Zoo - Recensione di Giorgia Wasp


Zoo – Paola Barbato
Recensione di Giorgia Wasp

Titolo: Zoo
Autore: Paola Barbato
Genere: Thriller
Editore:  Piemme
Pagine: 435
Isbn: 9788856670288


Gabbie, sbarre, paglia, legno, luce soffusa.
Anna, una brillante donna in carriera, si sveglia rinchiusa in una gabbia; di fronte a lei altre persone, nude, si aggirano nel loro piccolo spazio fatto di sbarre e legno.
Perché Anna si trova rinchiusa in una gabbia? Cosa le sta succedendo?

Questo thriller ha il pregio di permettere al lettore di affrontare questo viaggio insieme alla protagonista, che ignara di tutto si ritrova, senza conoscerne le motivazioni, rinchiusa in una gabbia come un animale da circo.
Le varie gabbie contengono delle persone che rappresentano diversi animali alcuni immediatamente intuibili, altri rimarranno un mistero all’interno del libro.
Anna, la protagonista, è l’ultima arrivata colei che ha preso il posto di Mino, personaggio misterioso che accompagnerà il lettore in tutta la storia. Dovrà imparare, sulla propria pelle, le diverse regole che vigono all’interno dello zoo. Pian piano, in base alla rotazione settimanale, imparerà a conoscere le diverse persone che popolano i carrozzoni e capirà che alcune di queste sono meglio di altre.
Anna avrà il pregio di non sottomettersi, di non lasciare passivamente all’abitudine di prendere il sopravvento, ma si ribellerà sempre con piccoli atti che metteranno in chiaro che la IENA non si sottomette.
Colui che è l’artefice di tutto rimarrà un mistero nascosto nell’ombra, una persona che condizionerà le scelte degli “animali” senza mai influirle direttamente. Una presenza inquietante che si aggira di notte tra di loro punendo coloro che non rispettano le regole ma al contempo si prenderà cura di chi ne ha bisogno.
Sono tutti soli, tranne le scimmie, ognuno ha la propria gabbia che viene posizionata in modo strategico rispetto agli altri: sul lato lungo, sul lato corto oppure la peggiore nel punto cieco di fronte al muro.
Un thriller psicologico che porterà la protagonista ad affrontare le peggiori paure dell’uomo: la solitudine, il buio e soprattutto la mancanza di fiducia nei confronti degli altri perché uno di loro potrebbe essere il carceriere.


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