Lei che divenne il sole - Recensione di Mysticmoon

 LEI CHE DIVENNE

IL SOLE

- Shelley Parker-Chan -

Recensione di Mysticmoon
 

Titolo: Lei che divenne il sole
Autore: Shelley Parker-Chan
Traduttore: Gabriele Giorgi
Genere: ucronia
Editore: Mondadori Oscar Vault
Pagine: 408
ISBN: 9788804746072
 
Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia digitale del romanzo in cambio di una recensione onesta

Lei che divenne il sole, romanzo di Shelley Parker-Chan pubblicato da Mondadori Oscar Vault il 30 novembre scorso, è un romanzo al quale mi sono avvicinata con timore perché da diversi mesi ne sentivo parlare benissimo... E questo in molti casi non è un bene perché spesso le mie aspettative crescono a un punto tale che nulla può soddisfarle. Per evitare anche questa volta lo scatenarsi di questo deleterio meccanismo ho preso una decisione: mi sono boicottata da sola e ho mantenuto quanto più basse possibili le aspettative al fine di evitare una eventuale delusione.
Sfortunatamente non è bastato.

Sia chiaro: riconosco che Lei che divenne il sole sia un buon esordio ma in tutta onestà non mi ha convinta del tutto.
Lei che divenne il sole narra la storia di rivalsa di una ragazzina della Cina rurale del XIV secolo a cui viene predetto un futuro di nulla, un destino in netto contrasto con quello di grandezza previsto per il fratello maggiore; quando il padre viene ucciso ed il fratello lo segue a stretto giro, lei deciderà di opporsi a quello che vogliono per lei gli astri e si prenderà la vita a cui lui era destinato.
Con queste premesse
il romanzo aveva il potenziale per conquistarmi ma non è stato così.
Mi spiace dirlo ma, fatta eccezione per i primi capitoli,
Lei che divenne il sole non mi ha coinvolta particolarmente ed in diverse occasioni mi sono persino annoiata.

Il problema principale tra me e questo romanzo è stata probabilmente l'assenza di empatia tra la sottoscritta e i personaggi della storia.
Come forse si intuisce dalle mie recensioni, tendo a stabilire un legame emotivo abbastanza ingombrante con i personaggi della storia quindi, nel bene o nel male, "sento" molto le storie e di conseguenza provo quasi sempre qualcosa; nel caso di Lei che divenne il sole sono rimasta gelida come un ghiacciolo in freezer.
Con questo non intendo dire che i personaggi non siano ben delineati, anche perché dal punto di vista tecnico si tratta di un buon lavoro ma, molto semplicemente, a me loro hanno detto poco o nulla e di conseguenza non ho potuto stabilire quel legame che instauro con quasi tutti i libri che leggo e quindi sentirmi in qualche modo coinvolta nel corso della lettura. Con queste parole non nego che l'incipit del romanzo non mi abbia toccato o che non abbia trovato QUELLA scena della parte finale straziante, ma per la sottoscritta nel mezzo ci sono state solo alcune flebili scintille e nulla più.

Ovviamente la mia è solo un'opinione, ma ho trovato Lei che divenne il sole un romanzo molto lontano dal mio gusto e dalla mia persona, di conseguenza la lettura mi è scivolata addosso senza lasciarmi particolari sensazioni a parte, scusatemi se troverete il termine troppo brutale, indifferenza. Da quanto ho capito nei prossimi anni dovrebbe essere prevista la pubblicazione di un volume che narrerà quanto accadrà successivamente ma non saprei dire se lo leggerò perché, in tutta onestà, non mi importa di sapere cosa accadrà in seguito a questi personaggi.




 

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