Nerve - Jeanne Ryan
Recensione di Giorgia Wasp
Recensione di Giorgia Wasp
Titolo : Nerve
Autore : Jeanne Rayan
Pubblicato : giugno 2017, Newton
Genere : young adult
Pagine : 256
Isbn : 9788854195004
La
Storia di Vee è particolare, una ragazza che ha vissuto sempre fuori dai
riflettori, ma che per un capriccio si ritroverà in diretta mondiale a
contendersi i premi di Nerve.
Un
gioco, in alcuni casi sadico, violento che mette i giocatori a confronto con le
proprie paure, spingendoli al limite. Un gioco manipolato da hacker che
riescono a reperire ogni tipo di informazione sui partecipanti, utilizzandole
poi per spingerli a continuare la partita, a sfidarsi attraverso la migliore
performance.
Proprio
da una banale sfida inizia la storia di Vee, una ragazza un po’ frustrata, che
considera la sua vita monotona, sempre all’ombra della sua migliore amica Syd; decide
di provare questo gioco, di mettersi alla prova. Dopo essere stata selezionata,
e aver vinto una serie di sfide, non riesce a fermarsi, i premi messi in palio
da Nerve sono troppo succulenti.
In
un primo momento nel libro si capisce come il fatto di essere una persona
celebre possa portare a dei vantaggi, dove gli Spettatori( si con la S
maiuscola come se fossero un’unica entità) vengono percepiti come amici.
Anch’io ho voglia di piangere, ma per il sollievo. Il buonumore
degli Spettatori mi protegge come uno scudo. Uno splendido, enorme , scudo
rumoroso. Con loro sono qualcuno, sono al sicuro.
Ma
in un secondo momento, quegli stessi Spettatori vengono descritti come ingombranti,
una massa volta a violare la privacy di una persona.
Non poteva nascondersi per sempre. E non poteva neanche ottenere
un’ordinanza restrittiva per il resto del pianeta.
Infatti
Nerve si basa su una ripresa istantanea delle sfide fatta attraverso la
telecamera del cellulare. Gli Spettatori che assistono, pagando per avere
informazioni riguardanti il luogo e l’ora, riprendono i giocatori, a volte
interagendo con loro in maniera non opportuna (ad esempio dando troppa
confidenza, parlandoli come se fossero amici da una vita). Sempre tutto sotto l’occhio
vigile di Nerve, che trasmette mondialmente le riprese.
Sapevi che in certe culture farsi fotografare vuol dire farsi
rubare un pezzetto di anima?
E
se la protagonista volesse tirassi indietro? E se volesse abbandonare il gioco?
Nerve lo permetterebbe?
Era sempre più difficile capire cosa stava succedendo realmente.
Come il biglietto che aveva trovato in una rivista quando aveva fatto un salto
al centro commerciale : cara Abigail il gioco finisce solo quando lo decidiamo
noi.
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