Stars
– Anna Todd
Recensione
di Giorgia Wasp
Titolo:
Stars. Noi stelle cadenti
Autore:
Anna Todd
Genere: Young adult
Editore:
Sperling & Kupfer
Pagine:
309
Isbn: 9788820065362
Karina,
vivendo una relazione contrastata con il padre, decide di andare a vivere da
sola. Il suo sogno si realizza quando riesce a trovare un lavoro stabile e un
appartamento che le permettono di trovare la tranquillità tanto desiderata.
A
sconvolgere la sua vita, oltre le cene del martedì, sarà Kael giovane soldato
tornato dall’ Afghanistan con dei conti in sospeso.
«Tu stai sempre bene.»
Si passa la mano sulla barba e sospira appoggiando le spalle allo schienale
della sedia di plastica.
Non è tanto una domanda
o un’affermazione, è la pura e semplice verità. Ha ragione. Starò sempre bene.
«Recita finché non ne sei fuori» è la mia tecnica.
Che altra scelta ho?
Premetto
che la storia inizialmente è molto scorrevole, infatti i capitoli brevi, che
contraddistinguono la scrittura della Todd, tendono a spingerti a continuare la
lettura dicendo tra te e te “leggo un altro capitolo, tanto sono di solo tre
pagine”.
Non
posso dire che la storia sia brutta e la Todd, nonostante tutti i rimproveri
che le si possano rivolgere, scrive molto bene ovvero ha una scrittura semplice
e lineare in grado di attirare i giovani lettori. Con questo romanzo credo che
abbia voluto riscattarsi un pochino dalla serie After, ovvero se nella serie
precedente vi erano costanti colpi di scena, un susseguirsi incessante di
eventi che hanno affascinato i giovani lettori, questo romanzo invece risulta
lento per i suoi standard; forse anche un po’ ripetitivo, basandosi molto
sull’analisi interiore della giovane protagonista.
La
Todd ha voluto dare un introspezione forse eccessiva a Karina, che risulta a
volte pesante, così come risulta tedioso tutto il ripetersi del concetto che
ruota intorno all’organizzazione militare, tanto da portarlo all’esasperazione
ad esempio più volte dice che tra i commilitoni bastava uno sguardo per
comprendersi, sguardo carico di messaggi da cui lei si sentiva esclusa,
motivandolo con “loro fanno parte di quel mondo io no”… cioè sì, tutto è
possibile, ma non credo fino a questo punto. La complicità descritta da tutti i
commilitoni può a mio avviso trovarsi in forme d’amicizia solide e non tra
tutte le persone che svolgono il medesimo lavoro. Ad un certo punto, durante la
lettura, ho iniziato ad avere la repulsione per i militari; se il suo intento
era creare questo disagio nel lettore allora ha raggiunto il suo scopo.
Passiamo
alla relazione tra i due protagonisti, per carità la Todd fa parte dei
millennials e quindi capisco anche il suo punto di vista, ma se la protagonista
inizia questa love story da meno di una settimana e incomincia a farsi mille
castelli in aria, non oso immaginare cosa possa diventare dopo anni di
convivenza … mah.
La
trama risulta, come detto in precedenza, scorrevole ma (sì, questo libro è
pieno di MA) quando si arriva al colpo di scena che dovrebbe , se non
sconvolgere, almeno stupire il lettore questo si trasforma in una cosa da nulla
che sembra ridimensionata rispetto al pregresso avuto.
Quindi
se l’inizio è stato molto intrigante, il resto del libro mi è risultato pesante
(quasi quanto il terzo libro di After) tanto da aver continuato la lettura per
inerzia.
Le stelle più luminose bruciano più
in fretta, perciò dobbiamo amarle finché possiamo.
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