Incanto di cenere - Recensione di Giorgia Wasp


L’incanto di cenere – Laura MacLem
Recensione di Giorgia Wasp

 

Titolo: L’incanto di cenere
Autore: Laura MacLem
Genere: fantasy
Editore:  Asengard
Pagine: 212
Isbn: 9788895313399



Devo ammettere che adoro tutti i libri che trattano rivisitazioni delle grandi favole che ci hanno fatto crescere e sognare, soprattutto quei libri che intrecciano la trama creando nuovi scenari che formano una storia diversa sulla base di quella già conosciuta. A tal proposito questo è stato un romanzo meravigliosamente costruito: e se fosse Cenerentola la sorella cattiva?
Ciò che ho apprezzato meno, ma che deve essere imputato solo ai miei particolari gusti, è stato l’intreccio demoniaco. Adoro talmente tanto le fiabe quanto mi spaventa il paranormale, di conseguenza l’inizio di questo romanzo mi ha inquietato talmente tanto che sono arrivata a minacciare colei che me lo ha regalato (Mysticmoon) che in caso d’insonnia, l’avrei svegliata per farle condividere con me l’avverso destino.
La trama ricalca la fiaba di Cenerentola, ma la rivisitazione consiste nel rovesciare i ruoli: la matrigna viene descritta come una signora devota e caritatevole, solo in un determinato momento potrebbe sembrare che la sua devozione verso il Signore sia seconda all’amore che prova per le figlie; la madre di Cenerentola viene bruciata sul rogo per stregoneria; Cenerentola è un adepta di … (non so cosa, non l’ho capito e sinceramente non lo voglio capire… è fantastico rendersi conto di come il nostro cervello riesca ad escludere le informazioni che ci terrorizzano); le sorellastre invece sono due ragazze che si amano immensamente e che vorrebbero semplicemente vivere in pace con la propria vita. Il Principe di Cenerentola invece in questo romanzo acquista un qualche spessore, a differenza della famosa fiaba in cui, almeno secondo la sottoscritta ricopriva un ruolo molto marginale, si lascia infatti intendere un vissuto precedente la vicenda che sfortunatamente non è stato spiegato, ma che ha a che fare con Cenerentola e la sua stregoneria.
Scordatevi la fata madrina sorridente e paffuta che cantava “ Salagadula megicabula bibbidi-bobbidi-bubu” ed aiutava Cenerentola, qui la fata madrina viene descritta come un abominio che è riuscito perfino a corrompere l’acqua santa.
Sorprendente è il ruolo che  ricopre la scarpetta.

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