THE ATLAS SIX
- OLIVIE BLAKE -
Titolo: The atlas six. Conoscere e spargere sangue
Autore: Olivie Blake
Traduttrice: Roberta Verde
Traduttrice: Roberta Verde
Genere: fantasy
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 436
ASIN: B09XJQ3L5Z
Prezzo ebook: 9,99€
ASIN: B09XJQ3L5Z
Prezzo ebook: 9,99€
ISBN: 9788820073196
Prezzo cartaceo: 17,90€
Prezzo cartaceo: 17,90€
The atlas six è stato uno di quei libri che volevo leggere assolutamente nel 2022 e nei confronti del quale avevo aspettative molto alte...
E come spesso capita in questi casi, le mie aspettative hanno fatto un frontale pazzesco contro la realtà.
Inutile girarci attorno: non posso definire The atlas six un libro brutto ma a me non è piaciuto in quanto l'ho trovato molto fumoso e con pochissima sostanza, intrigante come idea ma inconsistente nella realizzazione, una bella penna che in molte occasioni scrive del nulla per il puro piacere di mettere inchiosto su carta... Insomma, è chiaro il concetto.
Di cosa parla?
Vi riporto quanto scritto il maggio scorso per presentarvelo nella rubrica dedicata alle nuove uscite:
Il libro parla di questo?
Sì, non posso negarlo che ne parli.
Il problema, almeno per quanto ha riguardato la sottoscritta, è il quanto ne parli.
Come scritto in altre recensioni, non sono una grande fan dei libri lenti e riflessivi ma se alla fine tutto ciò trovo uno scopo li apprezzo; per quanto mi riguarda The atlas six in molte occasioni è un esercizio letterario fine a se stesso in cui succede davvero troppo poco.
Sia chiaro, in quello che per me in più della metà delle occasioni è stato un divagare abbastanza sterile c'è stato anche del buono come il fatto che questi personaggi siano stati esplorati abbastanza... Peccato che secondo me abbandonando un po' di quell'aura di mistero che avvolgepure troppo il tutto avrebbe potuto essere più efficace anche nel presentare questi sei giovani che si sfidano per un posto nella Società Alessandrina. Tra l'altro, ma questa è una valutazione molto soggettiva, non ho trovato particolarmente accattivanti i personaggi e di conseguenza, detta in maniera brutale, non mi importava molto di quello che accadeva loro.
Lasciando da parte i personaggi, voglio parlarvi del MISTERO, secondo me il problema più ingombrante di questo romanzo.
Il romanzo tratta di una realtà in cui la magia è parte integrante del mondo e l'autrice ha puntato davvero tanto sull'ignoto, sui significati impliciti dei discorsi, sui segreti... Insomma, su tutto ciò che può rendere non cristallina la realtà.
Il mio giudizio?
Un'ottima idea mandata a rotoli dall'eccesso.
La struttura del mondo in cui si muovono questi personaggi? A parte gli elementi ripresi dalla realtà, un grosso boh.
Chi sono i protagonisti? In parte un grosso boh.
La competizione? Il boh più grosso di tutti.
Il grande Mistero del romanzo? Ma solo a me sembrava chiaro sin da quando Atlas pronuncia per la prima volta quella parola? Questo segreto di Pulcinella meritava di essere letteralmente il fulcro di questa storia?
Insomma, secondo me The atlas six è sì carino ma un capolavoro in quanto quel voler essere misterioso a tutti i costi rende il tutto fin troppo effimero e poco coinvolgente, perlomeno per quanto mi riguarda.
E come spesso capita in questi casi, le mie aspettative hanno fatto un frontale pazzesco contro la realtà.
Inutile girarci attorno: non posso definire The atlas six un libro brutto ma a me non è piaciuto in quanto l'ho trovato molto fumoso e con pochissima sostanza, intrigante come idea ma inconsistente nella realizzazione, una bella penna che in molte occasioni scrive del nulla per il puro piacere di mettere inchiosto su carta... Insomma, è chiaro il concetto.
Di cosa parla?
Vi riporto quanto scritto il maggio scorso per presentarvelo nella rubrica dedicata alle nuove uscite:
La storia narrata ruota intorno alla competizione di sei maghi di aggiudicarsi un posto all'interno della Società Alessandrima, l'organizzazione segreta più esclusiva del mondo. Ognuno con abilità diverse, i candidati si batteranno fino all'ultimo respiro per aggiudicarsi uno dei cinque posti disponibili. Chi riuscirà a farcela e chi verrà eliminato?
Il libro parla di questo?
Sì, non posso negarlo che ne parli.
Il problema, almeno per quanto ha riguardato la sottoscritta, è il quanto ne parli.
Come scritto in altre recensioni, non sono una grande fan dei libri lenti e riflessivi ma se alla fine tutto ciò trovo uno scopo li apprezzo; per quanto mi riguarda The atlas six in molte occasioni è un esercizio letterario fine a se stesso in cui succede davvero troppo poco.
Sia chiaro, in quello che per me in più della metà delle occasioni è stato un divagare abbastanza sterile c'è stato anche del buono come il fatto che questi personaggi siano stati esplorati abbastanza... Peccato che secondo me abbandonando un po' di quell'aura di mistero che avvolge
Lasciando da parte i personaggi, voglio parlarvi del MISTERO, secondo me il problema più ingombrante di questo romanzo.
Il romanzo tratta di una realtà in cui la magia è parte integrante del mondo e l'autrice ha puntato davvero tanto sull'ignoto, sui significati impliciti dei discorsi, sui segreti... Insomma, su tutto ciò che può rendere non cristallina la realtà.
Il mio giudizio?
Un'ottima idea mandata a rotoli dall'eccesso.
La struttura del mondo in cui si muovono questi personaggi? A parte gli elementi ripresi dalla realtà, un grosso boh.
Chi sono i protagonisti? In parte un grosso boh.
La competizione? Il boh più grosso di tutti.
Il grande Mistero del romanzo? Ma solo a me sembrava chiaro sin da quando Atlas pronuncia per la prima volta quella parola? Questo segreto di Pulcinella meritava di essere letteralmente il fulcro di questa storia?
Insomma, secondo me The atlas six è sì carino ma un capolavoro in quanto quel voler essere misterioso a tutti i costi rende il tutto fin troppo effimero e poco coinvolgente, perlomeno per quanto mi riguarda.
Aggiungo che non ho la minima intenzione di dare una possibilità a The atlas paradox in nessuna lingua quindi per me la storia si chiude qui.
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