Un litro di lacrime - Recensione di Mysticmoon

Un litro di lacrime - Aya Kito
Recensione di Mysticmoon


Titolo: Un litro di lacrime
Autore: Aya Kito
Traduttore: Caterina Zolea
Genere: diario autobiografico
Editore:  Rizzoli
Pagine: 192
Isbn: 9788817143424

Aya Kito venne al mondo il 19 luglio 1962, prima di cinque figli, e nel 1976 iniziò a tenere un diario in cui appuntare gli eventi più significativi della sua vita di adolescente.
Ironia della sorte, ben presto su quelle pagine Aya iniziò a riportare i sintomi di quella terribile malattia che nel giro di pochi mesi rivoluzionò la sua vita.
Aya aveva appena quindici anni quando le venne diagnosticata l'atassia spinocerebellare (SCA), una malattia neurodegenerativa che colpisce il cervelletto e porta alla progressiva perdita di capacità motorie.
Purtroppo, allora come oggi, non esiste una cura per questa patologia; tutto quello che si può fare è rallentarne la progressione.
Il diario di Aya non è una lettura facile non per la forma, assai semplice ed essenziale, ma per i contenuti: di pagina in pagina il lettore assiste impotente alla decadenza di questa ragazzina che, nonostante i trattamenti e la fisioterapia, perde di giorno in giorno la sua indipendenza.
Vedere di quanto viene privata Aya dalla malattia è straziante, tuttavia Un litro di lacrime è allo stesso tempo un inno alla vita; nonostante la prognosi infausta Aya non si arrenderà mai alla malattia a perdere se stessa e continuerà a lottare giorno per giorno contro quel mostro che le sta strappando via la sua vita pezzo dopo pezzo, anche se questo le costerà molte lacrime (da qui il titolo del libro) e tanta frustrazione.
Una presenza costante tra le pagine di questo diario è quella di Shioka, madre di Aya ed infermiera, nonché la più grande sostenitrice di sua figlia.
Per quanto sia doloroso vedere sua figlia perdere contro la malattia, Shioka è sempre al fianco della figlia per fornirle tutto il supporto necessario per affrontare le sfide di questa nuova vita ed aiutarla a rialzarsi dopo ogni sconfitta.
Per quanto mi riguarda vi invito a leggerlo perché, per quanto sia doloroso farlo, la storia di Aya merita di essere conosciuta anche qui da noi.



Nonsololibri #11 - Jurassic Park

NONSOLOLIBRI #10
JURASSIC PARK


Titolo: Jurassic Park
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Micheal Crichton
Anno: 1993
Durata: 127 minuti

Sinossi

Il paleontologo Alan Grant e la paleobotanica Ellie Sattler vengono contattati dal finanziatore dei loro scavi, John Hammond, per dare il loro contributo ad una perizia sulla sicurezza del parco di divertimenti che ha fatto costruire su un'isola al largo del Costa Rica.
Giunti sul posto assieme al matematico Ian Malcolm e all'avvocato Donald Gennaro, rappresentante dei suoi finanziatori, i due scopriranno che l'attrazione del parco di Hammond sono alcune specie di dinosauro riportare in vita grazie all'ingegneria genetica.

Due motivi per scoprire Jurassic Park
e una per evitare tutto ciò che è venuto dopo

Dinosauri: è lampante che una buona quantità di coloro che hanno una passione per i dinosauri abbiano apprezzato Jurassic Park, soprattutto se ha fatto parte della loro infanzia, quindi non è su questo che voglio soffermarmi; quando cito i dinosauri lo faccio per il valore oggettivo di questi dinosauri realizzati nei primi anni '90 rispetto a tante creature create con tecnologie enormemente più avanzate negli ultimi anni. I dinosauri di Jurassic Park hanno quasi trent'anni e stanno invecchiando straordinariamente bene, è necessario ammetterlo.
Tutto il resto: perché limitarsi? Io ho adorato tutto di Jurassic Park, non solo i dinosauri! I vari personaggi sono perfetti ed irresistibili ognuno in modo speciale (anche se Ian Malcolm ha una marcia in più, non posso negarlo), le ambientazioni sono così suggestive, la storia è coinvolgente... Questo film aveva tutto quello che volevo da bambina e anche oggi lo amo alla follia!

PECCATO CHE...

