Cinder - recensione di Mysticmoon


Cinder – Marissa Meyer
Recensione di Mysticmoon



Titolo: Cinder
Autore: Marissa Meyer
Genere: fantascienza
Editore: Mondadori
Pagine: 394
Isbn: 9788804616788


Trama
Il mondo non è più quello che conosciamo: oltre un secolo fa la Quarta Guerra Mondiale ha messo in ginocchio il pianeta, costringendo le sei grandi nazioni rimaste a stringere una solida alleanza per sopravvivere mentre la Luna, un tempo colonia terrestre, è diventata un regno autonomo in cui vivono persone in possesso del misterioso potere di manipolare la mente altrui piegandola al proprio volere e mostrando ciò che si desidera.
Cinder ha appena sedici anni e, per quanto sia considerata il miglior meccanico di Nuova Pechino, nessuno sarebbe disposto ad ammetterlo.
Rimasta vittima di un grave incidente quando era una bambina, Cinder ha pagato un prezzo ingente per la sua sopravvivenza: non solo ha perso tutto quello che aveva, ma è diventata una cyborg, un essere umano con degli impianti artificiali che le permettono di condurre una vita normale ma la rendono meno umana agli occhi della legge.
Discriminata dagli altri per le sue protesi e detestata nella sua stessa casa, Cinder ha solo due amiche: Iko, un’androide che a causa di un difetto ad un chip ha sviluppato una personalità, e Peony, la figlia minore dell’uomo che cinque anni prima l’ha adottata per morire poche settimane dopo a causa della letumosi.
L’esistenza di Cinder cambia per sempre il giorno in cui il principe ereditario Kaito, ignorando chi sia in realtà Cinder, si presenta alla bancarella che gestisce al mercato per sostenere economicamente la sua famiglia: l’erede al trono le chiede di riparare Nainsi, l’androide personale che l’ha assistito sin da quando era bambino.
Cinder accetta, ignara che quell’incontro cambierà completamente la sua esistenza.

Commento
Da qualche anno oltreoceano ha iniziato a diffondersi la moda di scrivere dei retelling di favole e fiabe famose e Cinder, primo volume della tetralogia delle Cronache Lunari, ne è un esempio.
Come intuiranno facilmente quelli che conoscono il titolo inglese di quella fiaba, Cinder è il retelling della storia di Cenerentola, ma non per questo il lettore si trova a leggere una storia banale e priva di emozionanti colpi di scena.
Protagonista assoluta di questo primo volume è Cinder, una cyborg cittadina del Commonwealth Orientale la cui vita ha preso una svolta improvvisa quando, in base a quanto le è stato raccontato, il librante sul quale viaggiava insieme ai suoi genitori ha avuto un grave incidente nel quale Cinder ha perso i suoi genitori, ogni suo ricordo e circa un terzo del suo corpo, costringendo i medici a impiantarle diverse protesi per sopravvivere ed avere una vita normale, un prezzo che Cinder paga ogni giorno lavorando per Adri, la moglie dell’uomo che a undici anni le ha offerto una casa e una famiglia e che purtroppo è stato ucciso dalla letumosi, la peste altamente contagiosa che da oltre un decennio miete migliaia di vittime all’anno e ha raggiunto ogni angolo del regno, arrivando ad infettare persino l’imperatore Rikan del Commonwealth Orientale alias il padre del principe ereditario Kaito.
Nelle circa quattrocento pagine che compongono questo volume Cinder dovrà fare i conti con una inarrestabile catena di eventi che finiranno per cambiare in maniera radicale tutta la sua esistenza, imprimendole una direzione completamente inaspettata e costringendola a vivere momenti piuttosto dolorosi.
Consigliata agli amanti del fantasy ma anche a quelli della fantascienza (per quanto in questo primo volume non ve ne sia molta), Cinder è un ottimo punto di partenza dal quale nei volumi successivi si dipana una storia di politica, amore e tradimenti che sapranno conquistare anche i palati più delicati.
Prima di chiudere con questa recensione vorrei ringraziare la Mondadori per aver deciso di ascoltare i fan quando, un paio d’anni fa, lanciarono e firmarono una petizione per vedere tradotta in italiano la conclusione di questa meravigliosa serie… se poi fosse così gentile da regalare ai fan anche la traduzione delle novelle contenute in Stars Above, del prequel Fairest e magari anche delle due graphic novel della serie Wires and Nerve sarebbe il massimo.

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