Matrimonio di Convenienza - recensione di Mysticmoon


Matrimonio di Convenienza – Felicia Kingsley
Recensione di Mysticmoon




Titolo: Matrimonio di Convenienza
Autore: Felicia Kingsley
Genere: romanzo rosa
Editore:  Newton Compton
Pagine: 384
Isbn: 9788822700773


Sinossi:

Jemma Pears è una truccatrice squattrinata che vive nel seminterrato della palazzina in cui vivono anche i suoi genitori che sono rimasti fermi agli anni Settanta.
Ashford Parker è il duca di Burlingham, un uomo compassato nonostante la giovane età, che da tempo è costretto a schivare le figlie delle amiche della sua invadentissima madre, giovani sue pari il cui unico scopo è quello di farsi impalmare.
Quando l’avvocato di entrambi realizza che Jemma ha bisogno di un marito di nobili origini per incassare l’ingente eredità di sua nonna Catriona, mentre Ashford ha l’urgente necessità di una grande somma per pagare i numerosi debiti lasciatigli da suo padre, propone loro di unirsi in matrimonio per un periodo limitato nonostante abbiano caratteri molto diversi.


Commento : 

Uno dei più celebri aforismi del grande Oscar Wilde è “so resistere a tutto tranne che alle tentazioni”, probabilmente buona parte dei lettori si rivede nelle sue parole quando decide di aprire le pagine di un libro solo perché la copertina è accattivante o perché, nonostante non sia affatto il suo genere, la sua attenzione è stata attratta da una singola frase della sinossi.
Per la sottoscritta, una persona affetta da una brutta allergia per i romanzi rosa, questo libro rientra proprio in quel campo: Matrimonio d’Amore è uno di quei guilty pleasure che per qualche oscuro motivo ogni tanto decido di leggere nonostante l’istintiva consapevolezza che non solo quasi sicuramente sarà una storia che mi lascerà poco o nulla ma che oltretutto non sarà neanche in grado di sorprendermi perché pieno zeppo di cliché.
·       Questo libro non mi ha lasciato nulla?
No. Contro ogni aspettativa questo libro mi ha insegnato una cosa, ossia che quell’attrazione da luna park con i seggiolini e l’oggetto filiforme da staccare per vincere un giro gratis, quella che per una vita intera ho chiamato con il generico nome di “giostra”, in realtà ha un nome assai più caratteristico, ossia calcinculo. Buono a sapersi.
·      E' stato un libro prevedibile?
Sì, e parecchio. Non solo ho avuto tutto quello che mi aspettavo da un romanzo rosa che aveva come punto d’inizio un matrimonio tra una ragazza comune e un giovane di nobili origini che pur senza conoscersi si sposano per ottenere un proprio tornaconto, ma anche gli elementi di contorno che prevedevo sarebbero stati presenti erano tutti al loro posto. Giusto su un punto non avevo fatto centro e, lo dico con gioia, sono stata contenta che questo cliché sia stato risparmiato sia a me sia a tutti i lettori.
·       E'  stato un libro divertente?
A malincuore dico NI’. Mettiamo subito le cose in chiaro: Matrimonio di Convenienza mi ha divertita e l’ho trovato un romanzo gradevole… il problema è che ho iniziato a pensarlo soltanto dopo le prime cento pagine, quelle in cui ho sopportato il tedioso balletto di Jemma e Ashford solo perché il dentista era molto in ritardo sugli appuntamenti ed io non avevo altro da leggere. Mi spiace dirlo ma nelle fasi iniziali ho trovato la storia piuttosto noiosa soprattutto a causa dei due protagonisti, che ho trovato fin troppo infantili e petulanti per risultare esilaranti in quelle che erano le prime battute del romanzo e di conseguenza era l’inizio di questo matrimonio fasullo, e sono stata piacevolmente stupita quando ho realizzato che pian piano, quasi senza accorgermene, la storia mi aveva catturata e che tra un cliché e l’altro avevo iniziato anche a ridacchiare.
Tirando le somme, non si può certo dire che io abbia amato questo romanzo e neanche che mi abbia fatto cambiare idea riguardo al genere rosa, tuttavia non me la sento di sconsigliarlo a priori perché è scorrevole nonostante l’inizio non troppo accattivante, divertente nonostante non brilli di originalità, gradevole nonostante tutti i suoi difetti. Insomma, può piacere.

2 commenti:

  1. "Giusto su un punto non avevo fatto centro" . . . ma adesso ce lo devi dire! Altrimenti la recensione diventa un "giallo"! :)

    Ciao, Fior

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    Risposte
    1. (sono mysticmoon)
      Citando River Song di Doctor Who ti rispondo
      "spoiler"
      Mi spiace ma non posso soddisfare la tua curiosità perché sarebbe un'anticipazione abbastanza grossa.

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