Coming soon #16 - Cosa mi aspetto da giugno

COMING SOON #16
Cosa mi aspetto da giugno

 

Sembra assurdo ma l'estate è alle porte e alla fine di questo mese metà del 2021 se ne sarà già andato.
Cosa farete questa estate?
Andrete al mare o in montagna?
Preferirete starvene in panciolle in piscina o lavorerete duramente dopo un periodo di inattività o quasi?
Vi chiuderete in casa in compagnia di un ventilatore?
Qualsiasi sia la vostra risposta, un bel libro potrebbe essere il compagno perfetto per passare il tempo.
PS: sì, questo post è praticamente la fiera del gruppo Mondadori

 
LA LEGGENDA
DEL CACCIATORE DI AQUILE
di Jin Yong


La leggenda del cacciatore di aquile di Jin Yong è un romanzo che mi ispira un casino anche se, in tutta sincerità, la sinossi mi pare un filino criptica.😅 Ambientato nella Cina del 1200, questo romanzo ha come protagonista Guo Jing, il figlio di un patriota che dopo la morte del padre viene cresciuto come un protetto di Gengis Khan. Nel suo destino è già scritto che debba vendicare l'omicidio di suo padre ma sulla sua strada si frappone un temibile avversario. Il romanzo, che è il primo volume di quattro, verrà pubblicato il 1 giugno da Mondadori Oscar Vault.
 
UNA BELLEZZA CHE FA PAURA
di William Hussey


Quando Dylan si è trovato costretto ad ammettere di avere una relazione con Ellis, un altro ragazzo, non si aspettava che Ferrivale, la piccola comunità in cui è nato e cresciuto, fosse così comprensiva: certo, è stato costretto a rivelare la sua omosessualità perché qualcuno lo ha minacciato di diffondere un filmato intimo tra lui e il suo ragazzo, ma sia la sua famiglia sia le altre persone sembrano accettare la sua relazione con estrema tranquillità. Tuttavia la gioia di Dylan non dura: poco tempo dopo Ellis perde la vita in un incidente e il ragazzo si trova schiacciato dalla disperazione... Ed è proprio in quel momento che iniziano a venire a galla segreti che riguardano non solo il suo amato Ellis ma anche altri abitanti della comunità. Per sapere cosa scoprirà Dylan dovrete leggere Una bellezza che fa paura di William Hussey, un'uscita Mondadori che sarà disponibile in libreria dal 1 giugno.
 
LA MISTERIOSA ACCADEMIA
PER GIOVANI GENI
di Trenton Lee Stewart


Metto le mani avanti: non è una nuova uscita ma la ristampa di una trilogia/ serie interrotta (ho trovato fonti che la definivano nel primo modo ma su Goodreads risulta che vi sia un ulteriore libro dalla numerazione regolare quindi... Boh) in occasione della serie omonima in arrivo per Disney+... Ma quanto è bella la nuova copertina di La misteriosa accademia per giovani geni di Trenton Lee Stewart? Si tratta di un libro per ragazzi in cui quattro preadolescenti dalle doti straordinarie vengono introdotti da un'organizzazione segreta all'interno del Venerabile Istituto per Veri Illuminati, una scuola in cui non vige alcuna regola e che li metterà a dura prova. Il loro scopo è fermare il bombardamento di messaggi subliminali inviati da Il Mittente alla fine di manipolare migliaia di menti in tutto il mondo. Il libro, edito da Mondadori, verrà pubblicato il 15 giugno.
 
THE CALCULATING STARS
di Mary Ronibette Kowal


Uno dei romanzi che più mi interessano questo mese è certamente The calculating stars di Mary Robinette Kowal, un what if molto promettente che verrà pubblicato da Mondadori Oscar Vault il prossimo 15 giugno. Cosa ne sarebbe stato del programma spaziale se una mattina di primavera del 1952 un meteorite fosse caduto sulla Terra devastando la costa orientale degli Stati Uniti e dando inizio a una catena di sconvolgimenti climatici tali da dover costringere il genere umano a cercare una nuova casa tra le stelle? Questo romanzo parla proprio di una simile eventualità, concentrando l'attenzione sulle donne coinvolte nel programma spaziale ed in particolare su Elma York, una donna che avrebbe tutte le carte in regola per diventare un'astronatuta ma relegata a compiti di pianificazione perché solo gli uomini possono volare. Per sapere se sarà ancora così alla fine di questo romanzo non dovete far altro che leggerlo.
 
