Il
Baco da Seta – Robert Galbraith
Recensione
di Alemisky
Titolo:
Il baco da seta
Autore: Robert Galbraith
alias J.K.Rowling
Genere:
Giallo
Serie:
2° volume della serie Cormoran Strike
Editore: Salani
Pagine: 454
Isbn : 9788867156788
Trama:
Il
baco da seta è un romanzo di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K.Rowling,
famosa scrittrice della saga di Harry Potter, ma dimenticate magia e
incantesimi; il protagonista è Cormoran Strike, un investigatore privato reduce
dalla guerra in Afghanistan. Cormoran viene assunto da Lenore Quine per
ritrovare suo marito Owen, mediocre scrittore che di tanto in tanto sparisce
con l'amante di turno. Quella che all'inizio sembrava una semplice fuga dalla
routine domestica si rivela un caso complicato quando Strike trova il corpo
dello scrittore orribilmente mutilato. Il libro ruota attorno all'ultima opera
di Owen Quine, in cui accusa tutti coloro che gli sono vicino di orribili
azioni e in cui si descrive in maniera minuziosa il suo omicidio. Questa volta
anche per Strike sarà difficile scovare l'assassino.
Recensione:
L’investigatore
Cormoran Strike, figlio illegittimo di una rockstar con la quale non ha mai
avuto contatti e tornato dall'Afghanistan mutilato, è il protagonista
indiscusso di questo libro, ha appena lasciato una donna bellissima con la
quale ha diviso gli ultimi 16 anni della sua vita e vive accampato in un
appartamento sopra il suo ufficio dove riesce a malapena a muoversi a causa di
tutti i cartoni in cui è racchiusa la sua vita.
La
fatica con la quale Strike va avanti è ben evidente in questo libro, la sua
Charlotte sta per sposarsi e lui non sa se è pronto a dirle addio per sempre,
la gamba è sempre più malandata e ad un certo punto lo abbandona completamente,
e a lui non rimane che aggrapparsi alla sua segretaria Robin. Quest' ultima è il mio personaggio preferito:
parte in sordina come semplice collaboratrice, quasi succube del suo fidanzato
che la vorrebbe altrove con un lavoro più sicuro e meglio retribuito per poi
esplodere durante l'indagine dimostrandosi caparbia e con una spiccato senso di
osservazione.
Questo
libro può definirsi giallo nel senso più classico del termine, non ci sono
indagini scientifiche con mezzi super tecnologici, c'è solo un investigatore
che con le sue domande e i suoi ragionamenti arriva alla soluzione del caso.
L'indagine è molto ingarbugliata, tanti indizi sparsi nei vari capitoli che si
risolvono solo nelle ultime pagine.
Lo
stile della Rowling è semplice e lineare, quindi molto semplice da leggere; nel
complesso il libro mi è piaciuto molto, penso infatti di leggere anche l'ultimo
capitolo della saga.
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