Sequel in caduta libera: se dovessi fare una classifica dei film di Jurassic Park non avrei problemi a classificarli perché li hanno già messi in fila: il primo è il migliore in assoluto, seguito da un secondo capitolo un po' sottotono ma decisamente godibile, un terzo che è oggettivamente bruttino ma ha una sua pallida dignità, un quarto che la succitata dignità l'ha buttata nel water ed un quinto che ha tirato lo sciacquone della dignità altrui non avendone mai avuta una. Sia chiaro, non nego che gli ultimi due capitoli abbiano dalla loro un Chris Pratt (sorry, lui è l'unica valida ragione per cui non mi sono rifiutata di vedere l'ultimo film uscito ed esclusivamente per il suo valore estetico) ma per quanto mi riguarda sono una ripidissima china ed il finale di Il regno distrutto è quanto di più stupido si potesse realizzare... Anche se, onestamente, devo dire che andrò a vedere l'ultimo della saga con gioia proprio in virtù di quel finale. Il motivo? Spero che i nuovi personaggi, Chris Pratt incluso, vengano mangiati tutti.😠


Una bambina perduta - Recensione di Mysticmoon

Una bambina perduta - Torey L. Hayden
Recensione di Mysticmoon


Titolo: Una bambina perduta
Autore: Torey L. Hayden
Traduttore: Chiara Brovelli
Genere: romanzo autobiografico
Editore: Corbaccio
Pagine: 336
Isbn: 9788867007394

Ricordo benissimo il giorno in cui Torey Hayden è entrata nella mia vita: avevo compiuto da un paio di mesi 12 anni, stavo aspettando che arrivasse il mio turno per scegliere il mio primo paio di occhiali e mia madre tornò dall'edicola con una copia in edizione economica di Una bambina, il suo primo e più celebre romanzo.
Il romanzo non era destinato a me eppure la sua copertina mi chiamava e qualche settimana più tardi, in estate, decisi che l'avrei letto.
Da quella calda estate sono passati oltre vent'anni ma non mi sono ancora stancata né di quel libro né delle altre storie autobiografiche dell'autrice (per le sue opere di pura invenzione non nutro lo stesso trasporto, devo ammetterlo), quindi il giorno in cui l'autrice ha annunciato che non solo l'uscita di un nuovo libro a otto anni di distanza dal suo ultimo romanzo era prevista anche in Italia ma che si sarebbe trattato di una storia vera... Immaginate il Carnevale di Rio che si è scatenato nella mia testa!😍

Le precedenti storie della sua esperienza con bambini speciali erano ambientate negli Stati Uniti d'America, paese natio dell'autrice, e risalivano tutte ad un periodo compreso tra la fine degli anni Sessanta ed i primi anni Ottanta, ossia prima del suo trasferimento nel Regno Unito per sposare un gallese, mettere su famiglia e dedicarsi all'attività di scrittrice ed allevatrice; in Una bambina perduta troviamo Torey nei panni di madre, nel Galles dei primi anni Novanta, e alle prese con il lavoro di volontaria all'interno della struttura in cui è ospitata Jessie, nove anni, una bambina affidata allo stato dai genitori a causa della sua piromania e che sembra incapace di riferire la sua realtà senza farcirla di informazioni di pura invenzione.
L'esperienza permette a Torey di capire immediatamente che dietro quella facciata si nasconde una storia di profondo disagio e che con ogni probabilità un ruolo rilevante è giocato dalla famiglia che, dietro una sottile patina di apparente banalità, nasconde una fitta rete di crepe.

La storia di Jessie non mi è entrata nel cuore come quella di Sheila o Lori o Kevin, devo ammetterlo, eppure mi ha lasciato un segno diverso rispetto a queste precedenti storie; la storia di Jessie è straziante perché giocata completamente sul fatto di avere a che fare con una bambina che mente tanto agli adulti quanto a se stessa, una creatura che ha sepolto i suoi traumi sotto uno strato talmente spesso di menzogne da aver perso parte del contatto con la realtà e per questo ormai incapace di comprendere cosa sia vero e cosa sia frutto della sua fantasia.
A inficiare il mio gradimento del romanzo probabilmente ha giocato anche la mancanza del gruppo, elemento che ho sempre amato molto nei romanzi della Hayden e che, con la sua assenza, mi aveva reso più difficile far scoccare la scintilla con Come in una gabbia. Adoro il modo in cui Torey Hayden descrive le sue classi di bambini tanto diversi tra loro quanto difficili, dei gruppi disfunzionali che in qualche modo riescono a trovare un proprio equilibrio fisiologico per funzionare, quindi la sola presenza di questa bambina e la mancanza di un maggiore inserimento nel gruppo sociale della casa famiglia in cui è ospitata mi hanno portata ad una reazione sì positiva ma più tiepida che in altri casi.

