Segnalazione #119 - Nemesi Vendetta d'Amore

 SEGNALAZIONE #119

NEMESI
VENDETTA D'AMORE




TITOLO: Nemesi Vendetta d'Amore
AUTORE: Liberty Rose
GENERE: contemporaneo
SERIE: Mikos
PROTAGONISTI: Ariadne e Alain
EDITORE: Selfpublishing (NAVILA ROMANCE)
NUMERO DI PAGINE: 418
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 settembre 2023
ASIN: B0CHJZ273Z
PREZZO E-BOOK: 0,99€ - lancio/ 2,99€ (disponibile su Kindle Unlimited)
ISBN: 9798860772380
PREZZO CARTACEO: 10,40€
 
SINOSSI

Quanto sareste disposti a pagare per vendicarvi della persona che vi ha fatto più male nella vita?

Ariadne Karydakis è una donna bellissima, misteriosa, giunta a Venezia in compagnia dell’uomo che Alain più odia al mondo: Raymond Byrne, suo padre. Da anni in esilio, sulle splendide rive del lago di Garda, Alain si è allontanato da tutti, per curare le sue ferite, senza riuscire a riallacciare i rapporti con quell’uomo superficiale e crudele. Ma durante un tumultuoso carnevale, complice un piccolo angelo biondo, il suo cammino si incrocerà con quello di Ary e di Raymond trascinando tutti loro in un vortice di passioni che sconvolgerà la loro esistenza per sempre.
Ary ha aspettato il momento propizio per avvicinare l’unico uomo che può saziare il suo bisogno di giustizia, ma quando crede di avere in mano le carte vincenti, scoprirà che il suo cuore e il suo corpo la pensano diversamente e che forse la sua ragione si è ingannata miseramente. Troverà la forza per perdonare e per perdonarsi?


BIOGRAFIA

Liberty Rose è un’autrice e lettrice accanita di romanzi di tutti i tipi, anche se con una predilezione per le storie d’amore. La scrittura è sempre stata la sua prima forma di comunicazione, dai racconti di bambina, rinchiusi in pagine rubate ai quaderni di scuola, passando per una vecchia Olivetti della sua adolescenza, il cui nastro le macchiava tutte le mani quando si doveva cambiare, fino alla tastiera del suo pc le cui lettere si consumano per la furia con cui si lascia travolgere dal bisogno di raccontare storie.
 
Oltre la scrittura, le sue altre passione sono la pittura la fotografia, l'amore per le lingue e i viaggi, per tutto il mondo animale e sempre e soprattutto per il mare, quest’ultimo profondamente radicato in lei e legato all’isola in cui è nata, un tempo attaccata dai pirati saraceni, e che rispecchia la sua naturale propensione al viaggio ideale, fatto soprattutto attraverso i libri e la fantasia. Tra le sue serie, pubblicate in esclusiva con Amazon, si ricordano MIKOS, di cui NEMESI fa parte e i romanzi della serie LE BALLATE DE LOS LLANOS.

ESTRATTO

La lieve brezza che saliva dal lago fece sussultare i capelli neri di lui, dandogli un’aria tempestosa. Il cuore di Ary cominciò a correre come impazzito, come ogni volta che lo vedeva. Si strinse le braccia sul petto timorosa di quello strano impulso che le gridava di stringerlo a sé. Erano giorni ormai che non si toccavano, da quando Raymond era tornato e il suo corpo e il suo cuore sembravano non volersi rassegnare.
«Chi era l’uomo con cui ti ho visto?».
«La cosa non ti riguarda!».
«Era lui, vero? Quello di cui mi hai parlato… Ti ha chiesto di seguirlo, vero?».
Ary sbarrò gli occhi, stupita dalla sua perspicacia e quando lo vide avanzare verso di lei, deciso, balzò all'indietro.
«Non ti avvicinare!».
Lui fece una smorfia amara.
«Di cosa hai paura? Lo sai che non ti farei mai del male».
Lei si accigliò. Era vero. Alain sembrava incapace di ferire fisicamente una donna, ma com’era possibile, visto quello che aveva fatto? Ma era stato davvero lui? E se non era stato lui che cosa era successo davvero, sei anni prima?
Ary sentì dietro la schiena il grosso tronco dell’albero e capì che non poteva più sfuggirgli. Lui si stava ancora avvicinando e sentiva la sua presenza invaderla, compiacere i suoi sensi, smarrire i suoi pensieri.
Alain poggiò un braccio sul tronco e premette il suo corpo contro quello di lei, sospirando smarrito a sua volta.
«Hai paura di questo? Di quest’energia strana che si accende tra di noi quando siamo vicini? Di questo fuoco mai sazio che non mi fa pensare, che mi domina anche quando sei lontana? Lo sai che hai un potere su di me… che potresti fare di me quello che vuoi? No, non lo sai… me ne rendo conto dalla paura che a volte ti leggo negli occhi».

