La
ladra di neve – Danielle Paige
Recensione di Giorgia Wasp
Titolo:
La Ladra di Neve
Autore:
Danielle Paige
Genere:
Fantasy
Serie:
1° volume della serie Stealing Snow
Editore: De Agostini
Pagine: 437
Isbn: 9788851149628
Snow
si trova da anni rinchiusa in un ospedale psichiatrico, da quando ha provato ad
attraversare uno specchio finendo all’ospedale. Ciò che rende il suo soggiorno
meno spiacevole è la presenza di Bale, anche lui ricoverato dopo aver dato
fuoco alla propria abitazione.
E poi Bale fu imbottito di farmaci. Toccò anche a me, dopo che
mi impediranno di vederlo. Al Whittaker era il protocollo standard per chi non
si liberava mai dei suoi amici immaginarli, per chi dava la caccia ai sogni e
per chi viaggiava nel tempo.
Tutto
scorre tranquillo all’istituto fin quando una sera Bale non verrà rapito da un
essere misterioso. Snow deciderà così di partire alla ricerca del suo ragazzo e
per farlo sceglierà di entrare in un nuovo mondo, il mondo che da sempre ha
infestato i suoi sogni.
«Quando lei ti aiuta, contrai un debito nei suoi confronti.
Vorrei solo sapere se a pagarlo saremo tutti quanti».
Qui
conoscerà diverse persone che cercheranno di aiutarla nella sua missione,
ovviamente ognuno per raggiungere i propri scopi.
«E infatti non ti credo. Non so nemmeno chi sei! Voi nascondete
i vostri veri volti. Che razza di vita è? Non voglio nascondere le mie
cicatrici. Vorrei non avere la magia, e preferisco ballare con i piedi per
terra! Non voglio vivere in un sogno… voglio vivere e basta! Come una persona
normale. E voglio provare sensazioni vere.»
La
narrazione a volte presenta delle incertezze, che rendono difficoltosa la
lettura, soprattutto nella caratterizzazione del contesto. Infatti alcune
scene, anche abbastanza importanti, sono descritte molto velocemente e rendono faticoso
per il lettore capire la dinamica nella quale si svolge l’evento.
Nonostante
sia un fantasy soprattutto per ragazzi, la storia è molto carina e riesce a
coinvolgere il lettore.
La
scrittura è ancora acerba, o quantomeno l’uso del registro linguistico è sempre
il medesimo; i dialoghi sono a volte ripetitivi e monotoni, spesso si scade in
cliché classici che fanno sorridere il lettore (ad esempio il ragazzo di turno
che non si sa bene per quale motivo si innamora sempre della protagonista).
I
personaggi sono abbastanza ben descritti, avrei approfondito maggiormente
qualche personaggio secondario come ad esempio la Strega del Fiume, Kai, Gerde
e anche le ladre.
Il
personaggio che mi è parso più interessante è sicuramente Jagger che con i suoi
doppi sensi riesce a mantenere un’aura di mistero che rende più intrigante il
romanzo.
Nonostante
i difetti questo è un libro che scorre velocemente, soprattutto perché privo di
pretese, sicuramente riuscirà a coinvolgere maggiormente un pubblico più
giovane.
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