Una bambina perduta non è il mio romanzo preferito di Torey Hayden, questo credo sia palese, ma questo non significa che non mi sia piaciuto; la storia di Jessie ha semplicemente avuto un impatto diverso da quello degli altri libri della Hayden perché sono passati tanti anni da quell'estate di fine anni Novanta, sono cresciuta e ho fatto esperienze, quindi il piacere di leggere questo romanzo ha assunto sfumature inedite e più mature, prive degli entusiasmi adolescenziali (perché è stato allora che ho letto per la prima volta quasi tutti i romanzi dell'autrice) ma più profonde rispetto a quel passato.
Amo le storie di Torey Hayden e sono certa che continuerò ad amare ogni suo libro, ma con ogni probabilità da questa lettura in poi si tratterà di esperienze meno di pancia e più di testa ma sempre meravigliosamente strazianti.



L'enigma della camera 622 - Recensione di Giorgia Wasp


L’enigma della camera 622 – Joel Dicker
      Recensione di Giorgia Wasp



Titolo: L’enigma della camera 622
Autore: Joel Dicker
Traduttrice: Milena Zemira Ciccimarra
Genere: giallo
Editore:  La nave di Teseo
Pagine: 632
Isbn: 9788834602249


Durante il Gran Weekend della banca Ebezner, al Palace de Verbier verrà commesso un omicidio nella stanza 622.
Quindici anni dopo uno scrittore si ritroverà suo malgrado a dover risolvere questo enigma.

La vita è un romanzo di cui già si conosce la fine: il protagonista muore.  La cosa più importante, in fondo, non è come va a finire, ma in che modo riempiamo le pagine. Perché la vita, come un romanzo, deve essere un’avventura. E le avventure sono le vacanze della vita.

Sono titubante per natura rispetto ai romanzi successivi di un autore quando ne ho già adorato uno, come nel caso di La verità sul caso Harry Quebert (di cui potete trovare la recensione qui).
Beh, devo ammettere che mi sbagliavo, questo libro è stata un’autentica scoperta.
La narrazione è un continuo rincorrersi di storie parallele che legano i personaggi; la bravura dell’autore è il riuscire a immergersi nei vari personaggi in prima persona dando alla storia la possibilità di evolversi su più livelli di narrazione.
Nonostante ciò la lettura scorre velocemente immergendo il lettore nelle storie di Lev, Macaire e Anastasia.
Lev Levovitch dalle umili origini riesce, grazie alla sua intelligenza, a raggiungere i vertici della banca Ebenzer ma nonostante ciò perde l’amore della sua vita.
Macaire erede degli Ebenzer è il personaggio che mi ha intenerito maggiormente, una persona buona che non ha mai dovuto lottare per ottenere qualcosa ma che decide di rinunciare alla propria carica per amore per poi far di tutto per riappropriarsi di ciò che gli apparteneva di diritto.
Anastasia, succube della madre e dei suoi progetti per ottenere una posizione sociale per le figlie, finisce per accontentarsi di un matrimonio comodo.
La parte che ho maggiormente adorato del romanzo è stato scoprire che lo scrittore, protagonista delle indagini del libro era proprio Joel Dicker; ho adorato il suo seppur breve ma affascinante racconto della sua vita e di come, attraverso la conoscenza di Bernard sia divenuto lo scrittore che è oggi.
Queste piccole rivelazioni sparse per tutto il romanzo mi hanno entusiasmata e credo che sia riuscito a ringraziare il suo vecchio editore come solo uno scrittore di successo può fare, rendendolo immortale in un romanzo.





Coming soon #7 - Cosa mi aspetto da luglio

COMING SOON #7
Cosa mi aspetto da luglio


Siamo tornate attive!
Scusate la lunga assenza ma in questo periodo agli impegni (lavorativi e non) che abbiamo entrambe si è aggiunto anche un problema di salute che ha richiesto un bel po' di medicine e tutto il riposo possibile per risolversi in modo non invasivo.
Ora che il peggio sembra essere alle spalle, il blog tornerà attivo con diversi contenuti.

