoprire passo per passo la vita di questa autrice, avvicinandosi in punta di piedi per inserirvi anche qualcosa che le appartiene e che la lega a lei.

Si tratta di un libro molto evocativo e poetico che voglio assolutamente consigliarvi ma del quale non voglio parlarvi molto perché è uno di quei volumi tutti da scoprire, una frase alla volta, per non perdere nemmeno un briciolo della sua magia.
Bellissimo.





La guerra dei papaveri - Recensione di Mysticmoon

 La guerra dei papaveri - R. F. Kuang

Recensione di Mysticmoon
 

Titolo: La guerra dei papaveri
Autore: R. F. Kuang
Traduttore: Sofi Hakobyan
Genere: fantasy storico
Serie: primo libro della trilogia The poppy war
Editore:  Mondadori Oscar Vault
Pagine:516
Isbn: 9788804729747

Quando a Rin viene detto che dovrà sposarsi la ragazza decide di non arrendersi a un destino a cui sente di non appartenere; nonostante sia un'orfana di guerra cresciuta quasi come una schiava in casa di una coppia di trafficanti d'oppio la giovane decide di affrontare il kējǔ, l'esame che permette l'accesso alle accademie per diventare funzionario pubblico, al fine di entrare alla Sinegard, la più esclusiva e l'unica che non richieda una retta.
La determinazione di Rin viene ripagata e la ragazza riesce a farcela, ignara che quello sarà solo il primo passo verso un terribile destino.

Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia del romanzo in cambio di una recensione onesta

Avendo una certa passione per l'Estremo Oriente puntavo The poppy war da diverso tempo, quindi potete immaginare la mia immensa gioia quando la casa editrice Mondadori Oscar Vault ha aperto la campagna recensioni per questo libro!
E questa volta le mie elevate aspettative sono state persino ripagate da un romanzo in grado di soddisfarmi in pieno!
La guerra dei papaveri è quello che promette di essere: una bomba a mano di circa 500 pagine che trascina il lettore in un mondo dalla ricca mitologia che non risparmia al lettore momenti piuttosto forti.

Rin è una protagonista che ho amato in ogni suo aspetto, compresi quelli più negativi.
Il lettore la incontra per la prima volta quando è solo un'adolescente come tante altre, cresciuta nell'ignoranza
di uno sperduto villaggio del sud del paese, in un ambiente losco come quello dei trafficanti d'oppio ed educata all'anaffettività da due genitori adottivi che la trattano sistematicamente come un'utilissima schiava prima da sfruttare per badare alla loro attività commerciale ed al figlio piccolo e successivamente come pedina di scambio da offrire ad un ufficiale governativo in cambio di qualche favore.
La forza che Rin mostrerà molte volte nel corso del romanzo è quella di ribellarsi da un destino che gli altri le appioppano: la sua scelta di liberarsi del giogo della schiavitù sfruttando il suo acume innato e la sua caparbietà per diventare una studentessa della Sinegard è solo il primo di numerosi atti di ribellione compiuti da questa ragazza per affrancarsi da una vita che le viene imposta da altri, gesti a volte terrificanti che testimoniano una serie di scelte, spesso decisamente dolorose e a volte piuttosto opinabili.
Ho amato Rin proprio per questa sua determinazione ad essere artefice del suo destino, anche se questo le costa sofferenza e rischia di condurla lungo una china dalla quale non è scontato che riesca a risalire. Meravigliosa.

La cura nella caratterizzazione della protagonista è riscontrabile anche nel resto dei personaggi del romanzo; per quanto la centralità di Rin sia indiscutibile, attorno a lei sono presenti personaggi altrettanto interessanti che le rubano in parte l'attenzione, rendendo ancora più piacevole la lettura e dando modo all'autrice di ampliare la visione del mondo del lettore.
Uno in particolare (no, non vi dirò chi) ha catturato la mia attenzione grazie alla sua profondità; mi piace molto leggere di personaggi sfaccettati e ricchi di sfumature e questo in particolare mi ha colpita perché nasce quasi come uno stereotipo e pian piano assume dimensione e concretezza, arrivando ad essere un degno comprimario sulla scena.


Per un romanzo avere dei personaggi ben costruiti è un ottimo punto di partenza ma è solo quando questi vengono innestati in una storia coinvolgente e ben realizzata che questo merita di essere definito "buon romanzo"... E secondo la mia modesta opinione La guerra dei papaveri è davvero un buon romanzo.
Ho apprezzato molto il fatto che Rebecca F. Kuang abbia fatto scelte coraggiose e poco scontate per i suoi personaggi; non è facile sorprendermi ma questo romanzo ce l'ha fatta e non ho elementi per dubitare che i prossimi romanzi saranno altrettanto interessanti.

Consiglio spassionatamente e a chiunque La guerra dei papaveri; è un romanzo che merita TANTO.




Monstress Volume 2 - Recensione di Mysticmoon

 

Monstress Vol. 2 Sangue
- Marjorie Liu e Sana Takeda -
Recensione di Mysticmoon



Titolo: Monstress Vol.2 Sangue
Autrici: Marjorie Liu, Sana Takeda
Traduttore: Alessandra Di Luzio
Genere: graphic novel
Editore: Mondadori
Pagine: 152
Isbn:  9788804680949

Si ringrazia la casa editrice Mondadori per averci fornito una copia digitale del volume in cambio di una recensione onesta

Se Risveglio introduce il lettore al mondo in cui si svolgeranno le vicende di Maika Halfwolf, Sangue è il volume in cui inizia la vera Azione (ed io sciocca a credere che quella del primo volume lo fosse!).
Ritroviamo la nostra protagonista nella medesima situazione in cui l'abbiamo lasciata, ossia impegnata in un viaggio pieno di pericoli al fine di fare chiarezza su quanto l'abbia portata a quel punto della sua vita.
Il volume presenta moltissime scene d'azione nel senso più fisico del termine, ma non si limita al semplice scontrarsi di corpi: in Sangue il termine "azione" indica anche il progredire di Maika nella scoperta del passato di sua madre, una storia che le piacerà sempre meno man mano che al mosaico si aggiungeranno dei nuovi tasselli.
Apprezzo molto la complessità della storia narrata in questa serie di graphic novel perché nonostante la vicenda sia molto intricata e ricca di zone d'ombra non c'è mai un livello di confusione tale da rendere difficile la comprensione di quanto accade; in pratica è un chiarissimo casino che temo andrà a finire malissimo.😅
A rendere ancora più appetibile l'opera ci sono i maestosi disegni di Sana Takeda; adoro il suo tratto, adoro la scelta della tavolozzo di colori, adoro TUTTI gli aspetti grafici di quest'opera e li trovo sempre azzeccatissimi nei confronti della storia narrata.
Con il suo secondo volume Monstress conferma l'ottima opinione che mi ero fatta alla fine del precedente e se il terzo sarà all'altezza delle aspettative non oso immaginare cosa vi accadrà.