Magic
– V. E. Schwab
Titolo:
Magic
Autore:
V. E. Schwab
Genere:
fantasy
Serie:
1° volume della trilogia Shades of Magic
Editore: Newton Compton
Pagine: 416
ISBN: 9788822707840
In
un mondo in cui la magia è una realtà quotidiana le capacità di Kell sono fuori
dall'ordinario; lui è un Antari, un essere più unico che raro che non solo è in
grado di padroneggiare la magia di tutti gli elementi, ma possiede anche la capacità
di viaggiare tra i vari mondi.
Kell
non è semplicemente un membro della famiglia reale di Londra Rossa ed il suo
messaggero per i mondi; Kell è anche un contrabbandiere che trasporta da un
mondo all’altro manufatti, una pratica severamente vietata.
Sarà
proprio a causa di questa sua attività che Kell farà un passo falso che
potrebbe rivelarsi potenzialmente fatale non solo per la sua persona ma per
l’intera popolazione del suo mondo, un errore al quale dovrà porre rimedio con
la collaborazione della più improbabile delle persone.
Trovo
difficile recensire un libro quando non mi è piaciuto, ma quando un libro mi
piace davvero molto o sono un fiume in piena che riempie di lodi il romanzo o
non riesco a spiccicare parola perché qualsiasi considerazione mi suona vuota e
banale rispetto alla storia di cui vorrei parlare.
Magic
rientra nella seconda tipologia della seconda categoria.
Sono
anni che sento parlare con toni entusiasti di “A darker shade of magic” (titolo
originale di questo libro) e devo ammettere che è bastato davvero poco per
capire che questa volta mi sono trovata davanti a un libro che si è meritato
ogni singolo elogio ricevuto.
Vi
comunico sin da adesso che questo non ha un inizio pirotecnico: se da una parte
il fascino di questo romanzo è palpabile sin dalla prima pagine, grazie anche
alla capacità dell’autrice di rendere vivida la narrazione, dall’altra la
necessità di contestualizzare la storia costringe il romanzo ad avere un ritmo
abbastanza blando che aumenta con l’aumentare delle pagine. Di solito i libri
che partono lentamente non mi fanno impazzire ma, a parte il fatto che in
questo caso la lentezza era necessaria e che la ricchezza di dettagli
dell’autrice supplisce in maniera egregia a questo ritmo poco accattivante, ho
notato che questo “problema” era presente anche in “Questo canto selvaggio”,
romanzo della stessa autrice ma pubblicato dalla casa editrice Giunti nel 2017,
quindi suppongo si tratti di un suo tratto distintivo.
Il
merito più evidente di Victoria Schwab in questo romanzo è quello di aver
creato un sistema magico che definire valido è riduttivo; rifacendosi alla
tradizione dell'alchimia e al principio dello scambio equivalente l'autrice ha
creato un sistema magico solido in cui per ogni magia effettuata si deve dare in
cambio qualcosa, quindi più importante sarà il sortilegio da compiere, maggiore
sarà il prezzo che il mago dovrà pagare per effettuarlo.
Questo
sistema magico si accorda alla perfezione con la costruzione della realtà in
cui si muovono i personaggi, un universo composto di mondi paralleli in cui la
magia gioca un ruolo diverso a seconda dell’approccio con cui gli uomini vi si
avvicinano, come se avesse vita propria.
Il
worldbuilding è sicuramente uno dei punti di forza di questo romanzo, e la
stessa qualità traspare anche dalla costruzione dei personaggi, ognuno
presentato e caratterizzato alla perfezione; i personaggi della Schwab, per
quanto marginali, mostrano tutti una certa personalità che ti spinge a legarti
a loro e di conseguenza ad entrare in sintonia con almeno un aspetto della loro
personalità. Se il protagonista di questa storia è indubbiamente Kell, l’Antari
di Londra Rossa, il lettore non potrà fare a meno di lasciarsi affascinare
anche a Lila, ladra di Londra Grigia la cui vita verrà cambiata dall’incontro
fortuito con Kell, o Holland, l’Antari di Londra Bianca (nonché l’unico altro
Antari esistente) che, per quanto abbia le stesse capacità di Kell, è davvero
molto diverso dal nostro protagonista.
Trovo
davvero difficile scovare qualche aspetto negativo di questo romanzo, a parte
la lentezza ad ingranare citata precedentemente: l’idea della Schwab è buona e
ben realizzata, i suoi personaggi sono efficaci e la costruzione del mondo
magico è davvero superba, quindi non posso fare altro che consigliarvelo e
invitarvi ad andare in libreria l’11 ottobre a recuperare Legend, il secondo volume di questa trilogia.
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