Royals - Recensione di Mysticmoon


Royals – Rachel Hawkins
Recensione di Mysticmoon

Titolo: Royals
Autore: Rachel Hawkins
Genere: young adult romantico
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 320
ISBN: 9788822724168

Daisy Winters è una sedicenne apparentemente banale: vive in Florida con i genitori, non ha un ottimo rapporto con la sorella maggiore e dopo la scuola lavora part-time in un supermercato.
Tutto sarebbe perfettamente comune se non fosse per un piccolissimo dettaglio: sua sorella Elllie è la fidanzata dell’erede al trono di Scozia e dopo le nozze entrerà a far parte della famiglia reale.
Daisy vorrebbe evitare qualsiasi coinvolgimento ma quando la stampa inizia ad interessarsi a lei sua sorella decide di farle passare l’estate in Scozia al fine di preparare la riluttante adolescente a prendere il suo posto in un mondo molto diverso dal suo, conoscendo lo scapestrato fratello minore del futuro cognato ed i suoi amici.

Tutti i lettori sono consapevoli che solo alcuni libri saranno in grado di parlare al loro cuore mentre tanti altri finiranno nel gruppo degli altri.
I libri della tetralogia Prodigium, forse perché li ho letti quando ero già fuori target, non mi hanno fatta gridare al caso letterario ma da anni covo la speranza che l'autrice decida di riprendere in mano quell'universo per scrivere un seguito di Magico, romanzo spin-off della trilogia che personalmente ho trovato avere il potenziale per dare vita a una serie di libri tutta sua.
In virtù di questo ricordo, quando ho scoperto che Royals sarebbe arrivato in libreria mi sono fiondata a bloccarne una copia nonostante il genere romantico non sia esattamente il mio preferito.
Alla fine della lettura di questo romanzo sono decisamente combattuta: essendo un libro leggero che effettivamente si è rivelato tale non dovrei essere irritata se questa storia è risultata essere poco profonda e a tratti scontata... ma lo sono, perché questo è il tipico esempio di un libro con delle ottime premesse che a livello pratico si rivela essere deludente.
Personalmente non ho trovato particolarmente fastidioso il fatto che la trama sia davvero molto prevedibile, quanto piuttosto i personaggi che si dibattono stancamente tra le pagine, poco accattivanti e altrettanto approfonditi, mettendo sulla brace tanta carne per poi lasciarla lì.
Sin dalla dedica del romanzo era chiaro a quale famiglia si sarebbe ispirata l’autrice per strutturare i personaggi europei del romanzo, ma quando sono andata a leggere la storia ho compreso che Rachel Hawkins ha davvero usato alcuni membri della famiglia reale come scheletro per i suoi, donando loro non solo la connotazione caratteriale ufficiale degli “originali” ma anche alcuni dei tratti somatici (sfido CHIUNQUE a non riconoscere chi è stato la base del principe Sebastian), cosa che personalmente non ho gradito particolarmente solo perché è stata una scelta fin troppo smaccata ma alla quale ho badato solo alla loro apparizione per poi evitare di pensarci, anche perché una delle promesse mancate di questo romanzo riguarda proprio alcuni di questi personaggi, che nonostante vengano presentati in un determinato modo si rivelano essere tutto fumo e niente arrosto; probabilmente l’autrice non avrà voluto rischiare, ma il risultato è che si perdono diverse buone occasioni sia di dare spessore a questi personaggi sia di vivacizzare la storia.
Mentre ho trovato qualcosa da ridire riguardo ad alcuni personaggi secondari, lo stesso non posso fare con Daisy, protagonista e voce narrante della storia, un’adolescente americana ironica e pungente, in eterna rotta di collisione con la perfettissima e bellissima sorella maggiore che dal suo punto di vista è la persona che le sta rovinando la vita; lei è semplicemente una ragazza come tante altre.
Personalmente uno dei grandi difetti di questo romanzo è che spesso gli elementi che permettono alla trama di avanzare sono quantomeno improbabili, in primis le motivazioni che spingono Ellie a costringere la sorella a passare l’estate con lei, una scelta che ha degli indiscutibili pro ma anche dei contro di dimensioni talmente colossali che li vedrebbe persino un cieco!
La presenza di dettagli poco curati, combinatasi a questi momenti in cui la trama prosegue in un determinato modo secondo l’universale principio del “perché sì”, peggiora ancora di più una situazione che è già abbastanza perniciosa, rendendo questo romanzo una lettura sì molto leggera ma a tratti fastidiosa, un romanzo che si salva principalmente grazie alla parte finale, che se da una parte è decisamente poco originale dall’altra funziona abbastanza bene e permette alla storia di chiudersi in maniera quantomeno piacevole.
Nel 2019 è prevista negli Stati Uniti la pubblicazione di un romanzo che ha come protagonista uno dei personaggi secondari di questo romanzo e, se da una parte sono interessata a vedere come l’autrice svilupperà questa storia, dall’altra questo romanzo è stata una tale delusione che, in caso venga pubblicato in Italia, molto probabilmente opterò per l’edizione digitale.
La mia opinione su Royals non è particolarmente positiva: nel libro sono presenti molte buone idee ben sfruttate e la protagonista è valida, ma sono presenti anche troppi elementi sono sembrati gettati lì solo per fare massa, senza essere sviluppati.
Peccato.

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