Fidanzati
dell’inverno – Christelle Dabos
Recensione
di Giorgia Wasp
Titolo:
Fidanzati dell’invero
Autore:
Christelle Dabos
Genere:
fantasy
Serie:
1° volume della serie “L’attraversaspecchi”
Editore: E/o
Pagine: 512
Isbn: 9788866329459
A Dio invece piaceva un sacco. Quand’era contento scriveva.
Quand’era arrabbiato scriveva. E un giorno in cui era di pessimo umore ha
commesso un’enorme sciocchezza.
Ha fatto a pezzi il mondo.
Ofelia
non chiede altro alla vita se non lavorare nel proprio museo e passare le
giornate con il vecchio prozio nell’archivio di Anima, peccato che sua madre
abbia altre aspettative per la figlia come ad esempio un matrimonio con un
illustre personaggio del Polo.
Così
la piccola bibliotecaria sarà costretta a lasciare tutto ciò che ama al mondo
per seguire un perfetto sconosciuto che si rivelerà essere una persona
apparentemente senza un briciolo d’amore.
«Sei la persona più forte della famiglia, piccola. Dimentica
quello che ti ho detto l’ultima volta. Prevedo che la volontà di tuo marito si
infrangerà contro la tua».
Ofelia
si ritroverà presto in un mondo dove non comprenderà le regole basilari che
ruotano introno alla società e dove ogni scoperta sarà fonte contemporaneamente
di stupore e sconcerto.
Vide le mascelle di Thorn contrarsi nello specchio. Proprio lui,
che sembrava non dare importanza all’opinione degli altri, sembrava umiliato.
«Avevo predetto che non avreste superato l’inverno e mi avete
smentito. Mi giudicate inadatto a offrirvi un giorno una vita decente.
Permettete che anch’io superi le mie prove».
Il
libro “Fidanzati dell’inverno” mi ha completamente rapita, sono pochi i libri
capaci di togliermi ore di sonno (sono una vera e propria dormigliona), ma
questo mi ha fatto fare le ore piccole, ogni volta che dicevo “al prossimo
capitolo vado a dormire” continuavo a sfogliare le pagine, dove ogni scena
necessitava della mia assoluta concentrazione.
Ho
adorato ogni singola sillaba di questo romanzo, dalla caratterizzazione dei
personaggi, alla descrizione dei diversi mondi fino ad arrivare alla
rappresentazione di ogni illusione che veniva realizzata.
Nel
libro assistiamo a molteplici cambiamenti evolutivi dei personaggi che rendono
la narrazione più dinamica e interessane agli occhi del lettore:
Ofelia,
la protagonista, da ragazza di provincia che è sempre stata protetta dalla sua
famiglia e dal suo lavoro, che la isolava da tutto e da tutti, si ritroverà
improvvisamente in un mondo dove ogni singola informazione ha un prezzo ed
imparerà a proprie spese di non fidarsi di nessuno.
Thorn
è sicuramente un personaggio ambivalente, già dalla descrizione fisica si
intuisce la spigolosità del suo animo ma nonostante tutto si inizierà a capire,
da semplici e coincise frasi, che ha a cuore la salute di Ofelia, solo per poi
rimettere in discussione tutto.
Berenlide
la zia di Thorn e protettrice di Ofelia, mostrerà nel romanzo sia la sua forza
in quanto donna di corte, sia la sua fragilità che la renderà, almeno
nell’ultima parte del libro, più umana agli occhi del lettore.
La
caratterizzazione del mondo porta il lettore in luoghi fantastici, dove la
terra ha smesso di esistere come pianeta unitario per trasformarsi in piccole
Arche che gravitano intorno ad un nucleo centrale; ogni Arca ha poteri
particolari che contraddistinguono i propri abitanti, Ofelia ad esempio è una
lettrice (legge a ritroso la storia degli oggetti inanimati e i ricordi dei
loro proprietari) ma anche un attraversaspecchi, in grado di viaggiare per
piccole distanze attraverso uno specchio.
Queste
abilità, più o meno potenti ed importanti, determinano al Polo la
stratificazione sociale e l’ammissione alla corte di Fauk.
«No, madama, sono davvero molto goffa. Un incidente di specchio,
quando avevo tredici anni… sono rimasta incastrata in due luoghi nello stesso
tempo e da quel giorno il corpo non mi ubbidisce più altrettanto fedelmente».
Ofelia
dovrà viaggiare da un’Arca fatta interamente di parentele, dove ognuno ha la
medesima discendenza e non ci sono distinzioni di alcun genere (salvo per le
matriarche) ad una dove la scalata al potere è l’unica cosa che conta, dove
intere famiglie vengono sterminate perché ritenute pericolose, o hanno perso i
favori della corte.
Questo
libro è sicuramente uno dei migliori fantasy che abbia letto negli ultimi anni
da autori emergenti.
bella recensione anche se, preferendo più la primavera, eviterei di fidanzarmi con l'inverno.
RispondiEliminap.s. I funghetti in foto per caso sono commestibili?
M.
XD no i funghetti in verità sono dei temperini con la gomma (ovvero il cappuccio del fungo)
EliminaCiaoooooo! PERCHE’ HO ASPETTATO COSI’ TANTO A LEGGERE QUESTO LIBROOO ( qui la mia recensione )! Bellissimo, splendido, con una trama fenomenale e una protagonista meravigliosa. Poi lei e Thorn faranno faville nei prossimi libri, sicuro.
RispondiEliminaNon vedo l’ora di continuare la serie e consiglierei assolutamente a chiunque di iniziarla *^*.
Un abbraccio, Rainy