FRANCO FORTE


Qui sul blog è stato citato alcune volte nei post delle nuove uscite i libri di Franco Forte ma non ne ho mai recensito un libro per un motivo assai semplice: il mio coinvolgimento in questo progetto ha coinciso con il periodo in cui la mia passione per i romanzi di ambientazione storica è entrata in crisi, quindi ho messo un po' da parte i romanzi appartenenti a questo genere per dedicarmi al fantasy... Ed i romanzi che possiedo dell'autore, sia letti sia in attesa, appartengono tutti a quel genere.😅 Questo, combinatosi alla mia tendenza a centellinare i romanzi degli autori che più apprezzo, mi hanno portata a restare per ben quattro anni senza leggere un titolo di questo autore... Ma finalmente il desiderio di tornare dalla Storia, e quindi anche da Franco Forte, è tornato quindi preparatevi perché nel corso dei prossimi mesi lo vedrete comparire decisamente più spesso su questo blog. Oggi vi presento ben tre romanzi in uscita questo mese in cui questo professionista della parola è coinvolto, tutti in uscita per il gruppo Mondadori:
- L'8 giugno potrete trovare in libreria La banda degli invisibili e la recita maledetta di Elisa Bertini e Franco Forte, un romanzo destinato ai lettori più giovani che vede come protagonisti un gruppo di ragazzini talmente sfigati da passare inosservati che indaga sull'omicidio della loro professoressa di teatro, la signorina Lolli, e della possibile connessione dell'evento con un testo teatrale rappresentato solo una volta sessant'anni prima perché considerato maledetto
- Il 22 giugno verranno pubblicati nella collana Oscar Bestsellers Historica altri due romanzi della serie I sette re di Roma, dedicati rispettivamente al quarto e quinto re di Roma. I titoli sono Anco Marzio. L'ultimo sabino, scritto da Franco Forte, Luca Di Gialleonardo e Liudmila Gospodinoff, e Tarquinio Prisco. L'etrusco, scritto da Franco Forte, Lorenzo Fontana e Andrea Tortoreto
Per ora è tutto ma che già il mese prossimo torneremo sull'argomento.💪

- Coloro che amano Brandon Sanderson non si lasceranno sfuggire Sabbia Bianca, la graphic novel ambientata nel suo Cosmoverso; il volume, edito da Mondadori e disponibile in libreria dall'8 giugno, conterrà i tre volumi che compongono quest'opera
- Comunicazione di servizio: Free di E. L. James, ossia il volume finale della versione della storia di Anastasia Steele e Christian Grey raccontata da quest'ultimo, sarà disponibile in libreria dal 1 giugno per Mondadori
- La nuova edizione di Ubik di Philip Dick verrà pubblicata da Mondadori il 1 giugno
- Figlia della cenere di Ilaria Tuti, nuovo volume delle vicende del commissario Teresa Battaglia, verrà pubblicato da Longanesi il 3 giugno
 
- Sperando che tutto questo abbia fine il prima possibile, se avete avuto dei figli in DAD o avete provato questa esperienza sulla vostra pelle vi consiglio di dare un'opportunità a Tutto un rimbalzare di neuroni di Vanessa Ambrosecchio, libro in uscita per Einaudi il 1 giugno
- La serie di Bridgerton di Julia Quinn è agli sgoccioli: il settimo e penultimo volume, Tutto in un bacio, verrà pubblicato da Mondadori il 15 giugno
- Vi ricordate Eppure cadiamo felici di Enrico Galiano? Il 10 giugno uscirà il seguito! Il romanzo, intitolato Felici contro il mondo, verrà pubblicato da Garzanti
 
- Sarò sincera, La torre del corvo di Ann Leckie non mi attira particolarmente e non so neanche perché.... ma merita di essere segnalato quindi vi dico che uscirà il 1 giugno per Mondadori Oscar Vault
- Tre, il nuovo romanzo di Valérie Perrin (l'autrice di Cambiare l'acqua ai fiori) verrà pubblicato dalla casa editrice E/O il 28 giugno 
- Un bello scherzo di Andrea Vitali, la nuova avventura del maresciallo Ernesto Maccadò, verrà pubblicato da Garzanti il 3 giugno
- Dal 9 giugno potrete trovare in libreria una nuova edizione The hate you give di Angie Thomas all'interno della collana Tascabili della casa editrice Giunti
- La nuova edizione di Sette minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness verrà pubblicato da Mondadori Oscar Vault il 22 giugno

 

 

Il rintocco - Recensione di Mysticmoon

 

    IL RINTOCCO

- Neal Shusterman

Recensione di Mysticmoon
 
Tit
olo: Il rintocco
Autore: Neal Shusterman
Traduttrice: Lia Tomasich
Genere: distopico
Serie: terzo volume della trilogia della Falce
Editore: Mondadori Oscar Vault
Pagine:492
ISBN: 9788804725435

Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia digitale del romanzo in cambio di una recensione onesta

Lo dico subito: avevo molta paura di questo romanzo.
Il finale di Thunderhead mi aveva ricordato per certi aspetti un romanzo che qualche anno fa mi ha delusa e di conseguenza ho avuto timore che la storia si ripetesse fino a quando non ho avuto il libro davanti agli occhi.
Per fortuna i miei timori si sono rivelati infondati: per quanto io abbia trovato alcune parti di questo romanzo un po' troppo lente, nel complesso l'ho apprezzato davvero molto.
In Il rintocco Neal Shusterman chiude in maniera molto valida e originale una storia che avrebbe potuto facilmente andare alla deriva e lo ha fatto concentrandosi più sull'insieme che sui singoli attori.
 
