Sedimenti d'Ego - Recensione di Mysticmoon


Sedimenti d’Ego – Fabrizio Galgani
Recensione di Mysticmoon



Titolo: Sedimenti d’Ego: Il Tesoro del Lago d’Accesa
Autore: Fabrizio Galgani
Genere: giallo
Editore:  Contra
Pagine: 306
Asin: B0719RQT8D


Sinossi:
Rimasto orfano giovanissimo, Gianni ha imparato ad apprezzare la tranquillità della semplice vita di campagna grazie alla nonna che l’ha cresciuto e per essere felice gli è sufficiente la compagnia dell’amico Paolo, con il quale condivide la passione per la pesca in immersione.
La scoperta di un quaderno dietro un vecchio armadio metterà in moto una serie di eventi che lo porteranno a scoprire molto più del segreto che si nasconde nelle acque del lago d’Accesa.

Commento:
Esistono libri che si amano sin dalla prima pagina ed altri che scatenano la medesima reazione alla stessa velocità.
Ci sono romanzi che iniziano in sordina per poi conquistare il lettore mentre altri hanno un inizio con il botto ma andando avanti si dimostrano una delusione.
E poi ci sono romanzi come Sedimenti d’Ego, storie che leggi con una gran confusione di emozioni dall’inizio alla fine perché da un lato sono talmente distanti da te da non riuscire ad entrare in sintonia con i personaggi ma allo stesso tempo ti attirano tra le loro pagine perché al loro interno c’è qualcosa che ti spinge a volerne sapere di più, libri che a tratti senti di amare ferocemente ed un attimo dopo detesti con la stessa intensità.
Personalmente ho trascorso la prima metà del libro a domandarmi quale fosse il legame tra il titolo e la storia, incuriosita dal mistero di questo tesoro ma colpita solo dal lato puramente tecnico del testo perché, banalmente, non ho la stessa passione trasmessa dall’autore per alcune attività come la pesca subacquea quindi non ero in grado di apprezzarne a pieno la carica emotiva, mentre la seconda parte è stata una folle corsa sulle montagne russe tra brani che ho apprezzato particolarmente ed altri che ho ferocemente detestato perché, in tutta onestà, non riflettevano minimamente né la passione né la precisione che avevo trovato nelle scene riguardanti le attività di pesca ed immersioni, pecche che mi hanno dato davvero un gran fastidio perché buona parte di questo romanzo è scritta davvero bene.
Nonostante il modo in cui è stata messa in atto la commistione di generi non mi abbia fatto impazzire ed abbia trovato la conclusione forse un po’ troppo sbrigativa, come ho già detto dal punto di vista puramente tecnico trovo questo romanzo di buon livello e le pecche che ho individuato solo probabilmente dovute ad una certa ignoranza (intesa come “non conoscenza”) riguardo ad alcune regole della narrativa che di solito vengono al massimo accennate a livello scolastico e scelte lessicali che in lettura stonano un po’ ma sulle quali si passa sopra abbastanza facilmente archiviandole come “licenze poetiche”.
In conclusione voglio dire che Sedimenti d’Ego, pur non essendo esente da problemi, è fondamentalmente un buon romanzo.


Lo staff ringrazia l’autore per la copia fornita

Nessun commento:

Posta un commento