Nonsololibri #16 - Full Metal Panic

 

NONSOLOLIBRI #16

FULL METAL PANIC
 


Titolo: Full Metal Panic
Ideatore: Shoji Gato
Anno: 1998

Sinossi

Giappone, 2001
Alla classe della sedicenne Kaname Chidori viene aggiunto un nuovo elemento: si tratta di Sosuke Sagara, un ragazzo che nutre un fortissimo interesse per le tecnologie belliche e che sembra stranamente interessato alla sua persona.
La ragazza non immagina che quello strano ragazzo sia in realtà un mercenario al soldo della Mithril, un'organizzazione militare il cui scopo è preservare la pace in un mondo che ormai da quarant'anni è minacciato dalla Guerra Fredda tra USA e URSS. Ma cosa può volere un soldato da una semplice studentessa del liceo?

Un motivo generico per consigliare a chiunque questa serie

Ce n'è per tutti i gusti: uno dei pregi di Full Metal Panic è quello di essere molto eterogeneo; all'interno della prima serie che è stata tratta sono presenti momenti comici tanto quanto momenti estremamente drammatici ed i prodotti successivi, seppur maggiormente focalizzati su un determinato genere, non perdono del tutto questa caratteristica. Inoltre il fatto che la storia sia disponibile sia in versione manga sia in versione animata sia un versione romanzata (ebbene sì, in realtà stavolta ho un po' barato perché Full Metal Panic nasce come una serie di light novel, ossia una serie di romanzi corredati di illustrazioni ma dato che la storia è molto più celebre nelle sue versioni non romanzesche ho pensato fosse più appropriato parlarne in questa rubrica) la rende fruibile anche attraverso vari media... E se ciò non bastasse per la versione manga sono stati realizzati anche delle variazioni sul tema quindi è davvero difficile non trovare piacevole almeno un aspetto di questo prodotto.

Due motivi specifici per consigliare questa serie

Azione: uno degli aspetti preponderanti in Full Metal Panic è l'azione. Come scritto in precedenza vi sono anche molti momenti comici ma indubbiamente io la consiglio per il dramma e l'azione che permenano la maggior parte della storia. Ricordo ancora che la prima volta rimasi letteralmente con il fiato sospeso di fronte a queste scene violente ma non eccessivamente crude.
Sousuke Sagara: da ragazzina lo adoravo perché è un personaggio talmente serio e inquadrato che negli episodi più leggeri sembrava davvero un pesce fuor d'acqua mentre in quelli più drammatici era decisamente nel suo ambiente naturale... E si vede!
 

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