Regina di cenere. Iron
Flowers – Tracy Banghart
Recensione
di Mysticmoon
Autore:
Tracy Banghart
Traduttrice: Federica Ressi
Traduttrice: Federica Ressi
Genere:
distopico
Serie: 2° libro della serie
Editore: DeA Planeta
Pagine: 375
Isbn: 9788851173081
In occasione della recensione che scrissi quasi due anni fa riguardo il primo volume di questa serie (la trovate qui) osservavo che, nonostante una parte della storia fosse fin troppo simile ad un altro romanzo appartenente allo stesso genere, le basi create da questo primo romanzo erano promettenti e mi auguravo che l'autrice riuscisse a scrivere un buon secondo romanzo.
Per una volta tanto le mie speranze non sono state deluse; per quanto abbia trovato alcune scelte dell'autrice piuttosto semplicistiche, nel complesso ho apprezzato a tal punto questo romanzo da leggerlo quasi completamente in un unico pomeriggio.
Il pregio fondamentale di Regina di cenere è quello di essere riuscito a prendere le distanza da altri romanzi dello stesso genere quel tanto che bastava per evitare di riprenderne quasi letteralmente alcuni passi, ma questo non significa che si sia persa l'occasione per migliorare il tiro; Regina di cenere è un romanzo scorrevole e ricco d'azione che catapulta il lettore lì dove l'aveva lasciato e continua a narrare la storia di Nomi e Serina in maniera coerente, arricchendo la caratterizzazione della seconda ma soprattutto migliorando quello della prima, che finalmente mantiene quanto promesso nella sinossi dimostrandosi la giovane donna combattiva che avrebbe dovuto essere sin dal primo volume.
Un difetto che devo riconoscere a Regina di cenere è lo stile di scrittura non particolarmente ispirato, ma la trama riesce facilmente a far dimenticare al lettore la mancanza di finezza stilistica per farsi trascinare in una storia scritta in maniera efficace e con una trama che giunge dal punto A al punto B senza forzature e senza particolari ingenuità.
Sono felice di aver dato una seconda chance a Tracy Banghart?
Decisamente sì.
Ci sono margini di miglioramento per l'autrice?
Certamente.
E' un buon finale?
Assolutamente sì.
Insomma, promuovo Regina di cenere senza particolari problemi e invito la mia collega Giorgia Wasp a recuperarlo perché tutto sommato questa serie merita di essere chiusa.
In occasione della recensione che scrissi quasi due anni fa riguardo il primo volume di questa serie (la trovate qui) osservavo che, nonostante una parte della storia fosse fin troppo simile ad un altro romanzo appartenente allo stesso genere, le basi create da questo primo romanzo erano promettenti e mi auguravo che l'autrice riuscisse a scrivere un buon secondo romanzo.
Per una volta tanto le mie speranze non sono state deluse; per quanto abbia trovato alcune scelte dell'autrice piuttosto semplicistiche, nel complesso ho apprezzato a tal punto questo romanzo da leggerlo quasi completamente in un unico pomeriggio.
Il pregio fondamentale di Regina di cenere è quello di essere riuscito a prendere le distanza da altri romanzi dello stesso genere quel tanto che bastava per evitare di riprenderne quasi letteralmente alcuni passi, ma questo non significa che si sia persa l'occasione per migliorare il tiro; Regina di cenere è un romanzo scorrevole e ricco d'azione che catapulta il lettore lì dove l'aveva lasciato e continua a narrare la storia di Nomi e Serina in maniera coerente, arricchendo la caratterizzazione della seconda ma soprattutto migliorando quello della prima, che finalmente mantiene quanto promesso nella sinossi dimostrandosi la giovane donna combattiva che avrebbe dovuto essere sin dal primo volume.
Un difetto che devo riconoscere a Regina di cenere è lo stile di scrittura non particolarmente ispirato, ma la trama riesce facilmente a far dimenticare al lettore la mancanza di finezza stilistica per farsi trascinare in una storia scritta in maniera efficace e con una trama che giunge dal punto A al punto B senza forzature e senza particolari ingenuità.
Sono felice di aver dato una seconda chance a Tracy Banghart?
Decisamente sì.
Ci sono margini di miglioramento per l'autrice?
Certamente.
E' un buon finale?
Assolutamente sì.
Insomma, promuovo Regina di cenere senza particolari problemi e invito la mia collega Giorgia Wasp a recuperarlo perché tutto sommato questa serie merita di essere chiusa.
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