Scrivere è un mestiere pericoloso - Recensione di Giorgia Wasp


Scrivere è un mestiere pericoloso – Alice Basso
Recensione di Giorgia Wasp



Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso
Autore: Alice Basso
Genere: Romanzo
Serie: 2° Libro della serie di Vanni
Editore:  Garzanti
Pagine: 337
Isbn: 9788811672937


In questo secondo libro Vanni si trova costretta a intervistare una vecchia signora per poter scrivere un libro di cucina, cosa di per sé già paradossale se pensiamo che la protagonista non ha mai cucinato nulla che richiedesse uno sforzo maggiore di aprire un sacchetto di patatine. In particolar modo questa anziana signora, durante una delle tante interviste, dichiarerà essa stessa di essere l’assassino di un illustre personaggio della moda torinese. A rendere ancora più complesso il quadro, si aggiunge una co-autrice molto pretenziosa che ama infiocchettare il libro di aggettivi sdolcinati, un ex che non vuole saperne di togliersi dai piedi e due adolescenti in piena crisi artistica.

Vi starete sicuramente chiedendo per quale motivo in questa recensione non abbia inserito delle parti del libro, che adoro mettere per dare enfasi alla sinossi. Alcuni potrebbero pensare che la causa sia da imputare al fatto che potrebbe non essermi piaciuta nessuna parte del romanzo…. Bhè che dire… VI SBAGLIATE DI GROSSO!!!!  Il vero problema è che ho assolutamente adorato ogni singola parola scritta dalla Basso e sinceramente non sono stata in grado di sceglierne una in particolare,  avrei preferito trascrivervi l’intero libro.
Adoro Vanni, adoro ogni singolo personaggio, la Basso riesce con maestria a descriverli a 360 gradi tanto da dare l’impressione di essere dei vecchi conoscenti.
La sagacia di Vanni la rende estremamente simpatica al lettore, con il suo modo disincantato di guardare il mondo, con il suo umorismo noir in grado di spezzare qualsiasi magia.
Che dire del commissario Berganza?! Semplicemente fantastico, ricopre un po’ la figura che ognuno di noi vorrebbe avere al suo fianco, quella persona che riesce sempre a trovare una soluzione ai nostri problemi, che riesce con una semplice parola o addirittura uno sguardo a rassicurarci.
Anche i personaggi secondari sono ampiamente descritti, mettendo in luce le diverse sfaccettature del carattere; infatti anche le persone che compaiono poche volte nella narrazione sono arricchite di particolari che li contraddistinguono, tanto da dare un contributo importante alla storia.
La narrazione scorrevole, ricca nel lessico ma mai pretenziosa riesce a catturare il lettore e ad avvicinarlo al mondo della Vanni, un mondo fatto di letteratura, scienza, intuizioni e musica.
Sinceramente non vedo l’ora di divorare il terzo libro, soprattutto perché questo mi ha lasciato con un interrogativo abbastanza grosso e non vedo l’ora di risolverlo.

4 commenti:

  1. Hai fatto bene a non trascrivere l'intero libro, fatica a parte, la casa editrice avrebbe potuto non apprezzare :)
    M.

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    1. Mi avrebbero sicuramente denunciato XD , comunque garantisco che il libro merita di essere trascritto XD

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  2. allora puoi proporre di farlo trascrivere alla anziana signora già autoaccusatasi di omicidio, una ulteriore ed eventuale condanna per violazione del diritto d'autore non la potrà di certo spaventare :)

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    1. sarebbe una bellissima idea, dovrei insegnarle prima ad usare il computer... e non credo che sia una cosa semplicissima XD

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