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Nonsololibri #17 - Once upon a crime

 NONSOLOLIBRI #17


ONCE UPON A CRIME
 


Titolo
: Once upon a crime
Titolo originale: Akazukin, tabi no tochuu de shitai to deau
Sceneggiatura: Fukuda Yuichi, Kamata Tetsuo, Aoyagi Aito (romanzo)
Regia: Fukuda Yuichi
Piattaforma: Netflix
Anno: 2023

Sinossi

Nel corso del suo viaggio in giro per il mondo Cappuccetto Rosso, una ragazza con spiccate doti d'osservazione, giunge nel regno di Clairedelune, dove incontra una ragazza maltrattata di nome Cenerentola.
La giovane vorrebbe partecipare al ballo in cui il principe Gilbert sceglierà la sua futura moglie e grazie a un intervento magico le due ragazze hanno la possibilità di parteciparvi, tuttavia un imprevisto incrina la loro serenità: nel percorso dalla foresta al castello la loro carrozza investe Hans, l'acconciatore di corte.
Se in un primo momento l'uomo sembra sia morto a causa dell'incidente, ben presto Cappuccetto Rosso noterà che quando è stato investito Hans era già passato a miglior vita e che l'incidente è stato solo un depistaggio.
Ma allora chi ha ucciso Hans?

Tre motivi per consigliare questo film

Follia: se cercate un film serio questo non è decisamente il film adatto ma se cercate un prodotto a tratti delirante ne rimarrete conquistati!
Denuncia: per quanto sia un film estremamente divertente e ben poco serio, sotto questo primo livello di lettura potrete trovare un film che mostra con estrema ironia un problema che in questo periodo storico attanaglia migliaia di persone.
Hashimoto Kanna/Cappuccetto Rosso: Hashimoto Kanna è una Cappuccetto Rosso assai lontana dall'immagine classica... Ma questa NON è una Cappuccetto Rosso classica bensì la figlia illegittima di Jessica Fletcher e Sherlock Holmes nonché un personaggio estremamente accattivante interpretato da una giovane attrice che riesce a far trasparire con naturalezza tutte le sue peculiarità. Io l'ho adorata.
 

 

Segnalazione #118 - Oltre l'impossibile

 SEGNALAZIONE #118

OLTRE L'IMPOSSIBILE



TITOLO: Oltre l'impossibile
AUTORE: Katia Garzotto
GENERE: autobiografia
EDITORE: Brè Edizioni
NUMERO DI PAGINE: 144
DATA DI PUBBLICAZIONE: 11 marzo 2022
ASIN: B09VDC8RCY
PREZZO E-BOOK: 2,99€ (disponibile su Kindle Unlimited)
ISBN: 9791259701695
PREZZO CARTACEO: 12€
 
SINOSSI

Oltre l’impossibile è molte cose: un’autobiografia, un atto d’accusa contro la malasanità, è lo sfogo di una madre che ha molto sofferto, è un grido. Aurora, la figlia di Katia, nasce con una malformazione che la rende invalida e lotta insieme ai neogenitori una battaglia durissima per la vita, tra incapacità, incompetenze, incuria. Per fortuna non è così dappertutto, c’è anche chi si prende a cuore con amore. Qui non c’è lieto fine, qui si piange davvero. Perché dunque scrivere? Per accusare? Ormai il danno è fatto e nessuno cerca vendetta o rivalsa. Per informare, quello sì, perché accadrà di nuovo, e i mezzi per evitare il dolore ci sono, dolorosi anch’essi, ma si tratta di sceglie tra dolore grande e dolore “piccolo”.

BIOGRAFIA

Katia Garzotto, di Roma, sposata con due figli. Questo è il suo primo libro, nato dall’esigenza di far conoscere la storia della sua prima bambina, morta a soli tredici mesi.
Ha smesso di lavorare per dedicarsi ai figli. Ora ha la serenità per raccontare la sua triste vicenda.

