La Ricetta Segreta Per
Un Sogno
Questo
libro con la sua narrazione poetica parla di una storia d’amore. Badate bene,
non il solito idillio tra uomo e donna, ma l’amore più puro e sincero che possa
esistere, l’amore tra un genitore e il proprio figlio. Un amore alcune volte
soffocante, come è capitato alla giovane Elettra, che è stata obbligata a
seguire il cammino da lei tracciato dalla madre. Un cammino che l’ha portata ad
avere dei risentimenti nei confronti di questa donna per certi versi chiusa e
schiva, una madre che non l’ha mai voluta rendere partecipe del proprio
passato, negandole la possibilità di conoscere le proprie origini, il proprio
padre, la propria storia. Quando Edda è stata colpita da un ictus che l’ha
debilitata fino ad arrivare al coma, Elettra si è sentita spogliata dalla
possibilità di poter riallacciare un rapporto con la madre che sembrava ormai
rovinato. Per questo dopo aver ricevuto una spinta inaspettata, quasi magica,
da Eva (una vecchia amica della madre) decide di onorare la memoria del
genitore e di portare al convento di Santa Elisabetta, a cui Edda era devota,
dei pani all’anice. Approda così all’ Isola del Titano, nella quale il
paesaggio mozzafiato si mescola ad antiche usanze, dove la vita è scandita dai
ritmi del mare; un luogo abitato da persone semplici, dove la mentalità
arretrata è stata causa di numerosi pregiudizi che hanno condizionato la vita
di numerose giovani ragazze.
Questo
romanzo è anche un elogio alla forza delle donne, che nonostante le difficoltà
che la vita ha voluto riservare loro, sono riuscite a riprendere in mano la
propria esistenza.
Elettra
durante la sua permanenza nel convento, ormai sconsacrato, riesce attraverso la
cucina, a ritrovare un legame, che pensava perduto con la madre.
Tale
legame fatto di ricordi, sensazioni, odori, piccoli indizi che fanno presumere
ad Elettra che è proprio quello il luogo che ha visto la fanciullezza della
madre.
La
lettura di questo libro è talmente pervasa dagli odori che a tratti si immagina
quasi di poter sentire la fragranza di anice che viene sprigionata durante la
cottura dei pani. Un odore particolarmente significativo per Elettra, in quanto
l’accompagna nei momenti salienti della sua storia.
Il
libro è permeato da numerose similitudini in un continuum spazio tempo che
sembra rincorrersi, in cui gli errori commessi dalla madre tornano a pesare e
condizionare la figlia.
Il
viaggio che viene intrapreso dalla protagonista è sicuramente metaforico, un
viaggio fatto di interiorità, che la porterà a rintracciare il suo vero io.
Perché scoprirà che solo imparando ad
amare se stessi si può poi imparare ad amare e perdonare gli altri.
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