La guerra dei papaveri - R. F. Kuang
Avendo una certa passione per l'Estremo Oriente puntavo The poppy war da diverso tempo, quindi potete immaginare la mia immensa gioia quando la casa editrice Mondadori Oscar Vault ha aperto la campagna recensioni per questo libro!
E questa volta le mie elevate aspettative sono state persino ripagate da un romanzo in grado di soddisfarmi in pieno!
La guerra dei papaveri è quello che promette di essere: una bomba a mano di circa 500 pagine che trascina il lettore in un mondo dalla ricca mitologia che non risparmia al lettore momenti piuttosto forti.
Rin è una protagonista che ho amato in ogni suo aspetto, compresi quelli più negativi.
Il lettore la incontra per la prima volta quando è solo un'adolescente come tante altre, cresciuta nell'ignoranza di uno sperduto villaggio del sud del paese, in un ambiente losco come quello dei trafficanti d'oppio ed educata all'anaffettività da due genitori adottivi che la trattano sistematicamente come un'utilissima schiava prima da sfruttare per badare alla loro attività commerciale ed al figlio piccolo e successivamente come pedina di scambio da offrire ad un ufficiale governativo in cambio di qualche favore.
La forza che Rin mostrerà molte volte nel corso del romanzo è quella di ribellarsi da un destino che gli altri le appioppano: la sua scelta di liberarsi del giogo della schiavitù sfruttando il suo acume innato e la sua caparbietà per diventare una studentessa della Sinegard è solo il primo di numerosi atti di ribellione compiuti da questa ragazza per affrancarsi da una vita che le viene imposta da altri, gesti a volte terrificanti che testimoniano una serie di scelte, spesso decisamente dolorose e a volte piuttosto opinabili.
Ho amato Rin proprio per questa sua determinazione ad essere artefice del suo destino, anche se questo le costa sofferenza e rischia di condurla lungo una china dalla quale non è scontato che riesca a risalire. Meravigliosa.
La cura nella caratterizzazione della protagonista è riscontrabile anche nel resto dei personaggi del romanzo; per quanto la centralità di Rin sia indiscutibile, attorno a lei sono presenti personaggi altrettanto interessanti che le rubano in parte l'attenzione, rendendo ancora più piacevole la lettura e dando modo all'autrice di ampliare la visione del mondo del lettore.
Uno in particolare (no, non vi dirò chi) ha catturato la mia attenzione grazie alla sua profondità; mi piace molto leggere di personaggi sfaccettati e ricchi di sfumature e questo in particolare mi ha colpita perché nasce quasi come uno stereotipo e pian piano assume dimensione e concretezza, arrivando ad essere un degno comprimario sulla scena.
Per un romanzo avere dei personaggi ben costruiti è un ottimo punto di partenza ma è solo quando questi vengono innestati in una storia coinvolgente e ben realizzata che questo merita di essere definito "buon romanzo"... E secondo la mia modesta opinione La guerra dei papaveri è davvero un buon romanzo.
Ho apprezzato molto il fatto che Rebecca F. Kuang abbia fatto scelte coraggiose e poco scontate per i suoi personaggi; non è facile sorprendermi ma questo romanzo ce l'ha fatta e non ho elementi per dubitare che i prossimi romanzi saranno altrettanto interessanti.
Consiglio spassionatamente e a chiunque La guerra dei papaveri; è un romanzo che merita TANTO.
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