La scelta di realizzare un romanzo più corale rispetto a quelli precedenti si è dimostrata un'arma a doppio taglio: se da una parte è stata una scelta che ho apprezzato davvero molto perché mi ha dato modo di conoscere meglio alcuni personaggi già noti e scoprirne di nuovi, dall'altra la parziale mancanza di un'attenzione particolare nei confronti di quei personaggi centrali nei precedenti volumi lascia un po' l'amaro in bocca perché quella caratterizzazione forte si perde nel mucchio.
Per quanto riguarda la mia percezione l'aspetto positivo di questa scelta ha prevalso su quello negativo, tuttavia un pochino mi è mancato quell'accento su alcuni personaggi.
 
Ho trovato che la scelta di una storia meno individuale si si sposata benissimo con il tipo di storia narrata in questo romanzo, che necessitava di una serie di cambi di prospettiva per allargare gli orizzonti della storia e permetterle di svilupparsi in un senso che non mi ha particolarmente sorpresa (diciamo che si trattava della soluzione più logica) ma non per questo ho trovato meno originale ed azzeccata.

Non voglio affermare che Il rintocco sia il romanzo perfetto perché non lo è, ma l'ho apprezzato davvero molto e questo mi spinge a consigliare la trilogia a chi cerca una storia abbastanza leggera e coinvolgente.

 


Il destino di una regina - Recensione di Mysticmoon

 IL DESTINO DI UNA REGINA

- Allison Pataki -

Recensione di Mysticmoon
 
Tit
olo: Il destino di una regina
Autore: Allison Pataki
Traduttrice: Chiara Ujka
Genere: storico
Editore: BEAT
Pagine:480
ISBN: 9788865597811

Questo autunno, come ricorderete se seguite da un po' la rubrica riguardante le nuove uscite, ho scoperto che la BEAT avrebbe pubblicato Il destino di una regina di Allison Pataki, un romanzo di cui era protagonista una donna che avevo incontrato brevemente tra le pagine del manga Eroica di Ryoko Ikeda, ossia Désirée Clary.
Dovete sapere che uno dei rimpianti letterari che mi sono portata addosso in questi ultimi anni era il fatto di aver esitato la prima e unica volta in libreria in cui mi trovai davanti Il mio nome è Sissi, il primo romanzo dell'autrice mai arrivato in Italia, che nel giro di pochi mesi non ho più trovato; stavolta non ho avuto esitazioni e l'ho preordinato immediatamente, venendo poi premiata dalla dea bendata perché pochi giorni dopo ho trovato tra i remainders proprio Il mio nome è Sissi e quindi facendoli arrivare praticamente assieme nella mia vita.😍

Di cosa parla Il destino di una regina?
Allison Pataki ha scritto una versione romanzata della vita di Désirée Clary, terza ed ultima figlia di un ricco negoziante nata a Marsiglia nel 1777.
Il lettore conosce Désirée, protagonista e voce narrante della storia, all'età di sedici anni, nel giorno in cui lei e sua sorella Julie faranno un incontro che cambierà la loro vita.
Nell'estate del 1794 Nicholas, fratello maggiore delle ragazze, viene incarcerato; la sua unica colpa è quella di essere l'erede di un ingente patrimonio nel bel mezzo del periodo del Terrore.
Le sorelle Clary vengono inviate al municipio dalla madre nella speranza che con le loro preghiere possano in qualche modo intenerire qualcuno in grado di scagionarlo; la fortuna è dalla loro parte perché incontrano un ufficiale còrso che si prodiga per aiutarle. Il suo nome è Giuseppe Buonaparte e ben presto le sorelle Clary conosceranno anche suo fratello minore, Napoleone, che all'epoca è un venticinquenne generale di brigata tanto noto quanto spiantato.
In pochissimo tempo Julie diventa la moglie di Giuseppe e Désirée si fidanza con Napoleone.
Quello è solo il principio di un cammino che la condurrà molto lontano.
 
