Serie che... non concluderò

 SERIE CHE...
NON CONCLUDERÒ


In questi ultimi anni ho iniziato a "lasciare andare" più facilmente i libri: li porto più spesso al mercatino dell'usato, interrompo più facilmente la lettura di un libro e soprattutto ho iniziato a fermarmi con le serie che ho apprezzato nonostante non sia giunta alla conclusione della storia in base alla visione dell'autore.
In parole povere?
In certi casi se un libro mi è piaciuto ma temo la piega che possa prendere la storia nei volumi successivi mi dico "per me la storia finisce qui" e non proseguo oltre.
È irrispettoso nei confronti dell'autore?
Probabilmente, ma preferisco mantenere la mia buona opinione su un libro piuttosto che assistere alla sua implosione.
Le seguenti sono tre storie che per la sottoscritta sono autoconclusive e perché.

 

 

Malice - Heather Walter
Quando ho chiuso Malice consapevole dell'esistenza di Misrule ho avuto i brividi perché con una chiusura simile nel seguito si prospettano due possibilità: o l'autrice aveva proseguito sulla strada intrapresa nella chiusura del romanzo, rischiando la shitstorm, oppure si era giocata la carta bonus dello scaricabarile per far contenti i lettori. Dato che non mi pare si sia verificata la conseguenza estrema della prima ipotesi, sono arrivata alla conclusione che si sia scelta la seconda strada quindi, considerato che a me questo tipo di finale non dispiace affatto, ho deciso di vivere nell'ignoranza.






Evil - Victoria Schwab

Questo romanzo mi è piaciuto? Decisamente sì.
Mi fido dell'autrice? Dopo Dark e Questo canto selvaggio decisamente NO.
La conclusione di questo romanzo mi sembra una buona chiusura? Assolutamente sì... Anche perché mi risulta che questo libro sia nato come autoconclusivo.
Queste sono le ragioni per cui mi tengo stretto Vicious mentre sto alla larga da Vengeful.







Caraval - Stephanie Garber

Leggere Caraval è stato abbastanza piacevole e probabilmente sarei andata avanti perlomeno con Legend e Finale (ammetto la mia ignoranza: della trilogia spin off non so nulla) se non fosse stato per LEI. Il motivo che mi spinge a dire "per me Caraval è una storia autoconclusiva" ha un nome e un cognome, ossia Donatella Dragna. Se avete letto Caraval, SAPETE, mentre se non l'avete letto, non sarò io a farvi spoiler.





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