La
Devota – Koethi Zan
Recensione
di Giorgia Wasp
Titolo:
La Devota
Autore:
Koethi Zan
Genere:
Thriller
Editore: Longanesi
Pagine: 396
Isbn: 9788830450455
Julie,
facoltosa ragazza, viene rapita e
richiusa in una camera, l’unica cosa che le viene detta è che lei è la
prescelta, dovrà compiere una missione ovvero permettere la costruzione della
Divina Famiglia.
«La Consorte soffrirà, ma
nella sofferenza troverà la Ricompensa Suprema»
Mi
sono avvicinata a questo thriller in quanto mi ha colpito particolarmente il
titolo a caratteri cubitali e la copertina che raffigura in lontananza una casa
isolata circondata da campi. Fortunatamente il detto “non giudicate un libro
dalla copertina” questa volta non era corretto, perché se non fosse stato per
l’aspetto esteriore non lo avrei mai acquistato e mi sarei persa di riflesso un
bellissimo libro.
La
narrazione è composta essenzialmente da tre intrecci che sottolineano anche i
tre protagonisti della narrazione: Julie, Cora e Adam.
Julie
ragazza perfetta, quella che potremmo definire una figlia di papà; nella vita
ha ottenuto qualsiasi cosa si fosse prefissa, vuoi per i soldi, vuoi per la sua
spiccata bellezza.
Cora
ragazza povera che ha percorso insieme a suo padre, alcolizzato e nullafacente,
ogni strada degli Stati Uniti senza mai fermarsi in un posto troppo a lungo da
riuscire a chiamarlo casa. In seguito divenuta donna, sposa James un
predicatore di una religione inventata da egli stesso, e decide di dedicargli
la propria vita.
Ed
infine abbiamo Adam, ex poliziotto ossessionato dal proprio lavoro, tanto da
esserne buttato fuori.
L’intreccio
che viene creato da queste tre storie è particolarmente accattivante, infatti
durante il rapimento di Julie, attuato senza un’apparente motivo se non dettato
dalla follia di James, inizierà a
crearsi un rapporto di amore-odio con Cora. Julie è una persona forte che
subisce qualsiasi forma di abuso, soprattutto mentale, ma che riesce a non
perdere di vista il proprio obbiettivo: scappare e tornare alla propria vita.
Forse alcune volte viene descritta anche come impulsiva, ma sicuramente in una
situazione al limite e per una persona costretta in prigionia così a lungo, e
con un tempo limitato come il suo, qualsiasi momento potrebbe sembrare quello
buono per una fuga.
Julie
riesce con semplici frasi ad insinuare dei dubbi in Cora, dubbi che non la
trasformano nell’eroe di turno, nella salvatrice, ma semplicemente in un male
minore.
Adam
invece investiga sulle sparizioni di alcune ragazze e rimane affascinato dalla
storia di Cora, una bambina che ha all’incirca l’età della propria sorellina
scomparsa, quando viene rapita dal proprio genitore. Impietosito dalle sue
vicende decide di trovarla ed aiutarla, ora divenuta adulta, nel caso non fosse riuscita a rifarsi una vita
lontano dai soprusi per padre.
Durante
il romanzo assistiamo ad un’evoluzione psicologica di due personaggi: Julie che
capisce di non aver mai apprezzato la propria vita fin quando questa non gli è
stata portata via; Cora che è sempre stata sottomessa al volere prima del padre
e poi del marito trova la forza per infrangere, forse anche nel modo peggiore,
le proprie catene ed essere libera.
I
personaggi sono descritti in maniera magistrale tanto che il lettore riesce a
capire le motivazioni che hanno determinato le loro azioni, Cora sicuramente è
il personaggio meglio rappresentato in quanto il lettore ha la possibilità di
seguire la storia sin dall’inizio della sua adolescenza.
In
particolare la vicenda di Cora mi ha rattristato e sorpreso, da un lato pensare
ad una bambina che ha subito tutto ciò che ha passato lei mi ha creato una
voragine dentro, però ha saputo sorprendermi in quanto non si è mai lasciata
abbattere dalle situazioni ma ha saputo reagire al meglio delle proprie
possibilità. Ovviamente i traumi subiti determinano un’evoluzione particolare
della psiche delle persone ecco perché neanch’io mi sento di giudicarla.
Un
thriller avvincente, riesce a trasportarti completamente nel suo mondo, ciò che
mi è piaciuto in particolar modo è sicuramente la casualità degli eventi,
ovvero non tutto succede per una ragione a volte capita semplicemente di
trovarti nel momento e nel posto sbagliato.
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