PREMESSA
Essendo dettagli di Storia, in questo caso farò un'eccezione alla mia politica di recensioni il più possibile spoiler-free e farò tutti i nomi e cognomi necessari; restando nell'ambito dei cognomi, la differente grafia del cognome di Napoleone in questa seconda parte della recensione non è un errore ma una scelta dettata dal periodo storico a cui si riferisce, ossia quello in cui Napoleone modificò il suo cognome di origini italiane, ossia Buonaparte, in Bonaparte al fine di dargli una sonorità più francese.
Se non volete saperne di più vi basterà fermarvi qui e/o riprendere la lettura dopo la parte in corsivo, quando scriverò le mie considerazioni finali.

 Il fidanzamento tra Napoleone e Désirée durerà ben poco, giusto il tempo perché il generale vada a Parigi e conosca la scandalosa Marie-Josèphe-Rose Tascher de La Pagerie, nota a tutti come Joséphine de Beauharnais, la vedova di un nobile morto ghigliottinato che si vociferava avesse rapporti intimi con moltissimi degli uomini di spicco della capitale francese, in primis Paul Barras, uno dei capi del Direttorio.
Désirée, giunta a Parigi al seguito della sorella, assisterà all'appassionato amore del suo ormai ex-fidanzato e di quella donna che ne diviene la moglie nel 1796, alla vigilia della partenza di Napoleone per la campagna d'Italia.
Napoleone, che dalla fine del fidanzamento in poi la chiamerà "sorella" in virtù della parentela acquisita tramite il matrimonio dei rispettivi fratelli, continuerà a considerarla parte della sua famiglia e come tale Désirée si troverà ad essere una pedina da utilizzare per alleanze politiche, venendo prima promessa in moglie nel 1797 al generale Duphot, che venne assassinato alla vigilia delle nozze, e sposando l'anno successivo il generale Jean Batptiste Jules Bernadotte; tuttavia nel romanzo emerge anche un tipo di legame diverso, decisamente poco fraterno e più simile al mero possesso della persona, atteggiamento molto in linea con l'immagine che si ha di Napolene Bonaparte, lo spregiudicato còrso cresciuto con l'ideale dei grandi condottieri del passato che passò dal non potersi permettere di mangiare a diventare il dominatore di una enorme fetta dell'Europa.

Restando in famiglia, ho apprezzato particolarmente la ricostruzione del rapporto tra Désirée e la coppia formata dalla sorella Julie e suo marito Giuseppe Bonaparte; Allison Pataki è stata in grado di dare una caratterizzazione molto dolce alla coppia che rappresenta, almeno dal punto di vista legale, l'anello di congiunzione tra Désirée ed il clan Bonaparte; se Napoleone la chiama "sorella" pur non provando quel tipo di affetto nei suoi confronti, è lapalissiano il fatto che per Giuseppe Désirée sia davvero una quarta sorella minore e come tale la tratti non solo per il legame di sangue che la lega a sua moglie e perché se ne è preso carico portandola con sé a Parigi quando aveva solo diciotto anni, ma per vero e sincero affetto.

Nel romanzo viene dedicato un grande spazio anche al legame instauratosi con Joséphine, la donna che aveva preso il suo posto nel cuore e al fianco di Napoleone.
E' verità storica che Désirée fu una dei pochi membri appartenenti al clan dei Bonaparte a non osteggiare la moglie di Napoleone, sempre considerata dalla madre e dalle sorelle del generale una pessima scelta sia perché era cosa nota che Joséphine fosse stata l'amante di Paul Barras, capo del Direttorio, sia perché aveva sei anni più del marito e quindi vi era la possibilità che non riuscisse a dargli un erede, cosa che difatti accadde e che spinse l'allora imperatore a divorziare da lei per sposare la principessa Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo-Lorena, figlia dell'imperatore d'Austria nonché pronipote della cittadina Capeto, alias la regina Maria Antonietta, e per questo educata ad odiare la nazione di cui divenne imperatrice nel 1810, ma nel romanzo l'autrice ha fatto instaurare tra le due donne un forte legame, donando un'immagine bellissima di questa donna tanto affascinante quanto frivola, che aveva vissuto sulla sua pelle l'asprezza della prigionia durante la Rivoluzione e che divenne la donna più importante del paese, esempio di stile ed eleganza.

