La ricetta segreta per un sogno - Valentina Cebeni




La Ricetta Segreta Per Un Sogno

Questo libro con la sua narrazione poetica parla di una storia d’amore. Badate bene, non il solito idillio tra uomo e donna, ma l’amore più puro e sincero che possa esistere, l’amore tra un genitore e il proprio figlio. Un amore alcune volte soffocante, come è capitato alla giovane Elettra, che è stata obbligata a seguire il cammino da lei tracciato dalla madre. Un cammino che l’ha portata ad avere dei risentimenti nei confronti di questa donna per certi versi chiusa e schiva, una madre che non l’ha mai voluta rendere partecipe del proprio passato, negandole la possibilità di conoscere le proprie origini, il proprio padre, la propria storia. Quando Edda è stata colpita da un ictus che l’ha debilitata fino ad arrivare al coma, Elettra si è sentita spogliata dalla possibilità di poter riallacciare un rapporto con la madre che sembrava ormai rovinato. Per questo dopo aver ricevuto una spinta inaspettata, quasi magica, da Eva (una vecchia amica della madre) decide di onorare la memoria del genitore e di portare al convento di Santa Elisabetta, a cui Edda era devota, dei pani all’anice. Approda così all’ Isola del Titano, nella quale il paesaggio mozzafiato si mescola ad antiche usanze, dove la vita è scandita dai ritmi del mare; un luogo abitato da persone semplici, dove la mentalità arretrata è stata causa di numerosi pregiudizi che hanno condizionato la vita di numerose giovani ragazze.
Questo romanzo è anche un elogio alla forza delle donne, che nonostante le difficoltà che la vita ha voluto riservare loro, sono riuscite a riprendere in mano la propria esistenza.
Elettra durante la sua permanenza nel convento, ormai sconsacrato, riesce attraverso la cucina, a ritrovare un legame, che pensava perduto con la madre.
Tale legame fatto di ricordi, sensazioni, odori, piccoli indizi che fanno presumere ad Elettra che è proprio quello il luogo che ha visto la fanciullezza della madre.
La lettura di questo libro è talmente pervasa dagli odori che a tratti si immagina quasi di poter sentire la fragranza di anice che viene sprigionata durante la cottura dei pani. Un odore particolarmente significativo per Elettra, in quanto l’accompagna nei momenti salienti della sua storia.
Il libro è permeato da numerose similitudini in un continuum spazio tempo che sembra rincorrersi, in cui gli errori commessi dalla madre tornano a pesare e condizionare la figlia.

Il viaggio che viene intrapreso dalla protagonista è sicuramente metaforico, un viaggio fatto di interiorità, che la porterà a rintracciare il suo vero io. Perché  scoprirà che solo imparando ad amare se stessi si può poi imparare ad amare e perdonare gli altri.