Botta
e Risposta # 4
Magic
– di Girogia Wasp
Dato
che potrebbe capitare (come in questo caso) di leggere lo stesso libro, abbiamo
deciso di inaugurare una nuova rubrica a cadenza casuale in cui viene data la
possibilità di commentare sia il libro
letto in precedenza da un'altra blogger che la recensione da lei fatta… (vi
lascio immaginare i diverbi che ci saranno)
Oggi
vorrei parlarvi di Magic recensione
precedentemente scritta dalla nostra Mysticmoon. (CLICCA QUI)
Sinceramente
ho voluto leggere questo libro per curiosità, un romnzo in grado di far
scrivere una recensione così appassionata a Mysticmoon merita secondo i miei
canoni almeno di essere comprato.
Mi
è piaciuta l’articolazione di un mondo incantato in cui esistono
contemporaneamente, ma su diversi livelli paralleli, differenti sfaccettature
della medesima Londra. Il libro è interamente pervaso dalla legge del
contrappasso che regola l’uso della magia, ovvero ogni incantesimo che viene
generato comporta un dispendio di energie direttamente proporzionale alla forza
dello stesso.
Alcuni credevano che la magia venisse dalla mente, altri dall’anima,
dal cuore, o dalla volontà.
Ma Kell sapeva che veniva dal sangue.
Il sangue era magia allo stato puro. Lì prosperava. E lì disperdeva
il proprio veleno.
Ha
ragione Mysticmoon quando dice che il romanzo non ha un inizio pirotecnico,
ovvero l’autrice dedica molto tempo a spiegare la caratterizzazione del mondo e
la contrapposizione tra le varie Londre, ma proprio questo mi ha fatto
maggiormente apprezzare il libro in quanto non ci sono state nel corso
dell’opera delle défaillance che in altri romanzi mi hanno portato a dire “ma
come?! Non poteva usare questo o quello?”. Qui tutto è perfettamente lineare,
l’autrice non lascia nulla al caso o all’impulsività del momento e questo non
fa altro che esaltare la sua bravura.
Per
quanto riguarda i personaggi anche questi sono magistralmente descritti, dove
piccoli e semplici dettagli danno spessore alla loro caratterizzazione. Mi è
piaciuto particolarmente un piccolo indizio che l’autrice ha buttato in mezzo
al romanzo e che non vedo l’ora di approfondirlo con il secondo capitolo della
serie; infatti una semplice frase ha catturato la mia attenzione tanto da
tenermi incollata fino alla fine della narrazione per capire se un pensiero che
mi turbinava in mente potesse rivelarsi giusto. Tengo a precisare che l’autrice
essendo, appunto, molto brava ha evitato, secondo me, di mettere troppa carne
sul fuoco e magistralmente ha riservato altre sorprese per il seguito.
Ho
adorato Lila: lei umana ha combattuto, contro persone dotate di poteri
straordinari, armata solo dalla proprio testardaggine.
E per un secondo, solo per un secondo, lei non si allontanò, non
minacciò di pugnalarlo. Per un secondo, solo per un secondo, anche lei lo
abbracciò.
«Ma cosa sei?», le chiese, stupefatto.
Lila si limitò a scrollare le spalle. «Testarda».
Anche
i personaggi secondari sono ben costruiti, uno in particolare, tanto da
riuscire a figurarseli.
Ho
adorato viaggiare tra le diverse Londre e figurarmele in base ai colori e al
profumo sprigionato dalla magia.
Cosa
mi è piaciuto di più di questo romanzo ??? Sicuramente il cappotto XD
«La morte viene per tutti», disse semplicemente. «Non ho paura di
morire. Ma ho paura di morire qui.»
Con un gesto della mano passò in rassegna stanza, taverna e città». «Preferirei
morire mentre vivo un’avventura che vivere restando immobile».
Nessun commento:
Posta un commento