Sulle tracce di Jack lo Squartatore
- Kerri Maniscalco -
Recensione
di Giorgia Wasp
Titolo:
Sulle tracce di Jack lo Squartatore
Autore:
Kerri Maniscaldo
Genere:
fantasy
Serie:
Audrey Rose Wadsworth 1° volume
Editore: Oscar Fantastica
Pagine: 372
Isbn: 9788804724056
Londra, 1888
Un nuovo assassino denominato dai giornali “Grembiule di Cuoio” si aggira per le strade uccidendo e sezionando delle donne, asportando loro organi di vario genere.
Audrey Rose Wadsworth è una giovane donna con la passione per le
scienze forensi che metterà in campo tutte le sue capacità per riuscire a
scoprire chi si cela dietro il nome di Jack lo Squartatore, nonostante la
società giudichi le sue passioni inappropriate per una rispettabile nobildonna
dell’epoca. Ad aiutarla nelle indagini, e a rendere maggiormente inappropriata
la sua vita sarà la frequentazione con Mister Thomas Cresswell.
Si ringrazia la casa editrice Mondadori Oscar Vault per aver fornito una copia del romanzo in cambio di una recensione onesta
Quando
ho visto per la prima volta questo titolo sui social ho pensato immediatamente “devo
leggerlo”, l’amore a prima vista esiste e per i libri è sempre stato così loro
ti chiamano e tu puoi solo rispondere al loro richiamo.
Ho
preso in mano questo romanzo e l’ho divorato... Per i miei attuali standard (devo
ammettere che sono diventata veramente molto pigra); le vicende di Audrey Rose mi
hanno appassionata e rapita. Ho adorato la protagonista perché è uno spirito
ribelle, una ragazza che non si lascia rinchiudere in una gabbia dorata voluta
dal padre, Lord Edmund Wadsworth, spaventato dalle diverse malattie contagiose
che si aggirano per la Londra dell’800. Audrey trova nello zio Jonathan,
professore universitario presso la Harrow School per soli ragazzi nonché medico
forense, un formidabile alleato che all’insaputa del fratello insegna alla
nipote gli arcani segreti delle scienze forensi e a svolgere correttamente autopsie.
«Lo giuro. Sarò muta come
un cadavere.»
«Oh» proseguì lo zio, calandosi il cappello sugli occhi, «i
morti parlano a chi li sa ascoltare. Dovrai essere molto più silenziosa.»
Audrey
Rose durante le indagini non permetterà ai propri sentimenti di condizionarla e
dubiterà di tutto e di tutti pur di risolvere l’enigma.
Ho
adorato Thomas Cresswell perché è quel personaggio fuori dal comune, quella
variabile incontrollabile che riesce sempre a sorprenderti e di cui il lettore
non è mai sazio di apprendere piccoli dettagli che lo caratterizzano; proprio per
questo ho apprezzato particolarmente i capitoli esclusivi narrati dal suo punto
di vista, capitoli molto interessanti che permettono di avvicinarsi
maggiormente al personaggio. Ho adorato la sua sfacciataggine nei confronti di Audrey
Rose perché con le sue battute riesce a sdrammatizzare gli eventi drammatici ed a
mettere in imbarazzo la giovane investigatrice.
Posso
dire di essere rimasta sconvolta rispetto all’assassino, non mi sarei mai
aspettata un simile colpo di scena, soprattutto perché gli indizi nel corso del
romanzo erano ben celati.
Per
quanto riguarda la narrazione, chi mi conosce sa che non apprezzo
particolarmente la prima persona in quanto credo che debba essere padroneggiata
molto bene altrimenti potrebbe diventare una semplice lista della spesa. Dettò
ciò l’autrice è riuscita a rendere la narrazione in prima persona perfetta per
questo romanzo perché permette al lettore di essere realmente presente nel
filone narrativo e a seguire le indagini con un maggior coinvolgimento.
Ho
adorato il contorno sentimentale del romanzo, anzi oserei dire che ogni buon
romanzo dovrebbe avere una storia d’amore al proprio interno per rendere la
narrazione maggiormente interessante. Oserei fare un piccolo appunto, ma
ovviamente è una mia personale visione, avrei fatto maggiormente penare i
nostri protagonisti nel crogiolo dell’amore non corrisposto ovviamente per
creare suspense.
Ho
adorato le precisazioni finali dell’autrice perché hanno mostrato l’impegno che
la stessa ha profuso per rendere il romanzo il più autentico possibile,
nonostante ai fini della trama abbia dovuto cambiare diversi
particolari originali della vicenda, che non hanno però minimamente intaccato,
per il lettore la successione degli eventi.
Ho
apprezzato che la stessa abbia provato a rendere le vittime donne reali e non
solo ricordate per il lavoro svolto, perché indipendentemente da tutto erano
figlie, madri, sorelle, cugine di qualcuno.
Fortunatamente ho già a disposizione il secondo volume “Alla ricerca del Principe Dracula”, non avrei sopportato un attesa troppo lunga.
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