Gli
scomparsi di Chiardiluna – Christelle Dabos
Recensione
di Giorgia Wasp
Titolo:
Gli scomparsi di Chiardiluna
Autore:
Christelle Dabos
Genere:
Fantasy
Serie:
2° volume dell’Attraversaspecchi
1° volume (recensione)
Editore: E/O
Pagine: 562
Isbn: 9788833570532
Questo
secondo romanzo si apre con nuovi intrighi e colpi di scena; Ofelia sarà messa
a dura prova dalla corte di Faruk e dallo stesso spirito di Famiglia, il quale
sarà improvvisamente interessato alle sue mani da lettrice. Oltre al morboso
attaccamento di Faruk, delle persone influenti inizieranno a sparire
misteriosamente da Chiardiluna e come se ciò non bastasse l’intera famiglia di
Ofelia sta per arrivare al Polo… madre compresa.
Riuscirà
Ofelia a districarsi in questo marasma?
Al
principio eravamo uno.
Ma Dio
non era soddisfatto di quella forma, così ha cominciato a dividerci. Nella sua
indifferenza era capace di una crudeltà che mi faceva paura. Sapeva anche
mostrarsi dolce, e l’ho amato come non ho mai amato nessuno.
Non
credo che esistano parole per descrivere la bravura della Dabos. L’autrice è
riuscita anche questa volta a creare una storia veloce, avvincente, piena di
dettagli; il tutto intrecciato con sentimenti appena accennati che hanno però
la forza di sconvolgere il lettore.
Non
ho mai amato quelle manifestazioni d’amore esagerate volte a stupire, mentre i
sentimenti descritti dalla Dabos hanno una forza dirompente: piccoli dettagli,
semplici frasi che racchiudono delle emozioni uniche.
Ho
apprezzato maggiormente Thorn in questo secondo romanzo, la Dabos è riuscita a
dargli maggior spessore (si fa per dire dato che è longilineo), finalmente
possiamo conoscere un pochino più a fondo questo personaggio misterioso a cui
eravamo comunque disposte ad affidare la vita di Ofelia. La scrittrice è stata
bravissima a dipingere le sfumature della personalità di un uomo così spigoloso
tanto da renderlo affascinante (detto tra noi, in una particolare scena in cui
arriva tutto trafelato e sgocciolante mi ha ricordato i cavalieri che tutte noi
ragazze vorremmo avere; si capiva quanto ci tenesse ad Ofelia e che sarebbe
stato disposto a tutto pur di proteggerla). Detto francamente, adoro il
personaggio di Thorn, sarà che apprezzo maggiormente le persone introverse che mostrano solo a poche persone
l’affetto che provano, e che quando lo danno è per sempre.
«Farò in modo che sopravviviate fino al matrimonio» le promise
per la seconda volta. «Quando tutto sarà concluso tornate a casa con la vostra
famiglia. Il ridicolo non mi ha mai ucciso».
Ofelia
in questo secondo romanzo acquista ancora più spessore, nonostante riesca a
trovarsi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, riesce comunque a
trarsi d’impiccio… in qualche modo.
Diciamo
che non ho particolarmente apprezzato la sua chiusura, a volte è risultata un
pochino bigotta nei confronti delle persone. Soprattutto questa chiusura che ha nei confronti di un certo
personaggio non la digerisco molto, nonostante i sentimenti dell’altro siano
molto evidenti.
«Aspettate» disse prendendo in tasca l’orologio da taschino.
«Prima che partiate vorrei rendervi questo. Ne avete più bisogno di me, e
comunque non lo leggerò. Ho scelto di dare fiducia a voi, non al vostro
orologio».
Nuovi
personaggi e nuove domande iniziano a porsi: Chi è Dio? E perché ha distrutto
il mondo?
Che ci faceva lì in piena notte? Qualcosa l’aveva svegliata, ma
cosa?
Era stato lo specchio.
Il
finale è stata una corsa contro il tempo, quando ho girato l’ultima pagina ho
pensato “e adesso? Cosa farò fino all’uscita del terzo volume?”
Ciao, nuova follower, ottima recensione!
RispondiEliminaGrazie x.x il libro merita veramente
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