Nonsololibri #14 - Il liceo Voltaire

 

NONSOLOLIBRI #14

IL LICEO VOLTAIRE
 



Titolo: Il liceo Voltaire
Titolo originale: Mixte
Creatrice: Marie Roussin
Piattaforma: Amazon Prime Video
Episodi: 8
Anno: 2021

Sinossi

Francia, settembre 1963
I ragazzi in attesa di iniziare un nuovo anno tra le mura del liceo Voltaire di Saint-Jean-d'Angély sono in fermento: in ottemperanza alla riforma scolastica del ministro Jean Berthoin, da quell'anno anche le ragazze potranno frequentare la scuola.
Tra le undici nuove studentesse del Voltaire c'è Simone Palladino, una ragazza di origini francoalgerine che farà presto amicizia con Michèle Magnan, figlia della coppia che possiede la salumeria del paese e sorella minore del brillante Jean-Pierre; in classe con loro c'è anche Annick Sabiani, una ragazza bella e intelligente che nasconde i suoi tormenti dietro un gelido distacco che sembra poter essere scalfito solo dal goffo e poco attraente Henri Pichon, ragazzo di buona famiglia che riuscirà a legare anche con Alain Laubrac, un orfano che può permettersi di frequentare la scuola solo grazie alla carità.
Mentre ragazzi e ragazze iniziano a conoscersi, dall'altra parte della cattedra ci sono la neodivorziata Camille Couret, al suo primo incarico in una scuola mista, e i coniugi Bellanger, che facendo fronte comuni difendono uno scabroso segreto.
Per alcune di queste persone l'anno scolastico 1963-1964 segnerà davvero un punto di svolta nella propria vita.

Tre motivi per consigliare a chiunque questa serie

Ambientazione: amo le serie storiche perché mi spingono ad informarmi per capire quanto ci sia di vero dietro l'opera di fantasia e questa serie mi ha fatto scoprire una parte di storia francese che finora avevo solo sfiorato, ossia quella della Francia del secondo dopoguerra; se la figura di Charles de Gaulle non mi era affatto sconosciuta, ignoravo il fatto che il suo terzo mandato come capo di governo fosse così pregno di eventi storici, profondamente legati alla transizione del paese dalla Quarta alla Quinta Repubblica, e che si sia trattato di un incarico durato appena sette mesi perché l'anno successivo De Gaulle divenne il Presidente della Repubblica, così come conoscevo i drammi della Guerra d'Algeria ma ignoravo il fatto che i francesi nati e cresciuti in quel paese venissero considerati da molti come dei compatrioti di serie B.
Tematica sociale: Ricollegandomi a quanto scritto nel precedente punto, Il liceo Voltaire offre davvero molti spunti di riflessione. Le vicende, sentimentali e non, di studenti ed insegnanti del liceo Voltaire spingono chi assiste a questa storia a riflettere; in questa serie si parla della scoperta del proprio corpo e di chi ci circonda, di discriminazione causata da fattori geografici, sociali, sessuali ed economici, di stigma sociale...  Problematiche coerenti con l'ambientazione storica e al tempo stesso molto vicine allo spettatore contemporaneo che danno la sensazione che la Francia degli anni'60 non sia poi molto diversa dalla realtà di oggi.
Donne: ho apprezzato molto l'idea di fondo su cui poggia la storia di questo primo anno scolastico con classi miste, ossia quali possano essere stati gli effetti dell'inserimento delle adolescenti in una scuola di loro coetanei. Mentre gli uomini adulti, figli delle due guerre mondiali, sono quasi esclusivamente rappresentazione della visione di una società androcentrica e patriarcale, ed è palese che quelli più giovani tendano a costruire la loro esistenza in base a quei medesime schemi, le donne rappresentano la forza del cambimento. Simone, Michèle e Annick sono le prime studentesse a mettere piede nelle classi del liceo Voltaire ed hanno l'effetto di un sovraccarico di energia sulle sinapsi dei compagni di scuola e dei docenti, che si trovano costretti a cambiare il loro modus operandi per adeguarsi alla situazione; allo stesso modo, seppur Camille non sia la prima donna a far parte del corpo docente, risulta fin troppo chiaro che anche lei è una variabile imprevista in quanto giovane donna divorziata, indipendente ed energica che farà trasecolare più di un insegnante. E poi c'è Jeanne Bellanger, moglie di Paul e infermiera della scuola: lei è il personaggio più stratificato e tormentato della serie, quello che più mi ha colpita perché pian piano inizia a sentire il peso di una involontaria colpa: quella di essere nata in un periodo storico sbagliato.

E in più un personalissimo plus one...

Henri: in un mondo che lo spettatore percepisce come retrogrado e misogino, Henri è una boccata d'aria fresca. Non solo è il primo dei ragazzi a rivolgersi alle ragazze il primo giorno di scuola, ma è anche un bravo fratello maggiore ed un buon amico per Alain, tenendosi ben alla larga dallo stereotipo del ragazzino privilegiato che sente di essere superiore agli altri in virtù dello status sociale della propria famiglia. Si tratta di un personaggio perfetto? Ovviamente no, ed è questo a renderlo così interessante.
 

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