Segnalazione #18 - Chissà se al Liga fischiarono le orecchie

SEGNALAZIONE #18
CHISSÀ SE AL LIGA FISCHIANO LE ORECCHIE


TITOLO: Chissà se al Liga fischiarono le orecchie – cronache di un Liceo Classico
AUTORE: Anna Pasquini
GENERE: racconto lungo
NUMERO DI PAGINE:72
EDITORE: Argento Vivo Edizioni
DATA DI PUBBLICAZIONE:
PREZZO: 8,50 euro
ISBN: 978-88-32106-37-4
ATTENZIONE: Il libro è acquistabile in pre-ordine fino al 27 Settembre sul sito www.argentovivoedizioni.it con il 15% di sconto. Disponibile anche sui principali store online.

SINOSSI

Roma, anni Novanta. In un piccolo Liceo Classico di periferia, accompagniamo una classe, la Quarta D, dal primo anno alla Maturità. Accadimenti che si susseguono e si intrecciano in un caleidoscopio di immagini colorate, talvolta sbiadite, altre accese. Scritte infami sui muri, traduzioni bislacche dal latino, Kurt Cobain che si spara in bocca, amori non corrisposti, professori esigenti e severi e poi uno studente che si lancia nel vuoto. E quella domanda, eco perenne che non cessa: di chi la colpa?

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“Chissà se al Liga fischiarono le orecchie – cronache di un Liceo Classico” è un racconto lungo (settanta pagine) che affronta la delicata e complessa fase dell’adolescenza in un momento storico, gli anni Novanta, in cui la società non è ancora assorbita dai diktat dei Social Network e i cellulari vecchio stile, ingombranti e “antennuti”, fanno timidamente la loro comparsa, con l’unica funzione – oggi diremmo obsoleta - di effettuare e ricevere chiamate. Accompagniamo Angela, l’io narrante, nei cinque anni di Superiori, dal quarto ginnasio alla Maturità, assistentdo a vicende che talvolta indignano altre divertono, ma sempre fanno riflettere.

Il suicidio del front man dei Nirvana, Kurt Cobain, proprio all’apice del successo, getta una cupa malinconia nelle giornate del fratello maggiore di Angela, che a sua volta assiste inerte a quel dolore senza comprenderlo fino in fondo, ma che a ben vedere è sensato nell’ottica in cui la musica non è solo una marginale colonna sonora, ma efficiente veoicolo atto a trasmettere quelle emozioni e sofferenze proprie di chiunque.

A catturare particolarmente l’attenzione di Angela, la figura della nuova professoressa di Lettere che appare in Quinto Ginnasio – il secondo anno - e poi in Terzo, l’ultimo anno, quello della Maturità.

Verso la docente, che inizialmente guarda con sospetto e insofferenza, Angela prova poi una stima sincera e appassionata. La professoressa è molto colta e ha un modo di insegnare unico, coinvolgente e originale, ma con il tempo qualcosa si crepa. C’è qualcosa in quella professoressa che non convince la ragazza fino in fondo. Allora, accanto al piacere di approfondire certi temi cari come la sofferenza dell’animo umano, la rincorsa ai grandi ideali, e l’autonomia di pensiero sganciata da qualsivoglia contesto, ecco il fastidio per l’eccessiva invadenza nelle vite dei suoi alunni o per quell’anelito a voler apparire “amica” a tutti i costi, svincolando i sempiterni ruoli che una scuola dovrebbe imporre.

Il lancio nel vuoto di un suo studente, problematico e spesso assente, segnerà definitivamente quella crepa, facendo sorgere nuove perplessità e consapevolezze.

BIOGRAFIA  

Anna Pasquini nasce nel 1979 a Roma, dove vive e lavora come Assistente Personale del CEO di un'industria spaziale. Diplomata al Liceo Classico, ha coltivato molte passioni e svolto vari lavori prima dell’attuale. Ha vissuto due mesi in Giappone e un anno negli Stati Uniti. Dal 2017 ha partecipato a molti concorsi letterari nazionali, ottenendo discreti risultati. Ha pubblicato le antologie "Quando andavo in bicicletta – Racconti in ordine sparso" (2018, Akkuaria); "Fotografie scomposte" (2018, Antipodes); "Misticanza" (2019, Pav Edizioni). "Chissa se al Liga fischiarono le orecchie" è il suo primo racconto lungo.

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