Nonsololibri #7 - Inuyasha

NONSOLOLIBRI #7
INUYASHA 


Cover del primo volume

Titolo: Inuyasha
Autrice: Rumiko Takahashi
Volumi: 56
Casa editrice: Star Comics

Episodi: 193
Casa di produzione: Sunrise, Yomiuri TV

Sinossi
Kagome Higurashi è una ragazza giapponese come tante altre: esce con le amiche, si preoccupa per l'imminente ingresso alle scuole superiore e qualche volta tratta con sufficienza il nonno, proprietario del tempio shintoista in cui la ragazza vive assieme a lui, alla madre e al fratello minore.
La mattina del suo quindicesimo compleanno il fratello minore le chiede di aiutarlo a cercare il loro gatto, Buyo, che è entrato nel capanno in cui si trova l'antico pozzo mangiaossa; la ragazza accetta ma arrivata al pozzo viene trascinata al suo interno da una creatura mostruosa simile a un millepiedi gigantesco che desidera la Sfera dei quattro spiriti.
È l'inizio di una fantastica e al tempo stesso rischiosa avventura al fianco di Inuyasha, una creatura generata dall'unione tra un demone ed un essere umano.

Tre motivi per scoprire Inuyasha
Storia: qui qualcuno vorrà fucilarmi ma io lo dico senza paura: a me Inuyasha è piaciuto nella sua interezza, episodi filler dell'anime compresi. Poteva essere più breve? Certamente, ma a me non è dispiaciuto neanche per quei momenti meno "intensi" in cui la trama proseguiva ben poco. Se proprio dovessi citare una parte che mi è piaciuta meno... Per non fare spoiler dico che sì, sette è un numero con i suoi molteplici significati, ma anche quattro sarebbero bastati e avanzati.
Personaggi: i personaggi di questa serie restano impressi, nel bene o nel male. Io ho adorato molto la caratterizzazione data dalla Takahashi ai personaggi principali, che non si limitano ai soli Inuyasha e Kagome (ma che per non farvi spoiler non posso citare), perché è stata in grado di creare caratteri sfaccettati e profondi... Peccato che poi non siano mancati i personaggi macchiettistici, quelli che sì ti fanno ridere ma non donano molto all'economia della storia. Sia chiaro, qualche volta anche loro hanno modo di brillare, ma preferisco gli altri, in primis Inuyasha perché è quello più interessante ed approfondito tra i personaggi di spicco della serie (del resto il manga porta il suo nome per una ragione!). Tra tutti i principali c'è solo un personaggio che proprio non sopporto, la mia personalissima nemesi, l'incarnazione del personaggio fastidio, che sarà sì necessario per la trama ma non l'ho mai retto... o dovrei dire retta?
Opening & Ending: la cosa che più ho amato degli anime di Inuyasha sono le opening e le ending, ossia le sigle iniziali e finali. Noi avevamo (e abbiamo) Cristina D'Avena e Giorgio Vanni che hanno avuto per anni il monopolio delle sigle dei "cartoni animati", canzoni che restano confinate al solo ambito dei bambini e degli appassionati, ma in Giappone questi sono brani non sono così strettamente connessi all'anime di destinazione e vengono realizzate dagli artisti più svariati per un mercato decisamente più vasto. Non è un caso se alcuni versi di queste canzoni, tutte rigorosamente in giapponese, sono ancora impresse nella mia mente dopo tantissimi anni e se non sono in grado di dire quale sia la mia preferita tra le oltre quindici canzoni che hanno accompagnato il loro viaggio.


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