Odioamore - Recensione di Giorgia Wasp


Odioamore – Penelope Ward
Recensione di Giorgia Wasp


Titolo: Odioamore
Autore: Penelope Ward
Genere: romanzo rosa
Editore:  Newton
Pagine:309
Isbn: 9788822715425


Amelia scopre dopo la morte di sua nonna che le è stata lasciata in eredità una casa su una piccola isoletta, la casa della sua infanzia. Peccato che la proprietà sia da dividere con Justin, il suo ex vicino di casa che sua nonna ha allevato come se fosse suo figlio.
Il rapporto tra i due non è idilliaco, infatti dopo la partenza improvvisa di Amelia durante l’adolescenza, i due non si sono mai più parlati.

«Non ti ho mai odiato. Anche volendo, non ci sarei riuscito. E credimi, ci ho provato»

Justin prova un forte sentimento di rabbia nei confronti di Amelia; anche lei, come il resto della sua famiglia, lo ha abbandonato appena ha potuto. Di conseguenza è intenzionato a rendere la vita di Amelia difficile, mentre lei vorrebbe cercare una riconciliazione e ritrovare l’amicizia perduta.

“Se ami qualcuno, lascialo andare. Se torna, sarà per sempre tuo. Se non torna, non lo è mai stato”.


Ovviamente tutte le loro aspettative vanno in fumo non appena si incontrano, Amelia capisce di non aver mai superato l’amore che provava nei suoi confronti mentre Justin si ritrova suo malgrado a riflettere sull’amicizia perduta.

«L’ultima canzone è per tutti quelli che hanno avuto un amico o un’amica che li ha fatti uscire di testa. Una persona che gli è entrata dentro e li è rimasta, anche quando non era fisicamente presente…. Con le idee così confuse da farti impazzire. Se sapete di cosa sto parlando, questa canzone  è per voi»

Un romanzo leggero, scorrevole e senza pretese adatto a chi ha voglia di distrarsi e passare un pomeriggio spensierato tra le pagine di un libro.
Alcune scene potrebbero sembrare ripetitive, come ad esempio l’irrefrenabile impulso di Justin nel prendere a pugni il sacco da boxe ogni qual volta Amelia esce con qualcuno, nel senso, esisterà pure un altro modo per sfogarsi?
Altre scene invece, seppur al limite dell’inverosimile, come ad esempio la mania di Justin di macchiare il proprio caffè mattutino con il latte materno, rendono almeno il racconto meno scontato.  

2 commenti:

  1. ma il caffè era macchiato caldo o macchiato freddo?

    M.

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  2. Spero vivamente che almeno fosse macchiato caldo XD

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