Il respiro della grande Madre - Recensione di Mysticmoon


Il respiro della grande Madre – Floriana Naso
Recensione di Mysticmoon



Titolo: Il respiro della grande Madre
Autore: Floriana Naso
Genere: thriller
Editore: Bré edizioni
Pagine: 153
ASIN: B07H38BHW4


Il blog” Leggere come se non ci fosse un domani” ringrazia l’autrice per aver fornito una copia del suo romanzo

Greta Erdas è una donna per la quale dare fiducia al prossimo è un’ardua sfida: subacquea per passione e istruttrice di nuoto per necessità, la trentenne è una creatura schiva che non parla spesso con la madre dal passato burrascoso e detesta il padre che l’ha abbandonata da bambina; gli unici con i quali ha un solido rapporto sono il fidanzato Rafael, giornalista sportivo, ed il piccolo Filippo, suo vicino di casa.
Una mattina come tante altre, mentre sta facendo jogging, la donna viene aggredita e sedata da uno sconosciuto che, dopo averla legata, bendata e imbavagliata, abusa di lei per poi lasciarla andare.
Decisa a fare giustizia, Greta sporge immediatamente denuncia, tuttavia questo non l’aiuta ad esorcizzare l’esperienza e ben presto le sottili crepe della sua anima iniziano a farsi sempre più evidenti.



Inizio subito dicendo che, seppure non si tratti di un romanzo scevro da difetti, “Il respiro della grande Madre” è un thriller davvero efficace che tiene incollati dalla prima all’ultima pagina e che offre al lettore un finale che mai si aspetterebbe, nonostante l’autrice abbia inserito degli indizi sin dalle primissime pagine.
Uno degli aspetti di questo romanzo che più ho apprezzato è la caratterizzazione della sua protagonista, per la quale è facile simpatizzare ma al tempo stesso difficilmente si entra in completa empatia per via del suo carattere spigoloso.
Greta è una donna che dimostra la sua tenacia sin dalla prima pagina, denunciando immediatamente l’aggressione subita alle forze dell’ordine perché sì, è stata vittima di una violenza e questo è un dato di fatto, ma non lascerà che quell’esperienza condizioni ogni aspetto della sua vita.
Greta è una creatura fragile, segnata dall’assenza del padre e dai demoni che influenzavano il comportamento di sua madre, quasi incapace di avere un contatto fisico con il prossimo e ancora più impacciata quando si tratta di esprimere le sue emozioni.
Greta è semplicemente Greta e per entrare in contatto con lei si è obbligati a fare i conti con gli spigoli aguzzi che ti entrano nella carne fino a farti male.
Altro aspetto che voglio lodare di questo romanzo è la trama.
Seppur non mi abbiano convinto a pieno tutte le scelte fatte dall’autrice, soprattutto nelle fasi finali, devo dire che questo romanzo è davvero valido: di pagina in pagina il lettore viene trascinato nella vita di Greta dal giorno dell’aggressione a quello della verità, un’indagine che porta a raccogliere le tessere di un puzzle che non sembra avere un senso compiuto fino al momento in cui, trovata l’ultima, finalmente tutto diventa chiaro e ti rendi conto che sin dall’inizio avresti dovuto come minimo intuire un briciolo di questa verità; mi capita raramente di trovare il bandolo della matassa solo arrivata alla fine del romanzo quindi all’autrice dico “chapeau”, “tanto di cappello” e “good job”.
Tuttavia, come preannunciato, questo bel romanzo non è esente dall’avere qualche problema.
Una delle mie convinzioni è che lo scrittore debba sempre avere il completo controllo della storia, sin nei minimi dettagli, quindi se da una parte apprezzo molto il modo in cui l’autrice ha inserito armoniosamente elementi di rimando alla Sicilia e alla Sardegna, terre d’origini rispettivamente della madre e del padre di Greta, dall’altra ho un po’ storto il naso quando ho notato alcune inesattezze ed incongruenze, come le diverse discrepanze tra date e l’inserimento nella storia di un particolare social network che all’epoca dei fatti non esisteva ancora; per molti queste sono minuzie ma si tratta di quei piccoli dettagli che personalmente mi danno più fastidio degli errori di battitura e delle scelte lessicali opinabili perché mi si piantano in fronte come chiodi ed è difficile ignorarli.
Il respiro della grande Madre è un gran bel romanzo che consiglio agli amanti delle storie di tensione ben ideate, quelle che hanno vita propria e che non ti lasciano scelta se non andare avanti a oltranza fino alla soluzione, quindi non lasciatevelo sfuggire!

Nessun commento:

Posta un commento