Dark - V. E. Schwab
Serie: terzo volume della trilogia Shades of magic
Questa è la recensione di un libro che ho desiderato leggere per molto tempo.
Questa è la recensione che non avrei voluto scrivere.
La triste verità è che Dark mi ha delusa.
Tanto delusa.
Dark è un brutto libro? Assolutamente no, ma ciò non toglie che per leggere questo romanzo ho impiegato letteralmente mesi perché non è riuscito a farmi affezionare... E dire che, essendo il terzo di una trilogia e finendo il secondo con un colpo di scena assurdo avrebbe dovuto tenermi incollata alle pagine!
Sarò sincera: ritengo che in questo romanzo succeda decisamente troppo poco per giustificarne la mole, ed ecco come mai non sono riuscita ad apprezzarlo abbastanza.
Se da una parte ho trovato necessario soffermarsi su alcuni aspetti di questa storia, dall'altro ho pensato più di una volta che la Schwab non sapesse come riempire le pagine bianche e per questo si sia soffermata su ogni minimo, insignificante, tedioso momento; non sto esagerando quando dico che questa storia poteva comodamente starsene in in libro della metà delle sue pagine!
Certo, non nego che le prime pagine siano piuttosto emozionanti (dovendo risolvere la situazione con cui si è chiuso Legend, sarebbe stato difficile scrivere dei primi capitoli noiosi!) ma poi la storia rallenta in maniera impressionente su una situazione che, se da un lato trasmette alla perfezione l'atmosfera stagnante che si respira in quel momento della storia dall'altro si fossilizza fin troppo in una serie di capitoli fin troppo simili l'uno all'altro, riprendemdosi a tratti solo dopo un'infinità di pagine (almeno centocinquanta, se non quasi duecento!).
Credetemi, non esagero quando dico che almeno duecentocinquanta pagine di questo romanzo sono una sorta di vuoto pneumatico che risucchia la voglia del lettore di sapere come andranno a finire le cose! E, a dirla tutta, il finale non mi ha neanche soddisfatta più di tanto.
Riguardo ai personaggi non ho moltissimo da dire se non "grazie *** (scusate ma se non avete letto il secondo non mi fido a lasciare qui il nome del personaggio in questione) perché senza di te, unico personaggio realmente interessante e ben strutturato di questa trilogia, avrei buttato il libro dalla finestra".
Continuo ad apprezzare Kell e Lila (anche se, lasciatemelo dire, la grande scoperta che la riguarda era intuibile dalla sua prima apparizione nel primo romanzo) con i loro pregi e difetti ma, lasciatemelo dire, sono personaggi sfruttati non nel migliore dei modi; se la Schwab mi ha sorpresa in qualcosa è proprio nella scelta di non aver dato al lettore alcune risposte riguardo al nostro Antari (che, attenzione perché potrei sbagliarmi, hanno avuto risposta in una storia inserita come contenuto speciale nella collector edition inglese?!😾), che nel bene e nel male resta un personaggio sempre fedele a sé stesso, stesso discorso che vale per Lila, anche se certe volte l'avrei pregata di tacere per evitare di fare figure poco lusinghiere... E non voglio citare quelle in cui risulta addirittura ipocrita, giustificata solo perché lei è parte delle "forze del bene".
Per fortuna in questo romanzo *** ha un ruolo molto importante, lo vediamo spesso in scena ed ha anche dei capitoli flashback che ci permettono di avere un quadro completo, dando modo al lettore di comprenderlo ed apprezzarne la complessità esplorandone le luci e le ombre. Personalmente ritengo che fosse lui il protagonista che ci meritavamo!
Sarò sincera: questo romanzo non è stato all'altezza delle mie aspettative e per questo mi ha delusa, ma non è affatto una pessima lettura quindi se avete amato i precedenti non fatevi spaventare dal commento amareggiato di una persona che si aspettava gli unicorni ed ha avuto un pony. Un adorabile pony, questo è vero, ma è pur sempre un singolo pony ricevuto al posto di una mandria di maestosi unicorni!
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