4321 – Paul Auster
Recensione di Martina Giostra
Titolo:
4321
Autore:
Paul Auster
Editore:
Einaudi
Pagine:
939
Anno
di pubblicazione: 2017
ISBN:
9788858426968
TRAMA
Archie Ferguson nasce nel 1947 a Newark, New Jersey, discendente
da una famiglia di ebrei polacchi. Come tutti al momento della nascita anche
lui ha di fronte a se delle scelte che riguarderanno la sua vita. Da poeta a giornalista, da
timido studente rivoluzionario destinatario dell’amore dell’esuberante Amy, a
neofita di quell’amore a quei tempi proibito. Non sarà solo Ferguson a cambiare,
durante queste possibili scelte, ma anche tutti i personaggi che circondano e
arricchiscono la storia, sempre gli stessi ma ogni volta anche diversi. Il libro
ci racconta tutte le vite che Ferguson ha e avrebbe potuto avere.
RECENSIONE
Con questo romanzo quel genio di Paul
Auster ci stuzzica anzi ci lancia il guanto di sfida e noi siamo qui pronti a
raccoglierlo. Un romanzo che potrà anche partire un po’ lento ma piano piano ci
catapulterà nella fiorente America del dopo guerra. In questo contesto storico
che vedrà la nascita della società del benessere, l’elezione e l’uccisione di
JFK, Martin Luther King, Auster ci racconta “tutta” la storia di Archie
Ferguson, nipote di immigrati ebrei di origini polacche. Perché dico “tutta”?
Perché Auster non si limita a farci conoscere la storia di Ferguson dalla
nascita alla morte. Ma ci racconta le sue scelte, e le relative conseguenze che
esse comportano, come uno “Sliding doors” letterario, avendo così quattro
versioni simili ma diverse dello stesso protagonista. Il romanzo si può leggere
in due modi: dopo il primo capitolo, possiamo saltare da una storia all’altra
leggendo prima la storia di Ferguson 1, poi quella di Ferguson 2, quindi la 3
ed infine la 4. Oppure per i più temerari, come ho fatto io, possiamo leggerlo
tutto di seguito, leggendo prima tutte e quattro le infanzie, tutte le
adolescenze, e via di seguito. Insomma Auster non ci fa certo rimpiangere i 25€
spesi e lo sforzo fatto per portarci dietro il peso che questo tomo di 939
pagine richiede, proprio il caso di dire che questo libro merita un posto nella
vostra libreria. Anche se il libro è del 2017 credo che sentiremo parlare di
Auster e del suo 4321 per molto tempo ancora. Che dite vi ho incuriositi
abbastanza?
Scrivete nei commenti se come me, ormai,
siete “Archie Ferguson addicted”.
i romanzi che hanno protagonisti ebrei mi interessano sempre!
RispondiEliminaCredo che lo leggerò
si... fai benissimo a leggerlo, te lo consiglio. Ti avverto però che non parla della shoah. A questo proposito visto che ricorrono i giorni della memoria sto leggendo "il tatuatore di Auschwitz. edito da Garzanti, e mi sta piacendo molto, a breve posterò la recensione.
RispondiElimina