Allison Pataki fornisce al lettore soprattutto uno sguardo sulla vita di Désirée come membro della famiglia più importante di Francia ma non ho apprezzato molto il fatto che l'aspetto al quale ero più interessata, ossia quello riguardante il suo ruolo di moglie dell'erede al trono di Svezia, titolo che venne offerto al generale Bernadotte nel 1810 in quanto la dinastia degli Holstein-Gottorp si sarebbe esaurita con re Carlo XIII/II (per farla breve: essendo la Norveglia compresa nel regno di Svezia il sovrano era Carlo XIII per gli svedesi e Carlo II per i norvegesi).
Dal romanzo è molto chiaro che a Désirée non piaceva il fatto di vivere lontano dall'amata sorella Julie e dalla sua amata Francia, oltre al fatto che alla sua salute non faceva bene il clima svedese, ma avrei preferito venisse dato più ampio spazio alla sua vita dopo il definitivo rientro in Svezia, avvenuto nel 1823 in compagnia di Joséphine Maximilienne Eugénie Napoléone de Beauharnais, figlia di Eugène de Beauharnais e nipote di Joséphine nonché promessa sposa del suo unico figlio Oscar, così come avrei voluto saperne di più riguardo alle donne con cui suo marito intratteneva relazioni durante la sua lunghissima assenza dal paese di cui era diventata regina nel 1818 o su come una lontananza protrattasi praticamente dal 1811 al 1822 abbia influito sul rapporto con il figlio Oscar... Insomma, avrei voluto conoscere meglio la Désirée post-Napoleone.

Allison Pataki è promossa a pieni voti perché mi ha saputo regalare un'esperienza di lettura davvero piacevole narrando una vicenda vicina alla realtà storica (ma a tratti non fedelissima, lo specifico) popolata di personaggi memorabili che ti entrano nel cuore.
 La mia opinione che la parte finale sia un po' troppo scarna non mi impedisce di apprezzare questo scorrevolissimo romanzo in cui si ripercorre la vita di una donna alla quale la vita ha riservato molteplici sorprese, in primis l'incontro con l'uomo che influenzerà profondamente la storia d'Europa.
Ho impiegato oltre un lustro prima di riuscire a leggere un suo romanzo, ma Allison Pataki è promossa a pieni voti perché mi ha saputo regalare un'esperienza di lettura molto coinvolgente.




Truthwitch - Recensione di Mysticmoon

     TRUTHWITCH

- Susan Dennard -

Recensione di Mysticmoon
 
Titolo: Truthwitch
Autore: Susan Dennard
Traduttrice: Alessandro Vezzoli
Genere: fantasy
Serie: primo volume della Serie delle lande stregate
Editore: Mondadori Oscar Vault
Pagine:432
ISBN: 9788804726487

Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia digitale del romanzo in cambio di una recensione onesta

Lo scrivo di tanti libri, abbiate pazienza, ma puntavo Truthwitch da diverso tempo quindi sono stata felicissima quando la Mondadori Oscar Vault ne ha acquistato i diritti; quello che è abbastanza insolito è il fatto che mi sia avvicinata a questo titolo senza voler sapere nulla della trama.
Avevo deciso che Truthwitch doveva piacermi, punto e basta.
Il colmo è che è stato davvero così!
Truthwitch è un romanzo che mi ha fatto davvero piacere leggere perché mi ha dato esattamente quello che volevo, ossia una storia ricca di elementi classici, con un buon ritmo ed ambientata in un mondo ampio e ricco di sfaccettature tutto da scoprire.

Tutto ha inizio quando le Sorelle di Filo (se vi state domandando cosa significhi esattamente... lo sto facendo tuttora anche io 😅 ma da quanto ho sentito dire la faccenda dovrebbe chiarirsi nei volumi successivi) Iseult e Safiya, due ragazze molto diverse tra loro ma legate da una fortissima amicizia,  assaltano un convoglio per vendicare un'offesa subita e finiscono per incrociare la loro strada con quella di un Stregone del Sangue Aeduan, che si mette immediatamente sulle loro tracce; da quel momento in poi le vite delle due ragazze prendono una piega completamente inaspettata, condizionate anche dall'equilibrio politico delle terre in cui vivono, reso sempre più precario da una pace ventennale la cui scadenza è ormai prossima, condizione che potrebbe portare da un momento all'altro ad una ripresa delle dolorose ostilità che hanno già devastato i regni coinvolti.
In questa situazione di estrema instabilità si innestano le vicissitudini di Safiya e Iseult, perno di questa narrazione e protagoniste inaspettate delle avventure che in questo volume hanno inizio.
 
Le protagoniste della storia sono la nobile Safiya fon Hasstrel, inviata in città dallo zio e tutore per tenere celato il fatto che sia in possesso del raro Potere della Verità, ossia la capacità di percepire le menzone pronunciate dai suoi interlocutori, e Iseult, Strega dei Fili di origini nomatsi il cui potere ha qualcosa di peculiare, ma ben presto entrano in scena altri personaggi, come lo Stregone del Sangue Aeduan, un giovane mercenario dal passato oscuro educato nel monastero di Cahr Awen, o il principe del regno di Nubrevna, Merik, un giovane in grado di controllare il vento disposto a tutto pur di aiutare il suo popolo.
Conoscendomi posso dire che questi personaggi, per quanto interessanti, probabilmente non mi avrebbero presa così tanto se non fossero sposati tanto bene con l'ambientazione, altrettanto classica e soprattutto
il sistema magico della storia, che si dimostra sin dal primo momento molto complesso ed estremamente intrigante.