ESTRATTO

Sono passati due mesi da quel giorno, Aurora ha cinque mesi e vogliono dimetterla dall’ospedale, ma prima devo imparare ad alimentarla con il sondino.
Le infermiere sempre così amorevoli e pazienti, mi stanno insegnando a metterle il sondino dal naso, e ogni volta che lo faccio è una tortura per me e per lei, vedere la sua lacrimuccia silenziosa, che scende giù a prova del fastidio che le provoco ogni volta, mi uccide. Come faccio a portarla a casa? Ho paura e se non ce la faccio? Qui ci sono le infermiere a venirmi in aiuto, a casa sono sola.
Quando feci il corso preparto, si parlava di tutto, del pianto, della fame, del sonno, del bagnetto, dei dolori al pancino, dello svezzamento, e altro, ma mai a nessuno viene in mente di insegnare alle future mamme come mettere un sondino naso gastrico, o come aspirarla. Io l’ho dovuto fare, ho dovuto imparare tutte queste cose.
 
Mi ricordo che quando partorii mi chiesero se sapevo di avere una bambina malata in grembo, no che non lo sapevo. Mi diedi le colpe per non aver fatto l’amniocentesi, avevo paura di perderla facendo l’esame. Ma poi la mappa cromosomica che ha fatto anche Aurora andava bene.
Le sue malformazioni si sarebbero dovute vedere con l’ecografia morfologica che si fa alla ventiduesima settimana e poi procedere con indagini più specifiche. Il medico che mi fece l’ecografia mi disse solo che era femmina e che aveva tanti capelli, ricordo che gli chiesi se mi faceva vedere il suo profilo, Non si può signora, è girata questo mi disse il dottore.
In seguito feci le mie ricerche, e mi dissero tutti che quando un feto non si vede bene, si fa camminare la mamma e poi dopo qualche minuto si ripete l’ecografia, io non feci nulla di tutto questo, e pensare che andai da questo dottore privatamente perché mi avevano detto che era tra i migliori.
Ripensandoci ci fu una tirocinante o comunque una dottoressa giovanissima che secondo me vide qualcosa in Aurora mentre mi faceva la flussimetria. È un’ecografia che si fa alla trentaduesima settimana per controllare il flusso sanguigno della mamma, e quello del feto, la funzionalità della placenta e il benessere fetale.
Durante l’ecografia, questa dottoressa chiamò un altro medico, si allontanarono un pochino da me, e la sentii dire che non la convincevano le misure del cranio, l’ecografia la continuò il dottore e disse che era tutto ok, che dovevo solo mangiare più carne, perché mia figlia era un po’ piccolina.
Alla nascita mia figlia pesava 3010 kg.
Il peso era l’unica cosa che andava bene.                                                                                       

Sono di nuovo davanti a questa finestra. Dovrei scendere giù in maternità a tirarmi il latte, magari scambiare due parole con Michela mi farà bene, lei starà già lì.
Michela l’ho conosciuta cinque mesi fa quando, appena nata, hanno portato d’urgenza mia figlia in questo ospedale, lei ha partorito qui. La mia cucciola è stata trasferita perché è nata con la labiopalatoschisi, e ignari dei suoi problemi neurologici, si pensava che avrebbe dovuto fare l’intervento per il labbro leporino.
La porta è chiusa, busso e entro, Michela è seduta davanti un tavolo dove ci sono i tiralatte e un contenitore con una soluzione igienizzante per i biberon e le tettarelle, nella stanza non c’è altro.
“Ciao Michela.”
“Katia, speravo che venissi, tesoro come stai?”
“Ho tanta paura Michela, mi stanno preparando per portare Aurora a casa. Sto girando come una trottola per farmi autorizzare a ricevere l’attrezzatura per l’ossigeno, tutto l’occorrente per monitorarla, sto impazzendo, mi mandano da una parte all’altra, mi serve la fornitura dei sondini, ma quella che mi danno non ricopre il fabbisogno mensile, è uno schifo Michela, e sai un’altra cosa assurda che mi è capitata qual è?”
“Ho quasi paura a saperla, ma dimmi Ka.”
“Sono andata a parlare con il pediatra che mi ha assegnato la Asl, ho portato la relazione medica di Aurora al dottore, per metterlo a conoscenza delle condizioni di mia figlia, e anche per avere un sostegno psicologico da una figura medica, be’ sai cosa mi ha detto dopo aver letto lo stato di salute di Aurora? Signora io non sono in grado di avere una paziente come sua figlia, mi dispiace. Ti giuro Michela volevo urlare, e invece mi sono sforzata di mantenere la calma e mi sono limitata a dirgli: È in grado di scrivere ricette mediche qualora mi servissero? Poi senza aspettare la sua risposta mi sono alzata e me ne sono andata.”

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