Giacomo
Casanova – Matteo Strukul
Recensione
di Giorgia Wasp
Titolo:
Giacomo Casanova, la sonata dei cuori infranti
Autore:
Matteo Strukul
Genere:
romanzo
Editore: Mondadori
Pagine: 297
Isbn: 9788804664543
Giacomo
Casanova finalmente fa ritorno, dopo un lungo periodo di assenza, nella sua
adorata Venezia.
Qui
sarà contattato dalla Contessa Margarethe Von Steinberg che gli proporrà una
sfida: sedurre una fanciulla di nobile famiglia, Francesca Erizzo.
Una
sfida da nulla per il leggendario Casanova, se invece il libertino più famoso
della storia trovasse l’amore?
Avventuriero, seduttore, spadaccino e cabalista, quell’uomo
sguazzava come un pesce nell’acqua fra sfide e duelli, vizi e inganni.
Il
personaggio impersonato da Giacomo Casanova è sempre stato associato,
dall’immaginario comune, al seduttore incallito. Strukul riesce con il suo
romanzo a mettere in evidenza anche altri aspetti della sua persona, quali la
gioia nei confronti della vita e di tutte le prospettive che essa può mostrarsi, come anche la sua
irrefrenabile voglia di stupire gli altri che lo spinge a una continua
conoscenza e ricerca di nuove nozioni.
Il
romanzo permette al lettore di entrare in un contesto storico, da Strukul, semplificato
e romanzato.
Le
descrizioni rendono Venezia bellissima agli occhi del lettore, soprattutto nel
racconto di stupendi tramonti della città lagunare che lo Strukul ama
rappresentare, riuscendo a dare importanza sempre a diversi particolari.
La
trama intrecciata da Strukul sembrerebbe molto intricata tra conflitti interni
ed esterni la Repubblica Veneziana, ma la scrittura al col tempo semplice e ricca
riesce a rendere fluido il racconto.
L’unica
critica, se così la si vuol chiamare, che mi sento di rivolgere al romanzo è
sicuramente la sua brevità. Avrei apprezzato maggiormente un trama più lunga in
grado di analizzare in maniera più particolareggiata gli intrighi con maggiori
colpi di scena, in particolar modo avrei evitato di rivelare a metà romanzo un
importante tessera del puzzle di fatto decisiva per capire alcuni tratti dei
personaggi.
Spero
vivamente che Strukul scriva un seguito in quanto il finale mi ha lasciato con
l’amaro in bocca, anche se in un certo senso è stato il coronamento della
storia, ovvero mostrando Casanova come il libertino che è sempre stato dipinto.
far innamorare Casanova sembrerebbe cosa ardua, più facile far vestire bene un tedesco.
RispondiEliminaM.
Teniamo conto che la moda del calzino con il sandalo è ben radicata
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