Il risveglio del lupo - Recensione di Giorgia Wasp


Il risveglio del lupo – Barbara Repetto
Recensione di Giorgia Wasp

Titolo: Il risveglio del lupo, Il viaggio del Drago e del Lupo Libro I
Autore: Giorgia Wasp
Genere: Fantasy
Serie: 1° volume del Ciclo dei Guerrieri del Sole
Editore:  Lettere Animate
Pagine: 240
Isbn: 9788871123356


Cederik, figlio del re di Kien, assiste alla morte di tutta la sua gente per mano di misteriosi nemici.
Dopo esser stato fatto prigioniero da un mercante di schiavi viene venduto ad un misterioso cavaliere, Sir Nemo.
Inizia così il suo viaggio.

Il colore rosso… il colore rosso è ovunque, in ogni dove…
Il rosso copre tutto, ogni cosa…
Rosso come il fuoco, rosso come il sangue: ci sono sangue e fuoco in ogni dove.

Ho apprezzato molto che l’autrice abbia inserito, all’inizio del romanzo, la cartina del mondo da lei ideato; apprezzo molto chi con impegno inserisce piccoli particolari che danno più spessore al romanzo, e diciamocelo francamente sono un’amante delle cartine di mondi fantasy.
Potete immaginare quindi la mia sorpresa quando, una volta iniziato il libro e via via proseguendo la lettura, mi sia accorta dell’inutilità di questa mappa.
Tutto il romanzo, e non sto esagerando, si svolge nel boschi.
Volete qualche indizio in più? Bhè mi dispiace ma non posso darlo; non ci sono punti che permettono al lettore di orientarsi, non ci sono descrizioni che riescano a contestualizzare il luogo della narrazione, se non un generico “girovagare per i boschi”. Un’unica volta vengono catturati e portati nella civiltà (se così si può dire) e non viene minimamente menzionato il posto, con uno stratagemma i personaggi spiegano il perché dell’assenza di vessilli riconoscibili, e via di nuovo nei boschi.
Poi aggiungerei, solo perché sono una persona molto puntigliosa, nella mappa non si riescono neanche a vedere tutte queste foreste in grado di ospitare un viaggio lungo anni.
Per quanto riguarda la narrazione, questa è in prima persona al presente. Voglio fare una piccola premessa, questo credo che sia uno dei pochi romanzi in cui ho odiato con tutta me stessa il protagonista. Durante tutto il romanzo, forse fatta salva l’ultima parte, si è lamentato sempre della sua condizione. Se dovessi descrivere Cederik con una parola lo definirei come LAMENTOSO.  
Altro protagonista di questo romanzo è Sir Nemo, salvatore di Cederik e cavaliere errante. Scusate la presentazione minimal, ma di lui non ci è dato di sapere altro.
Per quanto riguarda la storia di Cedrik prima di diventare il servo di Sir Nemo resta alquanto oscura: di nobili origini perde tutta la sua gente, compresa la madre, per mano di qualcuno di cui non c’è dato di sapere. Non si capisce come venga fatto prigioniero e reso schiavo dal mercante. Non si capisce neanche il collegamento con il Lupo, vessillo di famiglia, e la bestia interiore che riaffiora durante le scaramucce con i banditi.
Questi punti oscuri mi lasciano alquanto perplessa, probabilmente verranno analizzati nei romanzi successivi, ma delle anticipazioni sarebbero state gradite dalla sottoscritta.
Per quanto riguarda la scrittura devo complimentarmi con l’autrice, utilizza un lessico ricercato ed adatto all’ambientazione; forse proprio per questo quando mi sono imbattuta in due/tre errori grammaticali ci sono rimasta di stucco, me lo sarei aspettato da altri autori auto-pubblicati ma non da lei.
Sono convinta che il meglio arriverà con i romanzi successivi, in quanto questo è stato un pochino lento e ripetitivo, essendoci dei punti ancora oscuri che devono essere svelati.

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