Questo primo volume è stato quello che volevo e quello che mi aspettavo, quindi non vedo l'ora di proseguire con la lettura, anche se probabilmente ciò non avverrà prestissimo.




Il cielo di pietra - Recensione di Mysticmoon

 IL CIELO DI PIETRA

- N. K. Jemisin

Recensione di Mysticmoon
Tit
olo: Il cielo di pietra
Autore: N. K. Jemisin
Traduttrice: Alba Mantovani
Genere: narrativa apocalittica
Serie: terzo volume della trilogia La terra spezzata
Editore: Mondadori Oscar Vault
Pagine:444
ISBN: 9788804713982

Come avevo scritto in chiusura della mia recensione di Il portale degli obelischi (se siete curiosi, la trovate le mie recensioni ai precedenti volumi della serie qui e qui), non vedevo l'ora di leggere questo libro... E infatti sono andata in libreria il giorno stesso della pubblicazione a ritirare la mia copia ed ho iniziato la lettura del romanzo quella sera stessa.
Straziata tra il desiderio di scoprire come sarebbe andata a finire la storia e quello di non abbandonare questo mondo in rovina, ho letto Il cielo di pietra con un senso di costante inquietudine che mi attanagliava il cuore e giunta all'ultima pagina ho tirato un sospiro di sollievo: N. K. Jemisin ha scritto il finale perfetto per una serie davvero perfetta.
 
Devo ripetere in questa recensione che la sottoscritta non apprezza molto l'uso del narratore in seconda persona perché in buona parte dei casi gli autori non riescono a gestirlo efficacemente, specie in storie più lunghe di un racconto; N. K. Jemisin appartiene alla risicatissima categoria di autori che reputo essere in grado non solo di gestire adeguatamente questa persona della narrazione ma riesce addirittura ad esaltarne le potenzialità rendendo davvero parte attiva il lettore a cui il narratore si rivolge, coinvolgendolo nella storia e trascinandolo nei suoi meandri più oscuri (e a questo libro una simile terminologia calza a pennello)... Insomma, credo si intuisca che questa scelta non solo non mi ha infastidita ma l'ho apprezzata moltissimo.
 
Chiaramente mi è impossibile fare accenni ad eventi e personaggi specifici perché è la conclusione della Trilogia della Terra Spezzata ma posso confermare che questi sono libri sono una bomba dalla prima all'ultima pagina: personaggi ben strutturati e verosimili, ambientazioni perfette, storia accattivante... Io l'ho trovato davvero perfetto in ogni suo aspetto e non mi pento di aver dato un'opportunità a questa trilogia.
 


 

Dark - Recensione di Mysticmoon

 Dark - V. E. Schwab

Recensione di Mysticmoon
 

Titolo: Dark
Autore: V. E. Schwab
Traduttore: Clara Serretta e Angela Ricci
Serie: terzo volume della trilogia Shades of magic
Editore:  Newton Compton Editori
Pagine: 636
Isbn: 9788822737076

Questa è la recensione di un libro che ho desiderato leggere per molto tempo.
Questa è la recensione che non avrei voluto scrivere.
La triste verità è che Dark mi ha delusa.
Tanto delusa.
Dark è un brutto libro? Assolutamente no, ma ciò non toglie che per leggere questo romanzo ho impiegato letteralmente mesi perché non è riuscito a farmi affezionare... E dire che, essendo il terzo di una trilogia e finendo il secondo con un colpo di scena assurdo avrebbe dovuto tenermi incollata alle pagine!

Sarò sincera: ritengo che in questo romanzo succeda decisamente troppo poco per giustificarne la mole, ed ecco come mai non sono riuscita ad apprezzarlo abbastanza.
Se da una parte ho trovato necessario soffermarsi su alcuni aspetti di questa storia, dall'altro ho pensato più di una volta che la Schwab non sapesse come riempire le pagine bianche e per questo si sia soffermata su ogni minimo, insignificante, tedioso momento; non sto esagerando quando dico che questa storia poteva comodamente starsene in in libro della metà delle sue pagine!
Certo, non nego che le prime pagine siano piuttosto emozionanti (dovendo risolvere la situazione con cui si è chiuso Legend, sarebbe stato difficile scrivere dei primi capitoli noiosi!) ma poi la storia rallenta in maniera impressionente su una situazione che, se da un lato trasmette alla perfezione l'atmosfera stagnante che si respira in quel momento della storia dall'altro si fossilizza fin troppo in una serie di capitoli fin troppo simili l'uno all'altro, riprendemdosi a tratti solo dopo un'infinità di pagine (almeno centocinquanta, se non quasi duecento!).
Credetemi, non esagero quando dico che almeno duecentocinquanta pagine di questo romanzo sono una sorta di vuoto pneumatico che risucchia la voglia del lettore di sapere come andranno a finire le cose! E, a dirla tutta, il finale non mi ha neanche soddisfatta più di tanto.

