Eleanor Oliphant sta benissimo - Recensione di Giorgia Wasp


Eleanor Oliphant sta benissimo – Gail Honeyman
Recensione di Giorgia Wasp



Titolo: Eleanor Oliphant sta benissimo
Autore: Gail Honeyman
Genere: Romanzo
Editore:  Garzanti
Pagine: 344
Isbn: 9788811672364

Con Botta e Risposta di Federica Monduzzi (QUI PER IL BOTTA E RISPOSTA)


Eleanor è una ragazza particolare, ama la sua routine e non sente il bisogno di interagire con il mondo se non per motivate e necessarie esigenze.

Quest’anno nessuno è stato a casa mia, a parte qualche venditore professionale di servizi, ma di mia spontanea volontà non ho invitato alcun essere umano a varcare la soglia, tranne che per leggere i contatori. Pensate che sia impossibile? E invece è vero. Io esisto, no? A volte ho la sensazione di non trovarmi qui e di essere un frammento della mia immaginazione.

Il suo mondo cambierà improvvisamente quando due diversi fattori sconvolgeranno la sua vita: la conoscenza di Raymond e l’incontro con la persona che essa stessa riterrà la migliore per la costruzione di un rapporto.

Avevo i dorsi delle mani tatuati d’inchiostro nero, il suo nome ripetuto più volte, scritto all’interno di cuoricini, cosicché restava a malapena un centimetro quadrato di pelle intonsa.

Il romanzo scritto in prima persona riesce egregiamente a far immergere il lettore nella mente della protagonista, nel suo modo particolare, che va oltre ogni schema sociale, di guardare il mondo.
Il lettore non ha immediatamente tutte le informazioni necessarie per imparare a decifrare il perché Eleanor sia in quel modo, ma poco a poco andando avanti con la lettura verrà alla luce il suo passato.

Sul mio cuore ci sono cicatrici altrettanto spesse e deturpanti di quelle che ho in viso. So che ci sono. Spero che resti un po’ di tessuto integro, una chiazza attraverso la quale l’amore possa penetrare e defluire. Lo spero.

I temi trattati in questo libro sono diversi:
-         la solitudine umana: a volte proviamo a convincerci di stare bene da soli, che noi ci bastiamo, che non servono gli altri per essere felici; ma è assolutamente falso in quanto quella non è vita ma un semplice esistere.
-         gli abusi: parliamo di vessazioni fisiche e mentali che i minori sono costretti a subire e che ne condizionano la crescita. Eleanor in questo caso ne è un esempio lampante, infatti gli insegnamenti materni ne condizioneranno la vita destabilizzandola.
-         La speranza: questo è sicuramente il tema che mi è piaciuto maggiormente, nonostante le paranoie della protagonista, le sue ossessioni, il suo essere anti- sociale, riesce a trovare degli amici che riescono ad accettarla nonostante tutti i suoi difetti mostrandole un modo diverso di vivere.
-         Infine questo libro mi ha dato modo di riflettere molto su un aspetto in particolare: la superficialità con la quale giudichiamo il prossimo senza conoscerne la sua storia.
La vita di Eleanor è una vita statica, fatta di certezze derivanti dal suo modo di scandire la vita con gesti sempre uguali. La conoscenza di Raymond, che con la sua perseveranza riuscirà a farsi accettare, e Sammy, l’anziano signore, di fatto le mostreranno una vita alternativa fatta di amore e comprensione che le permetteranno di iniziare a provare finalmente sentimenti che da troppo tempo aveva cercato di sopire.
Il personaggio che mi ha destabilizzato di più è stata la figura materna, anche se solamente accennata è sempre stata presente nel racconto, influenzando la protagonista.

«ah, sull’altra guancia hai ancora spazio per altre ferite, non è vero? Porgi l’altra guancia alla mamma, Eleanor, da brava».

Questo è un romanzo molto interessante che consiglio soprattutto a coloro che vogliono leggere qualcosa di diverso.


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