Uno
di noi sta mentendo – Karen McManus
Recensione
di Mysticmoon
Titolo:
Uno di noi sta mentendo
Autore:
Karen McManus
Genere:
giallo
Editore: Mondadori
Pagine: 348
Isbn: 9788804685753
Bronwyn
Rojas è una ragazza di origini colombiane che punta ad entrare in una delle
università della Ivy League (ossia le otto università private più prestigiose
degli Stati Uniti) grazie alla sua altissima media scolastica.
Adelaide
Prentiss, detta Addy, è la fidanzata di uno dei ragazzi più popolari della
scuola ma non è celebre per il suo acume intellettuale.
Simon
Kelleher è l’outsider della scuola, un ragazzo brillante che tutti gli altri
evitano perché diverso dal gruppo.
Cooper
Clay è un ragazzo praticamente perfetto, quello che qualsiasi genitore vorrebbe
come figlio, nonché una stella emergente del baseball.
Nathaniel
Macauley è il classico bad boy con alle spalle una famiglia disastrata e dei
precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti.
I
ragazzi non hanno molto in comune e, fatta eccezione per Addy e Cooper in
quanto parte della stessa cerchia di persone, non si frequentano, eppure tutti
e cinque si trovano in punizione per aver portato il cellulare in classe
durante la lezione del professor Avery.
Sembra
in tutto e per tutto una classica ora di punizione, con tanto di compito da
portare a termine per riflettere sul proprio errore, tuttavia pochi minuti dopo
l’inizio succede l’imprevedibile: Simon ha un malore e, nonostante il pronto
intervento dei paramedici, il ragazzo muore.
Inizialmente
si pensa che il suo decesso sia accidentale, tuttavia il sospetto inizia a
serpeggiare rapidamente tra i corridoi: Simon era il creatore di Senti Questa,
una app molto nota tra gli studenti della Bayview High School in quanto fonte
assai attendibile di pettegolezzi, ed il caso vuole che i segreti che Simon
stava per divulgare riguardavano proprio Bronwyn, Addy, Nate e Cooper,
rendendoli automaticamente i principali sospettati per il suo omicidio.
Per
quanto sia indirizzato ad un pubblico giovane One of us is lying (titolo
originale del romanzo) è stato uno dei successi editoriali dello scorso anno,
molto apprezzato anche tra quelli che non sono più dei ragazzini.
Personalmente
è stato proprio questo successo a spingermi tra le pagine di questo giallo e
devo ammettere che, per quanto non si tratti di una lettura imprescindibile, il
successo che ha ottenuto non è affatto immeritato.
Uno
di noi sta mentendo è un romanzo molto blando sia dal punto di vista dello
stile dell’autrice, coinvolgente ma oggettivamente piuttosto basico e con uno
svolgimento “a blocchi” abbastanza cadenzato, sia dal punto di vista dei
contenuti, quindi anche la persona più impressionabile può leggerlo senza alcun
timore di trovarsi davanti scene truculente.
Il
bello di questo romanzo è rintracciabile nei personaggi e, soprattutto, nel
colpevole.
Bronwyn,
Cooper, Addy e Nate sono quattro adolescenti comuni e come tali hanno dei
segreti e dei complessi, caratteristiche che combinati ai loro pregi e difetti
creano una personalità piuttosto sfaccettata ed unica per ognuno di loro, ed il
fatto che anche alcuni personaggi secondari siano costruiti abbastanza bene
contribuisce a farmi avere una buona opinione del romanzo.
Riguardo
al colpevole vi chiedo perdono in anticipo per il pensiero contorto che sto per
esprimere: il colpevole della morte di Simon è stato inaspettato ma da un certo
punto di vista l’ho capito dal primo momento, e questa ambivalenza è stata
davvero una mossa molto intelligente da parte dell’autrice perché porta a
sospettare di tutti e al tempo stesso di nessuno, confondendo il lettore a un
punto tale che arrivato alla grande rivelazione sentendo che si ha ragione ma
senza poterlo accettare. L’unica pecca di questo colpo di scena finale è che
risulta poco plausibile ad una mente totalmente razionale, cosa che
tecnicamente il soggetto in questione non è ma nonostante tutto suona stonato,
almeno a mio parere.
Insomma,
Uno di noi sta mentendo è un giallo godibile e molto leggero al quale può
approcciarsi chiunque non disdegni una compagine di protagonisti adolescenti e
una narrazione a più voci.
Nessun commento:
Posta un commento