Quello che vi propongo oggi è il Coming soon di luglio, un mese in cui ho selezionato alcune uscite che reputo essere davvero interessanti. Per forza di cose qualcosa sarà già in libreria al momento della pubblicazione di questo post, ma come vi ho detto sopra purtroppo non ho avuto modo di completarlo prima.

ECHI IN TEMPESTA
di Christelle Dabos


Salutate l'elefante nella stanza. Come avrete notato sia Giorgia Wasp sia la sottoscritta stanno seguendo e apprezzando la serie dell'Attraversaspecchi, quindi è abbastanza prevedibile che una delle uscite che più attendiamo sia Echi in tempesta, quarto ed ultimo volume della tetralogia, uscito per edizione e/o il 1 luglio. Devo ammettere che io non ho ancora letto il terzo (tecnicamente l'ho iniziato... ma non ho finito neanche il primo capitolo quindi non sarebbe corretto annoverarlo tra i libri in lettura 😅) proprio perché volevo farlo a ridosso dell'uscita del quarto. Adesso li ho a casa entrambi quindi devo solo trovare il tempo di mettermi in pari.

MIA SORELLA E' UNA SERIAL KILLER
di  Oyinkan Braithwaite


Scusate la motivazione egoistica, ma quanto sono stata felice quando ho scoperto che Mia sorella è una serial killer di  Oyinkan Braithwaite sarebbe uscito a luglio e non a giugno! Non è per cattiveria che faccio questa affermazione, ma dovete sapere che mi era dispiaciuto tantissimo aver dimenticato di citare questa uscita nel post precedente perché dopo aver letto la sinossi mi sono detta che questa storia devo leggerla. Mi piace quando nelle storie viene esplorato il rapporto fraterno, forse perché io sono figlia unica, quindi non mi stupisce il fatto di essere attratta da una storia incentrata su due sorelle ed il segreto che condividono. Il romanzo è stato pubblicato il 2 luglio dalla casa editrice La nave di Teseo.

GLI INSOSPETTABILI
di  Sarah Savioli


Dovete sapere che l'alano ritratto sulla copertina di Gli insospettabili di Sarah Saviola assomiglia tantissimo a quello che aveva in casa un'amica di mia nonna quando ero davvero piccolissima, una bestiola che scodinzolando ammaccava i muri e che io vedevo come un cavallo perché rispetto a me lo era davvero, quindi è in nome di quei ricordi della prima infanzia che mi sono avvicinata a questo romanzo. Quando poi ho letto che in questo romanzo la protagonista parla con piante e animali per risolvere un mistero ho capito che questo romanzo devo procurarmelo assolutamente. Anche questo romanzo edito da Feltrinelli lo troverete già in libreria.

LA SPOSA DI ROMA
di  Debra May Macleod


Questo è uno dei romanzi su cui ha messo gli occhi Giorgia Wasp l'altro giorno e si tratta di una storia ambientata a Roma nel 50 a.C. che coinvolge le Vergini Vestali e un sottile gioco politico dalle possibili conseguenze fatali... Insomma, La sposa di Roma di Debra May Macleod, già disponibile in libreria grazie alla casa editrice Tre60, promette di essere un romanzo molto avvincente.

CLEAN. TABULA RASA
di  Glenn Cooper


Potevo risparmiavi la segnalazione del nuovo romanzo di Glenn Cooper? Ovviamente no. Clean. Tabula Rasa, in uscita per Nord il 9 luglio, narra la storia della terribile epidemia scatenata dal dottor Steadman per curare l'Alzheimer: il suo paziente guarisce ma in pochi giorni miliardi di persone perdono completamente la memoria, diventando schiavi del proprio istinto di sopravvivenza. Il medico dovrà percorrere millecinquecento chilomentri per raggiungere una collega che forse ha la chiave per arrestare l'epidemia. Nonostante mi ricordi vagamente Cell di Stephen King, l'idea mi sembra interessante e vorrei proprio leggerlo.

