IL SEGRETO DELLA SORGENTE
- Luca Rossi -
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Il terzo volume della serie The branches of time, così come i precedenti due romanzi, non mi ha convinta completamente ed il motivo è decisamente prevedibile: vi ho ritrovato gli stessi difetti del primo e del secondo volume.
Se da una parte ho apprezzato la maniera fluida in cui l’autore spazia dal fantascientifico al fantasy e viceversa, dall’altra non ho potuto fare a meno di trovare questo terzo ed ultimo volume meno scattante degli altri due, forse anche a causa della quantità di pagine decisamente superiore a quelle dei precedenti libri della serie.
Personalmente trovo che il problema più grande di questa storia sia la gestione dei personaggi: come ho notato anche nel secondo romanzo, se l’autore riesce a gestire decisamente bene le parti del romanzo in cui si concentra su un paio di personaggi per volta quando si tratta di parlare di un gruppo più numeroso c’è una certa tendenza al perdere il focus della storia, che diventa meno chiara e in un paio di occasioni persino caotica, una condizione in cui è facile perdere qualche personaggio o incappare in contraddizioni.
In base a quanto scritto fino ad ora penso sia facile immaginare che il mio parere riguardo alla comparsa dei nuovi personaggi della storia sia in bilico tra il piacere di aver trovato nuovi personaggi con una caratterizzazione piuttosto curata e la delusione per aver visto, fortunatamente non in tutti i casi, il loro utilizzo non al massimo delle loro potenzialità.
Anche un altro problema di questa storia, almeno secondo me, è strettamente legato alla caratteristica peculiare di uno dei personaggi inseriti nel secondo romanzo, una capacità che lo rende letteralmente un deus ex machina per buona parte della storia mentre nel finale l’ho trovato deludente e poco incisivo rispetto a quanto visto fino a quel momento.
Mi dispiace essere critica nei confronti di una serie di romanzi dai quali mi aspettavo molto, ma proprio per via della fama di questi libri la delusione di trovarmi di fronte a una storia scritta davvero bene ma con dei personaggi il cui potenziale non viene pienamente sfruttato è stata davvero molto cocente.
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