Magic - Recensione di Mysticmoon


Magic – V. E. Schwab
Recensione di Mysticmoon

Botta e Risposta #4 di Giorgia Wasp




Titolo: Magic
Autore: V. E. Schwab
Genere: fantasy
Serie: 1° volume della trilogia Shades of Magic
Editore: Newton Compton
Pagine: 416
ISBN: 9788822707840


In un mondo in cui la magia è una realtà quotidiana le capacità di Kell sono fuori dall'ordinario; lui è un Antari, un essere più unico che raro che non solo è in grado di padroneggiare la magia di tutti gli elementi, ma possiede anche la capacità di viaggiare tra i vari mondi.
Kell non è semplicemente un membro della famiglia reale di Londra Rossa ed il suo messaggero per i mondi; Kell è anche un contrabbandiere che trasporta da un mondo all’altro manufatti, una pratica severamente vietata.
Sarà proprio a causa di questa sua attività che Kell farà un passo falso che potrebbe rivelarsi potenzialmente fatale non solo per la sua persona ma per l’intera popolazione del suo mondo, un errore al quale dovrà porre rimedio con la collaborazione della più improbabile delle persone.

Trovo difficile recensire un libro quando non mi è piaciuto, ma quando un libro mi piace davvero molto o sono un fiume in piena che riempie di lodi il romanzo o non riesco a spiccicare parola perché qualsiasi considerazione mi suona vuota e banale rispetto alla storia di cui vorrei parlare.
Magic rientra nella seconda tipologia della seconda categoria.
Sono anni che sento parlare con toni entusiasti di “A darker shade of magic” (titolo originale di questo libro) e devo ammettere che è bastato davvero poco per capire che questa volta mi sono trovata davanti a un libro che si è meritato ogni singolo elogio ricevuto.
Vi comunico sin da adesso che questo non ha un inizio pirotecnico: se da una parte il fascino di questo romanzo è palpabile sin dalla prima pagine, grazie anche alla capacità dell’autrice di rendere vivida la narrazione, dall’altra la necessità di contestualizzare la storia costringe il romanzo ad avere un ritmo abbastanza blando che aumenta con l’aumentare delle pagine. Di solito i libri che partono lentamente non mi fanno impazzire ma, a parte il fatto che in questo caso la lentezza era necessaria e che la ricchezza di dettagli dell’autrice supplisce in maniera egregia a questo ritmo poco accattivante, ho notato che questo “problema” era presente anche in “Questo canto selvaggio”, romanzo della stessa autrice ma pubblicato dalla casa editrice Giunti nel 2017, quindi suppongo si tratti di un suo tratto distintivo.
Il merito più evidente di Victoria Schwab in questo romanzo è quello di aver creato un sistema magico che definire valido è riduttivo; rifacendosi alla tradizione dell'alchimia e al principio dello scambio equivalente l'autrice ha creato un sistema magico solido in cui per ogni magia effettuata si deve dare in cambio qualcosa, quindi più importante sarà il sortilegio da compiere, maggiore sarà il prezzo che il mago dovrà pagare per effettuarlo.
Questo sistema magico si accorda alla perfezione con la costruzione della realtà in cui si muovono i personaggi, un universo composto di mondi paralleli in cui la magia gioca un ruolo diverso a seconda dell’approccio con cui gli uomini vi si avvicinano, come se avesse vita propria.
Il worldbuilding è sicuramente uno dei punti di forza di questo romanzo, e la stessa qualità traspare anche dalla costruzione dei personaggi, ognuno presentato e caratterizzato alla perfezione; i personaggi della Schwab, per quanto marginali, mostrano tutti una certa personalità che ti spinge a legarti a loro e di conseguenza ad entrare in sintonia con almeno un aspetto della loro personalità. Se il protagonista di questa storia è indubbiamente Kell, l’Antari di Londra Rossa, il lettore non potrà fare a meno di lasciarsi affascinare anche a Lila, ladra di Londra Grigia la cui vita verrà cambiata dall’incontro fortuito con Kell, o Holland, l’Antari di Londra Bianca (nonché l’unico altro Antari esistente) che, per quanto abbia le stesse capacità di Kell, è davvero molto diverso dal nostro protagonista.
Trovo davvero difficile scovare qualche aspetto negativo di questo romanzo, a parte la lentezza ad ingranare citata precedentemente: l’idea della Schwab è buona e ben realizzata, i suoi personaggi sono efficaci e la costruzione del mondo magico è davvero superba, quindi non posso fare altro che consigliarvelo e invitarvi ad andare in libreria l’11 ottobre a recuperare Legend, il secondo volume di questa trilogia.

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