Il
ponte illusorio – Myriam Benothman
Recensione
di Giorgia Wasp
Titolo:
Il ponte illusorio
Autore:
Myriam Benothman
Genere:
fantasy
Serie:
1° volume della serie “Dream Hunters”
Editore: Astro edizioni
Pagine: 307
Isbn: 9788899768232
Sophie
ama le fiabe classiche, passione che la univa alla madre ormai defunta.
Improvvisamente un giorno inizia a sognare in maniera molto vivida una di
queste storie.
«Vedo in sogno i
personaggi del mondo incantato, di continuo. Quando mi sveglio la realtà sembra
diversa».
E
se le più famose fiabe della storia fossero vere?
Ho
letto questo libro per curiosità, sono sempre stata molto affascinata dalla
rivisitazioni delle fiabe, pensate invece la mia sorpresa quando al posto della
solita vecchia fiaba mi sono imbattuta in tutte queste insieme.
È
stato esilarante vedere come le fiabe potessero mischiarsi tra di loro per dar
vita ad un nuovo romanzo, come le vicende potessero intrecciarsi e creare una
sorta di confusione tra i personaggi.
«Ricapitoliamo»,
suggerì Alexander, facendo qualche passo in avanti. «Abbiamo una principessa
addormentata e sette nani apprensivi che vogliono accasarla a tutti i costi,
un’altra principessa e il suo castello congelati nel sonno e un principe
prigioniero per uno sfortunato scambio di identità. A ciò si aggiunge una
seconda, forse terza strega e una principessa del mare le cui gambe hanno una
data di scadenza?».
La
trama risulta molto originale tanto da destare lo stupore di un’amante delle
favole, mai scontata e banale, infatti non ricalca i vecchi cliché delle favole
ma anzi le rende più umane, senza l’aiuto di Sophie, la protagonista, queste
non si sarebbero mai concluse e nessun personaggio avrebbe avuto il suo “ e
vissero per sempre felici e contenti”.
Ma
le sorprese del romanzo non finiscono qui, se infatti la prima parte del libro
si concentra sulle fiabe classiche, la seconda parte è interamente incentrata
su una nuova storia ovvero quella di Sophie, Alexander e Belisma (protagonista,
principe e l’immancabile strega cattiva).
L’ambientazione
del romanzo mi ha affascinato, i luoghi che da piccole abbiamo sempre
immaginato sono tornati prorompenti nella penna della scrittrice, dove magiche
cascate, vecchi castelli stregati, fate madrine svampite e improbabili principi
hanno accompagnato la storia rendendola avvincente e allo stesso tempo
simpatica ed esilarante.
«Biancaneve non sa
come si chiama l’uomo con cui trascorrerà il resto della vita e Ferdinand è
riuscito solo a farsi catturare e a rompersi un braccio. È questo che intendi
per lieto fine?»
I
protagonisti sono stati caratterizzati molto bene, non ricalcando i contorni di
alcun personaggio fiabesco: Sophie, sognatrice di natura pronta ad aiutare il
prossimo per consentire a tutti di avere il proprio lieto fine, Alexander
invece razionale e intransigente che non crede nell’amore a prima vista, ma
disposto ad aiutare qualunque persona (principessa e non) bisognosa d’aiuto.
Il
finale?! Sconvolgente, non vedo l’ora di leggere il secondo XD
Alla mia Sophie,
La chiave di un regno
ricco di incanti e malefici,
saprà guidarti quando
ogni luce sarà spenta
e le tenebre
avvolgeranno il tuo cuore.
Nessun commento:
Posta un commento