Riguardo ai personaggi non ho moltissimo da dire se non "grazie *** (scusate ma se non avete letto il secondo non mi fido a lasciare qui il nome del personaggio in questione) perché senza di te, unico personaggio realmente interessante e ben strutturato di questa trilogia, avrei buttato il libro dalla finestra".
Continuo ad apprezzare Kell e Lila (anche se, lasciatemelo dire, la grande scoperta che la riguarda era intuibile dalla sua prima apparizione nel primo romanzo) con i loro pregi e difetti ma, lasciatemelo dire, sono personaggi sfruttati non nel migliore dei modi; se la Schwab mi ha sorpresa in qualcosa è proprio nella scelta di non aver dato al lettore alcune risposte riguardo al nostro Antari (che, attenzione perché potrei sbagliarmi, hanno avuto risposta in una storia inserita come contenuto speciale nella collector edition inglese?!😾), che nel bene e nel male resta un personaggio sempre fedele a sé stesso, stesso discorso che vale per Lila, anche se certe volte l'avrei pregata di tacere per evitare di fare figure poco lusinghiere... E non voglio citare quelle in cui risulta addirittura ipocrita, giustificata solo perché lei è parte delle "forze del bene".
Per fortuna in questo romanzo *** ha un ruolo molto importante, lo vediamo spesso in scena ed ha anche dei capitoli flashback che ci permettono di avere un quadro completo, dando modo al lettore di comprenderlo ed apprezzarne la complessità esplorandone le luci e le ombre. Personalmente ritengo che fosse lui il protagonista che ci meritavamo!

Sarò sincera: questo romanzo non è stato all'altezza delle mie aspettative e per questo mi ha delusa, ma non è affatto una pessima lettura quindi se avete amato i precedenti non fatevi spaventare dal commento amareggiato di una persona che si aspettava gli unicorni ed ha avuto un pony. Un adorabile pony, questo è vero, ma è pur sempre un singolo pony ricevuto al posto di una mandria di maestosi unicorni!






Auslander - Recensione di Mysticmoon

 Auslander - Paul Dowswell

Recensione di Mysticmoon
Tit
olo: Auslander
Autore: Paul Dowswell
Traduttore: Marina Morpurgo
Genere: storico
Editore: Feltrinelli
Pagine: 301
Isbn:9788807910258
 
Da anni pianifico i miei acquisti con molto anticipo quindi mi privo consapevolmente di quel brivido che si prova nell'andare in libreria e scegliere un libro di cui non conosco assolutamente nulla.
Questo è uno dei rari libri entrati nella mia vita per puro caso: me lo sono trovato davanti e ho saputo che dovevo potermelo portare a casa.
Auslander è la storia di Piotr Bruck, un ragazzo polacco di tredici anni che nel 1941, dopo essere finito in orfanotrofio a causa della morte dei suoi genitori la notte in cui le forze armate tedesche invasero i territori polacchi controllati dai russi, viene reclamato dalla Germania affinché lui, che ha ascendenza di razza ariana quasi pura e fisicamente è in tutto e per tutto un esponente della razza superiore, venga cresciuto in seno alla sua nazione da una famiglia di indubbia fede nazista.

Ciò che più ho amato di questo romanzo è la caratterizzazione generale dei personaggi: essendo un'opera di fantasia destinata ad un pubblico piuttosto giovane non credevo mi sarei trovata davanti a una storia così verosimile nel creare una società con così tante sfaccettature.
Siamo abituati sin da bambini a vedere i nazisti solo ed esclusivamente come le guardie dei campi di concentramento o i soldati che occupano il territorio straniero quindi è stata un'ottima idea mostrare una società tedesca di uomini e donne normali, che si fidano ciecamente del loro leader e si uniformano alle loro idee ma al tempo stesso molto umani e per questo disposti a scendere a patti con il credo della propria nazione per motivi personali; in questo romanzo non si trovano personaggi stereotipati ma esempi di uomini e donne comuni, con i loro vizi e le loro virtù, incarnazione della fragilità e corruttibilità di ogni aspetto del genere umano.
 