RICCARDINO
di  Andrea Camilleri


Lo confesso: credo di essere l'unica italiana sopra i 10 anni d'età a non aver mai visto un singolo episodio di Il commissario Montalbano. Ho stimato Andrea Camilleri come persona e come autore ma, dopo un paio di romanzi quando ero adolescente, ho capito che io e il buon Salvo non eravamo compatibili. Ciò non toglie che in nome della stima nutrita per il Maestro Andrea Camilleri io voglia segnalarvi il romanzo che nessun amante della serie avrebbe mai voluto leggere e allo stesso tempo quello più atteso: il 16 luglio la casa editrice Sellerio editore Palermo pubblicherà Riccardino di Andrea Camilleri, il capitolo conclusivo delle vicende del commissario Salvo Montalbano scritto dall'autore nel 2005. Per l'occasione usciranno due edizioni del romanzo: una è la versione ufficiale del romanzo ossia la versione di cui il Maestro si occupò nel 2016 per rinfrescare il linguaggio del romanzo (cambiò la forma ma non toccò la trama) mentre l'altra edizione conterrà sia questa versione sia la prima stesura del romanzo.

LA CASA DI TERRA E SANGUE. CRESCENT CITY
di  Sarah J. Maas



Non credo che leggerò mai questo romanzo di Sarah J. Maas per due motivi: il primo è che sin dalla sua presentazione ho avuto l'impressione che, per quanto ambientato in un mondo diverso dal suo solito scenario, questo fosse un goffo pout purì di creature magiche tratte da romanzi di successo degli ultimi dieci anni, mentre il secondo è che da mesi ho in corso la lettura di La corte di rose e spine, che con ogni probabilità troverete a fine anno in cima al podio dei libri peggiori del mio 2020. Nonostante questo mio rifiuto per l'autrice, sono certa che la nostra Giorgia Wasp vorrà segnalarvi la pubblicazione di La casa di terra e sangue, primo volume della nuova serie dell'autrice, in uscita per Mondadori il 14 luglio. La vita di Bryce Quinlan, una giovane sia umana sia Fae, cade a pezzi quando una persona a lei cara perde la vita in una terribile strage e quando due anni dopo la tragedia sembra abbattersi nuovamente sulla città di Crescent City nonostante il colpevole sia dietro le sbarre, la ragazza cerca vendetta.

IL MARE SENZA STELLE
di  Erin Morgenstern


Lo ammetto: nonostante sia passato oltre un decennio dalla sua pubblicazione devo ancora recuperare Il circo della notte... Ma quanto mi attira Il mare senza stelle di Erin Morgenstern! Promette di essere un romanzo pieno di enigmi e misteri e questo mi attira davvero tantissimo. Non so ancora se lo recupererò questo mese perché ho davvero tanto da recuperare e un tempo limitato da dedicare alla lettura (insomma, posso aspettare qualche settimana), ma di sicuro credo che entro il 2020 sarà mio! Il libro uscirà il 16 luglio per Fazi Editore.

THE ONES.
LA PROFEZIA DEI PRESCENTI

di  Veronica Roth


Lo dirò in maniera carina: non sono una grande fan di Divergent. Ho letto la serie nel periodo in cui è uscito l'ultimo capitolo della trilogia e ho trovato che si potesse fare di meglio, quindi sono molto indecisa se avvicinarmi a The ones. La profezia dei prescelti di Veronica Roth, romanzo che la Mondadori pubblicherà il 21 luglio. Da una parte l'idea di questo gruppo di prescelti che a dieci anni dalla vittoria del loro nemico si trova ad affontare di nuovo una minaccia che sembrava sconfitta mi incuriosisce molto, ma dall'altra ho paura di una nuova delusione perché nonostante il mio scetticismo qualche aspettativa ce l'ho... Insomma, io lo aspetto ma mi avvicinerò a questo romanzo con molta cautela.

MIDDLEGAME
di  Seanan McGuire


Ve lo dico subito: di questo vedrete prossimamente la recensione perché ci siamo candidate per la campagna di recensioni della Oscar Vault per questo romanzo e loro ce l'hanno gentilmente inviato. Questo non cambia la sostanza dei fatti: la sottoscritta Middlegame di Seanan McGuire lo puntava dal giorno in cui aveva messo gli occhi sulla trama. Due gemelli prodigiosi... un padre che non è un padre nel senso stretto del termine... Il potere... Ovvio che mi interessa! Lo troverete in libreria dal 21 luglio.