La ballata della città eterna - Luca Di Fulvio
Recensione
di Mysticmoon
Genere: storico
Editore: Rizzoli
Pagine: 640
Isbn:9788817153942
Chi segue questo blog da qualche tempo sapeva che questo momento sarebbe arrivato.
Credevate davvero che un libro di Luca Di Fulvio potesse essere pubblicato senza finire in tempo zero tra le mie grinfie?
Certo, ho impiegato decisamente più tempo del previsto per leggerlo perché in questi mesi ho avuto delle priorità, letterarie e non, ma questo giorno non poteva non arrivare.
Vorrei potervi dire che cercherò di essere il più seria possibile, evitando di partire con una prevedibile sviolinata nei confronti di quello che trovo essere ad oggi uno degli autori italiani più sottovalutati...
Certo, ho impiegato decisamente più tempo del previsto per leggerlo perché in questi mesi ho avuto delle priorità, letterarie e non, ma questo giorno non poteva non arrivare.
Vorrei potervi dire che cercherò di essere il più seria possibile, evitando di partire con una prevedibile sviolinata nei confronti di quello che trovo essere ad oggi uno degli autori italiani più sottovalutati...
Ma sarei ipocrita!
Luca Di Fulvio è un grandissimo autore riconosciuto a livello internazionale e qui in Italia si parla pochissimo di quelle perle che sono i suoi romanzi.
E sì, La ballata della città eterna non è un'eccezione perché è una meraviglia che quando ho potuto ho divorato in pochi giorni perché per scollarsi dalle pagine servirebbe un piede di porco.
E sì, La ballata della città eterna non è un'eccezione perché è una meraviglia che quando ho potuto ho divorato in pochi giorni perché per scollarsi dalle pagine servirebbe un piede di porco.
Buona parte della vicenda è ambientata a Roma in un lasso di tempo di pochi mesi, quelli che nel 1870 hanno portato lo Stato Pontificio a diventare parte integrante del Regno d'Italia.
Al centro della storia, come capita spesso nei romanzi dell'autore, ci sono due ragazzi, Pietro e Marta.
Al centro della storia, come capita spesso nei romanzi dell'autore, ci sono due ragazzi, Pietro e Marta.
Pietro cresce in un orfanotrofio del Regno d'Italia fino a quando, adolescente, viene adottato da una famiglia nobile poco prima che una tragedia si abbatta su quella casa e su coloro che vi vivono, costringendo il ragazzo ad una fuga in compagnia della sua madre adottiva, la Contessa.
Anche Marta non ha idea di chi siano le persone che l'hanno messa al mondo; cresciuta in un circo dall'ex domatore di cavalli Melo, la ragazza si avvicina quasi per caso a degli ideali che segneranno profondamente la sua esistenza.
Le esistenze dei due ragazzi si intrecceranno proprio in quella polveriera pronta ad esplodere che era la Città Eterna, teatro di lì a pochi mesi di un evento storico epocale.
Chi ha già letto alcune mie recensioni di romanzi dell'autore sarà ormai stanco, ma non posso mentire: Luca Di Fulvio è uno di quei narratori che ti trascinano nel libro e ti mettono davanti agli occhi una storia dai colori vividi che resta impressa nella mente e nel cuore.
Questo romanzo trasuda Storia da tutti i pori, è ricco di dettagli e pressoché sempre fedele alla realtà (per sua stessa ammissione l'autore si è preso qualche licenza "poetica" riguardo ad alcuni aspetti tecnici di un'attività svolta all'interno del romanzo per non tarpare le ali a questo personaggio), è scritto in maniera magistrale e, caratteristica che ho riscontrato anche in questa occasione, Luca Di Fulvio scrive in maniera tanto fluida e vivida che sembra quasi di guardare un film (e, avendo assistito ad una sua live su Instagram, non ho potuto fare a meno di associare la Contessa ad una magnifica attrice italiana😊).
Continuando a reiterare gli stessi meritatissimi complimenti già fatti in altre occasioni, non posso nascondere il fatto che ho trovato i personaggi di questo romanzo sono magistrali: ho preso una cotta praticamente per tutti loro.😅
Continuando a reiterare gli stessi meritatissimi complimenti già fatti in altre occasioni, non posso nascondere il fatto che ho trovato i personaggi di questo romanzo sono magistrali: ho preso una cotta praticamente per tutti loro.😅
Ovviamente un posto d'onore lo meritano i protagonisti Marta e Pietro, coraggiosa e determinata lei, un vero spirito libero lui, ma non ho potuto fare a meno di amare profondamente la Contessa, questa donna che nobile lo resta anche quando vive nell'indigenza, e Melo, con i suoi modi piuttosto spicci ma il cuore immenso... E poi c'è lui, il personaggio molto negativo che alla prima apparizione credevo
non mi sarebbe mai piaciuto e che alla fine del romanzo aveva trovato un posto nel mio cuore perché nonostante fosse una persona orrenda si dimostra essere migliore di quanto è.
L'unico che non mi è proprio piaciuto è il personaggio che non avrebbe dovuto piacermi, quindi direi che il suo lavoro l'ha fatto egregiamente.
Insomma, se non si fosse capito questa è l'ennesima recensione positiva come non mai ad un romanzo del mio autore italiano preferito: Luca Di Fulvio non mi delude mai e questo romanzo ha confermato la mia ottima opinione riguardo alla sua penna.
Insomma, se non si fosse capito questa è l'ennesima recensione positiva come non mai ad un romanzo del mio autore italiano preferito: Luca Di Fulvio non mi delude mai e questo romanzo ha confermato la mia ottima opinione riguardo alla sua penna.
La mia collega sappia che questo sarà il nuovo oggetto di spam selvaggio e disperatissimo in libreria mentre a voi lettori lascio il consiglio di leggere questo romanzo oppure La figlia della libertà oppure La gang dei sogni oppure La ragazza che toccava il cielo.
In sintesi... LEGGETE LUCA DI FULVIO!!!
In sintesi... LEGGETE LUCA DI FULVIO!!!
A volte penso che vorrei essere timido per potermi gustare l’imbarazzo di arrossire. Ecco, se fossi stato fabbricato timido questa recensione mi farebbe arrossire moltissimo. In compenso ho un sorriso spalancato da un orecchio all’altro che sembro Joker. Grazie. È stupendo quello che hai scritto. 🙏❤️
RispondiEliminaIniziamo dicendo che adesso sono io quella con il sorriso stampato in faccia a mo' di paresi facciale XD Riguardo alla recensione, ho semplicemente scritto la mia verità: ho amato questo romanzo e meritava una recensione lusinghiera. Grazie
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