Allo stesso modo ho apprezzato il fatto che si sia voluto creare un passato molto credibile per Piotr, un ragazzo polacco che non si sente tale perché nella sua vita ha vissuto sulla sua pelle la discriminazione in quanto figlio di genitori tedeschi e per questo visto come straniero dalla gente tra cui è cresciuto, una condizione che rende assai verosimile che il ragazzo accetti tanto di buon grado di andare a vivere con una famiglia adottiva tedesca mentre i suoi compagni si rifiutino sentendosi appartenenti al popolo che da due anni vive da ospite nella sua stessa terra.
In pratica Piotr è nato in Polonia ma non è polacco così come il suo sangue è tedesco ma non riesce a sentirsi davvero tale persino quando vive a Berlino con i Kaltenbach, dando luogo a un conflitto interore molto intenso per l'intero romanzo; nonostante il padre avesse delle idee riguardo a Hitler, Piotr è cresciuto lontano dall'ombra nazionalista e per questo catapultato in una realtà fortemente nazista trova inconcepibile che si possa anche solo pensare di obbedire tanto ciecamente a certi dettami, senza porsi alcuna domanda riguardo all'eticità delle linee guida del regime che vuole inferiori tutti coloro che non appartengono alla razza ariana.

Ho apprezzato particolarmente che questo sia un romanzo destinato ai giovani lettori ma non per questo indori la pillola: nella sua esperienza in questa capitale che subisce un declino di pari passo a quello delle sorti delle truppe tedesche Piotr vive molte esperienze traumatiche e violente, scontrandosi con una crudele realtà che non fa sconti a nessuno di questi personaggi tanto umani ed imperfetti, incarnazione del tedesco medio che pian piano vede sgretolarsi quello in cui crede e sente sempre più il fiato del nemico sul proprio collo, consapevole che non otterrà sconti.
Molto intenso.
 


 

Aotheria: il destino di Shyn - Recensione di Mysticmoon

AOTHERIA: IL DESTINO DI SHYN

- Flavio Rosa -

Recensione di Mysticmoon
 
Titolo: Aotheria: il destino di Shyn
Autore: Flavio Rosa
Genere: fantasy
Editore: autopubblicato
Pagine: 334
ASIN: B08QW36QQ4
 
Ve lo dico subito: se cercate un fantasy scorrevole date una possibilità a questo romanzo perché non ve ne pentirete.

Shyn, il protagonista di questa storia, è un elfo che ha perso la sua famiglia in giovanissima età a causa dell'attacco al suo regno da parte degli alux, una stirpe nemica che ha sterminato la sua gente; cresciuto da un druido che l'ha educato a rispettare ogni essere vivente e a sviluppare i suoi poteri in tal senso, il giovane vive la sua vita in serenità fino al giorno del suo ventesimo compleanno, quando la tragica scoperta di come è arrivato in quei luoghi e l'arrivo di estranei nella sua terra cambia completamente la sua esistenza, spingendolo a partire per un viaggio che amplierà i suoi orizzonti e metterà alla prova nel corpo e nello spirito.
 
Posso fare solo complimenti all'autore Flavio Rosa perché è riuscito a bilanciare alla perfezione tutti gli elementi di questo romanzo, scrivendo una storia dal gusto classico ricca di spunti di riflessione e popolata di personaggi ben strutturati.
Il protagonista Shyn si rivela ben presto ricco di sfaccettature, combattuto tra la sua educazione alla non violenza ed il desiderio di lavare con il sangue il torto subito da parte di una popolazione che solo apparentemente è devota esclusivamente al male, ingenuo per quanto riguarda il funzionamento del mondo al di fuori della sua foresta ma estremamente scaltro in situazioni che gli permettono di sfruttare le sue conoscenze.
Shyn non è l'unico personaggio degno di nota ma non volendo rovinare la sorpresa a nessuno mi terrò per me i loro nomi; sappiate però che anche loro hanno una propria tridimensionalità che li rende lodevoli e che Flavio Rosa, almeno secondo il mio modesto parere, è riuscito a rendere interessanti anche diversi personaggi con ruoli marginali.


La storia narrata è abbastanza classica e ricca di elementi tipici del genere ma non lasciatevi ingannare: anche se per quanto mi riguarda una delle poche debolezze di questo romanzo è un grosso colpo di scena che non mi ha stupita per niente (ma io sono quella che non legge i gialli perché trova il colpevole a pagina 1 quindi sorprendermi non è facile), questo romanzo non è affatto banale!
Riguardo alla scrittura in generale, come scritto in apertura ho trovato questo romanzo davvero molto scorrevole: nel corso della storia non mancano le descrizioni delle varie ambientazioni in cui si svolge la vicenda ma sono in gran parte brevi pennellate, accenni che permettono al lettore di farsi un'idea dei luoghi visitati ma non appesantiscono la storia, permettendo alla storia di scorrere via con un ritmo fluido che ben si sposa con il rapido susseguirsi degli eventi.
Insomma, come avrete intuito Aotheria: il destino di Shyn ha soddisfatto in pieno il mio desiderio di avventura e magia e vi consiglio di recuperarlo se cercate una storia che sappia intrattenervi ed emozionarvi.